Nel settore dell’istruzione pubblica, l’anno è stato caratterizzato da problemi su più fronti, ad iniziare dagli otto deludenti decreti legislativi della Buona Scuola, passando per la mancata promessa di abbattere la supplentite, di incrementare in modo sostanzioso gli stipendi del personale bloccati dal 2009 oppure di vincere l’ancora troppo alta percentuale di abbandoni scolastici. In questo scenario, ha brillato l’azione incessante dell’Anief. L’apice dell’opera sindacale, si è compiuta nelle aule del tribunale: ad esempio, durante il 2017, ben 3.177 ITP e 23 educatori sono stati collocati nella seconda fascia d’istituto riservata agli abilitati. Le sentenze favorevoli hanno toccato anche altri aspetti: dal risarcimento danni per mancata assunzione, alla mancata applicazione degli scatti di anzianità anche ai precari; dall’irregolarità nei trasferimenti, utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie (ad iniziare dall’algoritmo “impazzito” 2016/17 che ha costretto tanti docenti neo-assunti a spostarsi di centinaia di chilometri), alle errate ricostruzioni di carriera, fino all’illegittima cancellazione del primo “gradone” stipendiale di chi è stato assunto. Ripercorriamo, mese per mese, i successi più significativi che hanno segnato l'anno trascorso dal giovane sindacato.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Questi risultati rappresentano la risposta migliore a chi ancora si ostina a sostenere che l’azione legale dell’Anief è fine a se stessa. Nell’anno che volge al termine abbiamo centrato dei risultati strabilianti, facendo emergere tante delle norme errate che l’amministrazione scolastica continua a produrre: i tanti ricorsi vinti confermano che non esistevano altre vie per ottenere il medesimo risultato, dando soddisfazione a tanti dipendenti della scuola altrimenti destinati a soccombere. Se i docenti e gli Ata ci voteranno, in occasione delle prossime elezioni Rsu, da svolgere entro il prossimo 20 aprile, porteremo avanti la nostra politica sindacale vincente anche in tutte le trattative di carattere nazionale e locale.
Il 2017 volge al termine. Per la Scuola è stato un altro anno difficile, caratterizzato da problemi su più fronti, ad iniziare dagli otto deludenti decreti legislativi della Buona Scuola, passando per la mancata promessa di abbattere la supplentite, di incrementare in modo sostanzioso gli stipendi del personale bloccati dal 2009 oppure di vincere l’ancora troppo alta percentuale di abbandoni precoci dei banchi di scuola. In questo scenario, tuttavia, ancora una volta ha brillato l’azione incessante di un sindacato: l'impegno e le azioni Anief per la tutela dei diritti dei lavoratori della scuola si sono infatti concretizzate attraverso attività, azioni legali e confederali, seminari, corsi, incontri e servizi.
L’apice dell’opera sindacale, si è compiuta nelle aule del tribunale: ad esempio, durante il 2017, ben 3.177 ITP e 23 educatori sono stati collocati nella seconda fascia d’istituto riservata agli abilitati. Nello stesso anno, i giudici hanno accordato il cambio di provincia di collocazione in graduatoria per 61 candidati docenti inseriti nella prima fascia delle graduatorie d’istituto che chiedevano, giustamente, di aggiornare pure la seconda o terza fascia delle medesime liste di attesa scolastiche. Sempre nel 2017, l’Anief si è opposto efficacemente anche alla riduzione delle ore di strumento musicale nei licei, che avrebbe avuto ripercussioni negative sia sulla didattica, sia sugli organici dei docenti della disciplina. Inoltre, i giudici hanno dato il consenso anche per il ricorso contro l’annullamento del D.p.r. 19/2016 per l’esclusione della classe di concorso A-59 nei licei coreutici.
Ma le sentenze favorevoli hanno toccato anche altri aspetti: dal risarcimento danni per mancata assunzione, alla mancata applicazione degli scatti di anzianità anche ai precari; dall’irregolarità nei trasferimenti, utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie (ad iniziare dall’algoritmo “impazzito” 2016/17 che ha costretto tanti docenti neo-assunti a spostarsi di centinaia di chilometri), alle errate ricostruzioni di carriera, visto che l’amministrazione continua ad esempio a non tenere conto per intero del periodo pre-ruolo, fino all’illegittima cancellazione del primo “gradone” stipendiale di chi è stato assunto.
Ripercorriamo, mese per mese, i successi più significativi che hanno segnato l'anno trascorso dal giovane sindacato, il cui operato è ormai diventato un punto di riferimento importante nel panorama dei sindacati della scuola e che nei prossimi mesi potrebbe ancora tradursi nella rappresentatività ai tavoli contrattuali, qualora il personale dovesse decidere di premiare l’opera dell’Anief attraverso l’urna che tra marzo e aprile 2018 determinerà le Rsu del prossimo triennio.
GENNAIO 2017
Concorso docenti 2016, il Miur si arrende al volere dei tribunali: ad aprile le prove suppletive, si dovevano concludere entro giugno.
Aveva ragione l’Anief a ricorrere contro l’illegittima esclusione di una lunga serie di tipologie di aspiranti insegnanti: potranno accedere alle pove concorsuali i lavoratori già di ruolo, gli insegnanti tecnico pratici, i diplomati magistrale ad indirizzo linguistico, i diplomati Isef, gli educatori, i docenti che hanno ottenuto l’abilitazione disciplinare o la specializzazione su sostegno dopo la scadenza per la presentazione della domanda. Dopo il via libera del Consiglio di Stato, a svolgere le prove suppletive saranno anche i ricorrenti che hanno concluso successivamente i percorsi formativi di abilitazione.
Entro il 20 gennaio, gli Uffici Scolastici Regionali pubblicheranno gli elenchi dei ricorrenti già censiti ed ammessi. Alla fine del mese di febbraio sarà completato il collaudo delle aule disponibili per lo svolgimento delle prove. Nella seconda settimana del mese di marzo sarà pubblicato l’abbinamento candidati–aule distribuiti in ordine alfabetico. Ciò sarà fatto in seguito alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del calendario nazionale delle prove: la prova scritta è comunque prevista per il mese di aprile 2017 e, a inizio estate, sono previste le graduatorie di merito definitive. Questo il “tabellino di marcia” ufficiale, ma per alcune classi di concorso ancora si attendono gli esiti degli scritti.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): ancora una volta l’azione dell’Anief ha prodotto pregevoli risultati, riparando in questo modo alle numerose ingiustizie che il Miur ha posto in essere con l'emanazione dei bandi del concorso 2016 proprio a discapito di molti lavoratori precari della scuola, spesso con diversi anni di esperienza di insegnamento alle spalle ma incredibilmente esclusi dalla prova concorsuale che avrebbe potuto dare loro la possibilità di accedere all’immissione in ruolo: ponendo fine, in questo modo, al lungo periodo di precariato cui sono stati costretti.
FEBBRAIO 2017
L'Anief vince sia in Consiglio di Stato sia in Corte d'Appello e ottiene il reinserimento di oltre 500 docenti nelle Graduatorie a Esaurimento.
Ancora una volta l'Anief ribalta in Consiglio di Stato l'ingiusto provvedimento del TAR del Lazio che negava il diritto dei docenti cancellati per mancato aggiornamento a essere reinseriti nelle Graduatorie a Esaurimento. Gli Avvocati Sergio Galleano, Vincenzo De Michele e Francesca Lideo – da sempre impegnati nella tutela dei diritti dei docenti cancellati dalle Graduatorie per non aver confermato la volontà di permanervi - ottengono una nuova importante vittoria per il nostro sindacato con un provvedimento emanato dal Consiglio di Stato che dispone l'immediato reinserimento in GaE di altri 550 docenti specificando che lo stesso “costituisce titolo per la stipula di contratti a tempo determinato ed indeterminato”.
Accolto, anche, l'appello Anief presso la Corte d'Appello de L'Aquila per il reinserimento in GaE dei docenti cancellati per mancato aggiornamento. L’Anief ottiene nuova conferma del pieno diritto al reinserimento in Graduatoria a Esaurimento dei docenti cancellati per non aver prodotto domanda di aggiornamento/permanenza, dopo che il Tribunale del Lavoro di Chieti aveva incomprensibilmente dato ragione al Ministero dell’Istruzione dichiarando l’impossibilità dei docenti cancellati ad essere reinseriti a domanda. Come è loro abitudine, i legali Anief Fabio Ganci, Walter Miceli, Francesca Lideo, Manuela Pirolozzi e Francesca Marcone non si sono arresi alle prime difficoltà e hanno magistralmente patrocinato un ricorso in Corte d’Appello che ha integralmente riformato la sentenza di primo grado dichiarando legittime e assolutamente condivisibili le tesi patrocinate dal nostro sindacato, ordinando al MIUR di provvedere all’immediato reinserimento di due nostri iscritti e condannandolo al pagamento di più di 4.000 Euro di spese di giudizio.
Marcello Pacifico: “Grazie alla professionalità e alla competenza dei nostri legali abbiamo nuovamente imposto al MIUR il rispetto della normativa primaria restituendo dignità a quei docenti precari illegittimamente "banditi a vita" dal mondo della scuola cui abbiamo restituito, finalmente, la concreta possibilità di essere stabilizzati. Chiediamo che il Governo si decida a riaprire le Graduatorie a tutti i docenti abilitati”.
Decreti delegati L. 107/15: Cisal presenta emendamenti Anief in audizione al Senato presso la VII Commissione e, successivamente, alla Camera. Molte le modifiche proposte.
Anief-Cisal presenta in senato una serie di emendamenti ai Decreti Delegati della Legge 107/2015; a illustrarle è il segretario confederale Marcello Pacifico che, nel suo intervento, si è soffermato sulle tante questioni aperte che, se non risolte, avrebbero messo a rischio lo svolgimento del prossimo anno scolastico: gestione della fase transitoria per precari abilitati; vincitori e idonei del concorso; docenti dell'infanzia ed educatori; blocco decennale sul sostegno e stabilizzazione dei posti in deroga, precari in servizio all'estero; parità di trattamento e rivalutazione dell'assegno dell'indennità di sede; retribuzione delle attività legate all’Invalsi; insegnamento di diritto, filosofia e storia per la cultura umanistica; tempo pieno e prolungato.
Marcello Pacifico ha concluso il suo intervento ricordando “la preziosa opportunità fornita dagli otto decreti delegati della Legge 107 per ridurre gli effetti perversi della stessa riforma approvata nel luglio del 2015. Il sindacato ha già espresso al Parlamento la sua linea, attraverso una serie diemendamenti al decreto Milleproroghe, e ora si è ripetuto, convinto della bontà della sua azione, al fine di trovare delle soluzioni ai tanti nodi da sciogliere sul funzionamento delle nostre scuole e dell’istruzione pubblica italiana. Mantenere le deleghe così come presentate dal Governo – ha concluso il sindacalista Cisal-Anief – costituirebbe un grave errore, perché dimostrerebbe l’ennesima opera incompiuta del legislatore, su cui dovranno, per forza di cose ancora una volta, mettere mano i giudici”.
Nella successiva audizione alla Camera, durante gli interventi dei delegati Anief-Cisal è stato sfatato il mito della continuità didattica, dell’esaurimento delle graduatorie, dell’idoneità al concorso: per gli alunni con disabilità la continuità didattica dovrebbe essere legata a tutti i componenti del consiglio di classe, non al solo docente di sostegno che può partecipare ai trasferimenti (abolizione vincolo quinquennale e decennale) e per ordine di scuola, qualora fosse ritenuta praticabile. Le graduatorie a esaurimento dovrebbero ritornare permanenti aggiornate annualmente, aperte a tutti gli abilitati per esaurirsi realmente e permettere l’incontro tra domanda e offerta, ossia tra la disponibilità dei posti e la presenza di abilitati oppure si potrebbe optare, nelle province in cui le GaE sono esaurite, a prendere in considerazione ai fini delle immissioni in ruolo i docenti inseriti in II Fascia delle GI. Il sindacato ha ricordato che ci sono 100mila posti liberi per il personale docente, quasi la metà dei quali su sostegno, mentre per gli Ata 35mila. Se non si mette mano alle deleghe, con i pensionamenti i numeri sono destinati a salire. Disco rosso anche per laureati in Scienze della formazione primaria ed educatori.
MARZO 2017
L'iniziativa “Sostegno, non un'ora di meno!” promossa dall'Anief a tutela dei diritti degli alunni con disabilità cui il Miur nega il corretto numero di ore di sostegno, ottiene uno straordinario successo in tribunalee la dichiarazione di illegittimità dell'operato del Miur, con una condanna esemplare emanata dai tribunali della capitale per discriminazione e responsabilità aggravata.
In provincia di Roma, grazie al patrocinio degli Avvocati Walter Miceli, Ida Mendicino e Andrea Maresca, l'Anief ottiene piena ragione con ben quattro provvedimenti emanati dai Tribunali di Tivoli e Civitavecchia che accertano l'illegittimità dell'operato del Miur e lo condannano al pagamento di oltre 25.000 euro tra risarcimento danni e spese di soccombenza. Il Tribunale di Tivoli, constatata “l'ostinata resistenza dell'avvocatura dello Stato, che deduce l'avvenuta effettuazione delle ore (minori) assicurate dall'istituto”, dispone la condanna dell'Amministrazione resistente ex art. 96 cpc per responsabilità aggravata ordinando “l'inoltro alla Corte dei Conti di Roma per quanto di competenza in ordine alla eventuale responsabilità per danno erariale a carico dell'avvocatura dello Stato”.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “La condanna del Ministero per responsabilità aggravata che abbiamo ottenuto è un provvedimento che rivela come l'azione legale da noi promossa stia ottenendo i risultati attesi. Abbiamo sempre auspicato che il Miur prendesse coscienza delle sue responsabilità e che si adoperasse per garantire effettivamente che ogni studente possa fruire del diritto allo studio e all'integrazione senza più dover ricorrere in tribunale e in situazione di piena parità”.
APRILE 2017
Mobilità: al via la procedura 2017, intanto i tribunali condannano il MIUR.
Nel giorno della firma del contratto e della pubblicazione dell'Ordinanza Ministeriale che dà il via alla nuova Mobilità 2017, il Miur viene nuovamente condannato in tribunale per le illegittimità delle precedenti procedure di trasferimento. Centinaia di lavoratori ricorrono con Anief.
Proprio nel giorno della firma definitiva del Contratto Integrativo che avrebbe regolato i trasferimenti 2017, arrivano nuove sentenze che danno ragione all'Anief riguardo le illegittimità poste in essere nella contrattazione collettiva sul mancato riconoscimento del punteggio per il servizio svolto nelle scuole paritarie e il mancato rispetto del merito. Le vittorie si susseguiranno nel corso di tutto l'anno con il riconoscimento del diritto al computo del servizio preruolo ai fini del raggiungimento del quinquennio di permanenza su posti di sostegno e per le illegittimità dell'algoritmo impazzito che ha regolato i trasferimenti.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Le modifiche alla contrattazione collettiva erano doverose, non è possibile continuare a tollerare odiose discriminazioni riguardo al servizio svolto durante il precariato su posti di sostegno o nelle scuole paritarie; i tribunali ci hanno già dato ragione e, ancora una volta, sarà il nostro sindacato a sistemare quelle 'storture' contenute nel CCNI e a tutelare davvero i diritti dei lavoratori”.
MAGGIO 2017
Precariato: l'Anief vince in tribunale e fa condannare il MIUR a100mila Euro di risarcimento in favore di 18 precari.
Altri 18 precari hanno ottenuto il riconoscimento del diritto a percepire le progressioni di carriera e il risarcimento del danno per abusiva reiterazione di contratti a termine su posti vacanti, grazie all'azione legale dell'Anief.
Illecita e abusiva reiterazione di contratti a termine e sfruttamento del lavoro precario in aperta violazione della normativa comunitaria, questo quanto emerge a chiare lettere dalle sentenze ottenute presso i tribunali del lavoro di tutta Italia dai legali Anief. Nel mese di maggio 2017 il nostro sindacato ha ottenuto altre 18 sentenze che condannano il Ministero dell'Istruzione al pagamento di oltre 100mila euro in favore di altrettanti precari sfruttati che si sono visti riconoscere il diritto a percepire la medesima progressione stipendiale riconosciuta ai docenti di ruolo e il diritto al risarcimento del danno in caso di reiterazione di contratti a termine su posti vacanti. Anche le Corti d'Appello di Bari (Avv. Michele Ursini) e Milano (Avv. Francesca Lideo) confermano il diritto dei lavoratori precari agli scatti di anzianità che il Miur ha sempre negato loro.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Abbiamo sempre agito in tribunale per tutelare quei diritti che il Contratto Collettivo Nazionale doveva prevedere da più di un decennio e che tutt'oggi non prevede. Mi riferisco, a esempio, al diritto dei lavoratori precari a percepire la medesima retribuzione dei lavoratori a tempo indeterminato. Anche la Corte di Cassazione ci ha dato ragione e la nostra azione legale non si fermerà fino a quando il lavoro precario continuerà a essere considerato dal Miur un lavoro ‘di serie B’ e i precari continueranno a essere discriminati in totale spregio di norme imperative come quelle comunitarie”.
GIUGNO 2017
Successo targato Anief contro la decurtazione retroattiva dell'indennità di funzioni superiori come DSGA operata dall'Amministrazione nei confronti di chi ha rivestito l'incarico negli anni passati.
“Abbiamo nuovamente dimostrato come la Legge di Stabilità 2013 sia stata erroneamente interpretata dall'Amministrazione – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - decurtando retroattivamente quanto dovuto per gli anni 2010/2011, 2011/2012 e 2012/2013. Già la Corte Costituzionale ci aveva dato ragione con la sentenza n. 108/2016 e ora stiamo finalmente ristabilendo la legalità facendo restituire, anche, le altre decurtazioni effettuate dal MEF che non aveva più voluto riconoscere il compenso per la valorizzazione professionale ATA a chi svolgeva funzioni di DSGA”.
Proprio richiamando la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato “l’illegittimità costituzionale del combinato disposto dei commi 44 e 45 dell’art. 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – Legge di stabilità 2013), nella parte in cui non esclude dalla sua applicazione i contratti di conferimento delle mansioni superiori di direttore dei servizi generali ed amministrativi stipulati antecedentemente alla sua entrata in vigore”, il Tribunale di Reggio Emilia, con il patrocinio dell'Avv. Irene Lo Bue, ha anche constatato come, in maniera “del tutto arbitraria” e per cui “non ne è stata fornita alcuna spiegazione che sia ancorata ad un dato logico prima ancora che normativo”, l'Amministrazione si è sentita autorizzata ed effettuare tale operazione. Dichiarata, pertanto, l’integrale illegittimità delle trattenute operate sullo stipendio della ricorrente e il MEF, a cui il Tribunale ha stabilito che in piena autonomia “si deve attribuire la decisione di aver operato tali trattenute”, è stato condannato a restituirle.
Vittoria Anief presso il Tribunale Amministrativo per lo scorrimento delle Graduatorie di Merito del concorso 2016 oltre il 10% degli idonei.
L'Anief ottiene un'importante pronuncia in Consiglio di Stato in merito alla composizione delle Graduatorie del concorso a cattedra 2016 con il riconoscimento della fondatezza delle ragioni patrocinate dal nostro sindacato a tutela dei cosiddetti “idonei fantasma”. Dopo la vittoria in Consiglio di Stato, l'Anief ottiene dal TAR Lazio una sentenza esemplare che annulla il D.M. 93/2016 nella parte in cui prevede graduatorie separate per le classi di concorso affini.
La sentenza del TAR Lazio ottenuta dagli Avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli a poche ore dalla vittoria in Consiglio di Stato ottenuta con l'Avv. Nicola Zampieri, fa da corollario a una battaglia tutta targata Anief che ha prodotto i risultati attesi tutelando i diritti dei cosiddetti “idonei fantasma” e l'emanazione del D.Lgs. n. 59/2017 che ufficializzava la possibilità di immettere in ruolo i docenti della scuola secondaria anche oltre il limite del 10% degli idonei precedentemente previsto. L'Anief si impegna per tutelare il medesimo diritto anche per i docenti della scuola infanzia e primaria, nuovamente “dimenticati” dal Governo anche riguardo allo scorrimento delle graduatorie del concorso.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “A giugno il punto irrisolto riguardava i candidati del Concorso per la Scuola Infanzia e Primaria e relativi posti di sostegno, per loro non c'era stata ancora chiarezza sulla possibilità di scorrere le graduatorie di merito per intero e il nostro ricorso è già pronto per il deposito. Abbiamo ottenuto ragione con l'emendamento arrivato solo a dicembre 2017 con la Legge di Bilancio”.
LUGLIO 2017
Game over per il MIUR sugli ITP: pubblicate le sentenze TAR di conferma della loro partecipazione al Concorso 2016.
Il TAR Lazio, con le sentenze nn. 8172/2017 e 8175/2017, accoglie in via definitiva i primi ricorsi Anief e dichiara illegittimo il bando del Concorso 2016 che escludeva i docenti in possesso di diploma ITP.
È la conferma di un successo tutto targato Anief quella che vede l’emanazione da parte del TAR del Lazio dei primi pronunciamenti definitivi di pieno accoglimento che confermano il diritto alla partecipazione alle prove concorsuali per Insegnanti Tecnico Pratici dei ricorrenti in possesso di diploma utile per l'accesso alle materie di insegnamento tecnico-pratico. A far dichiarare al Tribunale Amministrativo la 'fine dei giochi' per il Miur con la definitiva conferma dell'illegittimità dell'esclusione dei ricorrenti dal concorso, sono state le precedenti decisioni già ottenute in Consiglio di Stato dai legali Anief che hanno permesso agli Avvocati Alberto Agusto e Corrado Resta di ottenere le prime sentenze di accoglimento proprio da quel Tribunale Amministrativo che aveva espresso in prima analisi forti perplessità riguardo l’ammissione con riserva di questa particolare categoria di docenti che ora attende l'esito delle prove suppletive calendarizzate ad aprile 2017 e ancora non concluse in alcune regioni. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): 'non avevamo dubbi sulla fondatezza delle nostre ragioni e siamo soddisfatti di essere riusciti, ancora una volta, a sanare quelle illegittimità e discriminazioni poste in essere dal Ministero dell'Istruzione nei bandi dell'ultimo concorso che ledevano il diritto di migliaia di lavoratori precari, da anni impegnati a insegnare nelle nostre scuole, e in attesa di poter entrare in ruolo'.
AGOSTO 2017
Ricostruzione di carriera: il tribunale di Trento rimette gli atti alla Corte di Giustizia europea
Il tribunale ordinario di Trento, con l'Ordinanza ottenuta dai legali Anief, sottopone alla Corte di giustizia dell’Unione europea questioni pregiudiziali in ordine all’interpretazione della clausola 4 punti 1 e/o 4, dell’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato, analizzando il caso di una ricorrente che è stata assunta dalla provincia autonoma di Trento con contratto a tempo indeterminato e propone “domanda di accertamento del diritto al computo per intero – ai fini della determinazione dell’anzianità al momento dell’assunzione a tempo indeterminato (cd. “ricostruzione della carriera”) dei periodi di servizio da lei precedentemente compiuti presso il medesimo ente in esecuzione di una pluralità contratti a tempo determinato”, proprio in applicazione del principio di non discriminazione.
Vittoria per le tesi Anief sull'inserimento in II fascia della Graduatoria d’Istituto degli ITP.
Dopo la sentenza del Tribunale Amministrativo n. 9234/2017 che ha confermato in toto le tesi sostenute dal nostro sindacato riguardo al diritto all'inserimento in II fascia G.I. dei diplomati ITP, il TAR Lazio fissa le udienze di discussione in camera di consiglio per i ricorrenti Anief e comunica l'imminente riapertura delle G.I. da parte del Miur.
Il TAR Lazio, infatti, nel fissare le udienze di discussione in camera di consiglio per i ricorsi Anief volti all'inserimento nella II fascia delle Graduatorie d'Istituto dei docenti in possesso di diploma ITP, ritiene non necessario l'accoglimento di provvedimenti monocratici d'urgenza “considerato che l’amministrazione risulta in procinto di adottare le conseguenti determinazioni, satisfattive della pretesa ricorsuale”.
Dopo il successo ottenuto dall'Anief con la partecipazione degli ITP al concorso a cattedra 2016 da cui erano stati esclusi, la sentenza di pieno accoglimento in favore degli insegnanti Tecnico-pratici per l'inserimento nelle graduatorie degli abilitati è intervenuta determinando un altro successo per le tesi del giovane sindacato. Nella sentenza, che in base a quanto sostenuto dal TAR Lazio il Miur eseguirà, lo stesso Tribunale Amministrativo non manca di specificare come “il possesso di diploma ITP – purché rientrante nell’elenco di cui all’Allegato C al D.M. n. 39/1998 – ai sensi dell’art.2 del medesimo D.M. n.39/1998 consentiva la partecipazione ai concorsi per l’insegnamento della relativa materia negli istituti di scuola secondaria nelle classi di concorso tecnico/pratiche per il cui accesso era sufficiente il diploma di istruzione di scuola secondaria è indubbio che alle tipologie di diplomi rientranti in tale elenco fosse riconosciuto valore di “titolo abilitativo all’insegnamento”, senza alcuna necessità, qualora il diplomato intendesse svolgere attività di insegnamento nelle corrispondenti classi di concorso, di conseguire titolo abilitativo ulteriore” e annulla il Decreto Ministeriale n. 374/2017 nella parte in cui ha precluso a tali categorie di docenti l'accesso alla II Fascia delle Graduatorie d'Istituto.
SETTEMBRE 2017
Riconosciuto in tribunale il diritto all'integrale e immediata ricostruzione di carriera computando per intero il servizio svolto durante il precariato.
Il Tribunale del Lavoro di Marsala (TP), in pieno accoglimento del ricorso patrocinato per Anief dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Giuseppe Massimo Abate evidenzia la palese discriminazione posta in essere dal Miur a discapito dei lavoratori cui non riconosce per intero gli anni di servizio a tempo determinato all'atto della ricostruzione di carriera in aperta violazione della Direttiva 1999/70/CE. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Il servizio svolto durante il precariato, discriminato anche all'atto delle operazioni di ricostruzione di carriera, deve essere immediatamente computato ai fini del corretto inquadramento stipendiale del lavoratore immesso in ruolo; la normativa interna, infatti, deve essere disapplicata in ossequio al principio di non discriminazione sancito dalla Direttiva Comunitaria 1999/70/CE e, fino a quando il Miur non prenderà coscienza della necessità di una modifica interna orientata al rispetto della Direttiva comunitaria, il nostro sindacato continuerà a promuovere gli specifici ricorsi per tutelare il diritto di ogni lavoratore alla corretta ricostruzione della carriera e al relativo e immediato adeguamento dello stipendio in base agli anni effettivamente svolti al servizio del Miur, anche se con contratti a termine”.
Concorso DS, pubblicato il bando. Anief contesta l'esclusione del personale precario e neoimmesso in ruolo.
Nello stesso mese viene pubblicato il Regolamento del Concorso dirigente scolastico: Anief lo impugna al Tar laddove esclude diverse categoria di docenti in modo ritenuto illegittimo, ad iniziare dai precari laureati con cinque anni di servizio, per cui l'Anief già aveva ottenuto successo nel 2011, ad arrivare ai neo-immessi in ruolo.
Seminari Anief sulla legislazione scolastica. Un appuntamento importante per l'aggiornamento e la formazione.
Con l'inizio dell'anno scolastico, riprendono i seminari sulla legislazione scolastica e gli incontri dedicati alla formazione di tutto il personale della scuola. Sui nuovi Decreti Delegati, sarà il presidente Marcello Pacifico a relazionare in oltre 70 incontri che hanno toccato da nord a sud l'intero territorio nazionale. Oltre 200 i seminari svolti nel corso di quattro mesi dai formatori Anief sui temi caldi di interesse dei lavoratori: Contratto, stipendi, reclutamento, permessi, supplenze, potenziamento, anno di prova e neoimmessi in ruolo, FIT e più di 25mila docenti e ATA incontrati.
OTTOBRE 2017
Trento – L'Anief vince in Corte d'Appello e fa risarcire i precari della PAT.
I precari della Provincia Autonoma di Trento hanno ottenuto giustizia grazie all'Anief che batte nuovamente l'Amministrazione in Corte d'Appello e ottiene la conferma delle sentenze che riconoscevano il diritto dei precari agli scatti di anzianità e al risarcimento del danno per illecita e abusiva reiterazione di contratti a termine. Ancora possibile aderire gratuitamente ai ricorsi promossi dall'Anief.
Continua la vittoriosa azione di tutela promossa dal sindacato Anief contro il mancato riconoscimento del diritto alle progressioni stipendiali per i precari e per ottenere il giusto risarcimento per illegittima reiterazione di contratti a termine oltre il limite dei 36 mesi di servizio. Le due sentenze emanate dalla Corte d'Appello di Trento e ottenute dai legali Anief Fabio Ganci, Walter Miceli e Maria Maniscalco, fanno registrare una disfatta totale per l'Amministrazione con una condanna aggiuntiva a circa 5.000 Euro di spese di soccombenza. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Come avevamo previsto, i tribunali continuano a darci ragione e confermano che la valutazione dell’anzianità nei confronti dei precari è un atto dovuto da concretizzare secondo la disciplina in vigore man mano che viene maturata con i contratti a termine. Il nostro sindacato ha già avviato una petizione specifica presso il Parlamento UE, alla Cedu e anche al Comitato Europeo dei diritti sociali proprio per ribadire che il lavoro con contratti a termine deve, finalmente, avere il giusto riconoscimento ed essere equiparato a quello di ruolo nel pieno rispetto delle normative eurounitarie”.
Al via la campagna RSU 2018, Anief astro nascente nel panorama dei sindacati scolastici rappresentativi
Le organizzazioni che rappresentano i lavoratori del comparto sono ormai ai blocchi di partenza in vista delle elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie. C’è molta attesa, osservano gli esperti, per capire se il calo di rappresentatività dei sindacati maggiori possa stavolta permettere alle organizzazioni minori di superare la soglia del 5%, utile a sedersi al tavolo delle trattative con il Miur.
In particolare, l’Anief con 38 mila deleghe a giugno 2018, circa 42mila a dicembre, e 3mila liste già pronte, che a dicembre diventeranno quasi il doppio, si candida con autorevolezza a superare la soglia di rappresentatività del 5 per cento: l’obiettivo, dichiarato in tempi non sospetti, è quello di approdare ai tavoli di contrattazione con l’amministrazione scolastica centrale, per riscrivere daccapo tutti i contratti, in modo che rispondano finalmente, al contrario di oggi, al rispetto della normativa comunitaria e costituzionale.
“Il nostro è un giovane sindacato – spiega il presidente Anief Marcello Pacifico – che però è giunto già al terzo nastro della campagna di rinnovo delle Rsu: in questi anni abbiamo assistito ad un crescendo di consensi, quasi triplicando gli iscritti solo nell’ultimo triennio. Ma non solo: siamo stati anche riconosciuti rappresentativi oltre frontiera, dal Consiglio di Europa. Sull’operato da condurre abbiamo le idee chiare: l’obiettivo, attraverso i candidati eletti, è andare e revisionare tutti i contratti d’istituto, regionali e nazionali. Per questo lanciamo sin d’oggi il nostro appello a tutto il personale, docente e Ata, che vuole regole nuove ed una diversa organizzazione nella scuola. Noi ci siamo, adesso tocca a loro: se ci seguiranno non rimarranno delusi. Le tante battaglie vinte in questi anni, in tribunale ma non solo, a favore del personale precario e di ruolo, rappresentano - conclude il sindacalista autonomo – il miglior biglietto da visita possibile, targato Anief”.
Partono i seminari Anief dedicati ai diritti del personale ATA, precario e di ruolo.
Più di 50 appuntamenti di formazione e aggiornamento tenuti in 3 mesi nelle principali città italiane nel corso degli incontri “Con gli ATA, per gli ATA” interamente rivolti alle problematiche di settore: dalla ricostruzione di carriera al piano di lavoro, dalla contrattazione interna e nazionale alla formazione e al reclutamento del personale. Saranno circa 6mila i partecipanti agli incontri che hanno accolto con entusiasmo l'attenzione che l'Anief ha voluto dedicare a questa categoria di lavoratori.
NOVEMBRE 2017
Annullato dal TAR il DPR n. 19/2016 di istituzione delle nuove classi di concorso
Aveva ragione l'Anief acontestare il D.P.R. n. 19/2016 riguardo le classi di concorso di nuova istituzione afferenti agli insegnamenti nei licei coreutici. Il TAR Lazio con la sentenza ottenuta dall'Avvocato Michele Ursini, annulla la Tabella allegata al decreto nella parte in cui, per la nuova classe di concorso A-59 (tecniche di accompagnamento alla danza e teoria e pratica musicale per la danza), non prevede tale insegnamento negli indirizzi di studio in "tecniche della danza classica" e "tecniche della danza contemporanea", proprie dei licei coreutici. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Il Miur in udienza non ha saputo produrre alcuna motivazione sull'esclusione della nuova A-59 dagli indirizzi di studio da noi indicati a riprova che la tabella del DPR è stata elaborata in modo parziale”.
Anief presenta una serie di proposte emendative alla legge di Stabilità in V–VII Commissione
L'impegno Anief nella proposizione di modifiche alla normativa per migliorare il futuro lavorativo del personale della scuola va dalla partecipazione ai concorsi per dirigenti scolastici, Dsga e docenti, alla progressione di carriera; dall’adeguamento della normativa sul precariato e degli organici anche su posti di sostegno all’aggiornamento delle GaE e al doppio canale per le graduatorie d’istituto; dal nuovo reclutamento previsto dalla riforma Buona scuola alla titolarità su ambiti territoriali e vincoli eccessivi oggi in essere sulla mobilità del personale; dalla vaccinazione degli alunni al potenziamento introdotto dalla Legge 107/2015, dall’insegnamento del diritto alla posizione del personale Ata e degli educatori.
Marcello Pacifico (presidente Anief): Sono tutte proposte che hanno solo uno scopo: far funzionare al meglio i nostri istituti scolastici, ancora afflitti da personale precario per decenni, posti in organico di fatto anziché di diritto, norme taglia diritti, negati in primis ai disabili, concorsi cervellotici, trasferimenti forzati a centinaia di chilometri da casa, anche quando vi sono posti dietro casa, le tante storture dell’ultima riforma Renzi-Giannini, una cronica trascuratezza per il personale amministrativo, tecnico, ausiliario e per gli educatori che operano nei convitti.
DICEMBRE 2017
La Consulta fa cadere un altro pezzo della riforma Buona Scuola: i docenti di ruolo possono partecipare ai concorsi a cattedra
Con una la sentenza n. 251 (relatore prof. Giuliano Amato), si stabilisce l’illegittimità dell’articolo 1, comma 110, della legge di riforma della scuola 13 luglio 2015, n. 107 e – in via consequenziale – dell’articolo 17, terzo comma, del successivo d.lgs. 13 aprile 2017, n. 59, là dove escludono dalla partecipazione ai concorsi pubblici per il reclutamento del personale docente gli insegnanti già assunti con contratto a tempo indeterminato nelle scuole statali. Con la pronuncia viene meno la norma in base alla quale si è deciso che ai concorsi pubblici per titoli ed esami non può partecipare il personale docente ed educativo già assunto su posti e cattedre con contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato nelle scuole statali. Ad avere difeso i lavoratori, ancora una volta è stato il sindacato Anief.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Avevamo piena ragione a rivendicare in tutte le sedi il diritto alla partecipazione del personale già di ruolo nei concorsi pubblici. Per questo abbiamo dato mandato ai nostri legali, gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Sergio Galleano, di produrre ricorso che oggi giunge al suo felice epilogo. Alla luce di queste indicazioni della Corte Costituzionale, è chiaro che al prossimo concorso previsto dalla Buona Scuola, il nuovo percorso per la formazione iniziale ed il reclutamento noto ormai come FIT, dovrà essere garantita anche la presenza dei docenti di ruolo. Sono tanti altri aspetti della Buona Scuola che abbiamo impugnato in tutte le sedi possibili e che intendiamo cancellare, sempre per il bene dell’istruzione pubblica e di chi vi opera.
Straordinario successo targato Anief sulla ricostruzione di carriera con una sentenza esemplare che accoglie le tesi del nostro sindacato e impone al Miur il riconoscimento ai fini della carriera del servizio svolto nelle scuole paritarie nella medesima misura riconosciuta dalla normativa a quello svolto nelle scuole statali.
Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Maria Maniscalco ottengono dal Tribunale del Lavoro di Vicenza una sentenza esemplare destinata a segnare la futura giurisprudenza in materia. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Questo è un altro importante successo ottenuto dal nostro sindacato ai fini della corretta valutazione della carriera pregressa svolta nelle scuole paritarie prima dell'immissione in ruolo. Non ha alcun senso che gli anni di esperienza svolti nelle scuole paritarie, utili all'acquisizione di punteggio nelle graduatorie per le immissioni in ruolo non siano, poi, riconosciuti utili nella ricostruzione di carriera. Con la rappresentatività ribadiremo ai tavoli questa ulteriore incongruenza che, di fatto, discrimina i lavoratori. Non possono esistere scuole di serie A o di serie B e la pari dignità delle scuole paritarie è riconosciuta da una legge dello Stato che deve essere rispettata e applicata in tutti i contesti”.
UN ANNO ALL'INSEGNA DEL DIRITTO
“Questi risultati – conclude Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – rappresentano la risposta migliore a chi ancora si ostina a sostenere che l’azione legale dell’Anief è fine a se stessa. Nell’anno che volge al termine abbiamo centrato dei risultati strabilianti, puntando il dito contro tante delle norme errate che l’amministrazione scolastica continua a produrre: i tanti ricorsi vinti confermano che non esistevano altre vie per ottenere il medesimo risultato, dando soddisfazione a tanti dipendenti della scuola altrimenti destinati a soccombere. Se i docenti e gli Ata ci voteranno, in occasione delle prossime elezioni Rsu, da svolgere entro il prossimo 20 aprile, porteremo avanti la nostra politica sindacale vincente anche in tutte le trattative di carattere nazionale e locale”.
Per approfondimenti:
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La ricostruzione di carriera deve contemplare tutto il periodo di precariato, lo dicono i giudici