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Italpress: scuola – Anief, su pensioni Governo nega a personale riduzione requisiti

Dopo settimane di apparente apertura verso una manovra tesa a riequilibrare le rigidita' del nuovo sistema pensionistico, per permettere l'uscita dal lavoro anticipata anche al personale della scuola, il governo non adottera' alcuna deroga per docenti e Ata.

Lo sottolinea l'Anief, secondo cui questa scelta e' "ingiusta, perche' non tiene conto del logoramento professionale e dell'alta percentuale di casi di burnout tra i lavoratori della scuola. Per i dipendenti che operano nei settori sicurezza, difesa e soccorso pubblico, continua dunque ad essere valida la soglia corrispondente a 'quota 92', derivante dalla somma dell'eta' anagrafica e contributiva. Mentre per quelli della scuola non c'e' verso per far accettare la 'quota 96', che avrebbe spalancato le porte della pensione ai circa 3.500 che nel settembre del 2011 avevano iniziato l'anno scolastico sicuri di andare in pensione".

Il sindacato "non ha nulla da eccepire sulla volonta' del Governo di mantenere in essere tali agevolazioni, sicuramente legate a professioni fortemente logoranti. Per quale motivo, pero' si ostina a negare ai dipendenti della scuola di lasciare il servizio mediamente dieci anni dopo questi colleghi?".

L'Anief ricorda, inoltre, che nella scuola "i docenti con oltre 20-25 anni di anzianita' potrebbero anche non necessariamente essere collocati in pensione, ma anche rimanere in servizi come tutor-formatori degli ultimi assunti. Non gravando, in tal modo, sulla previdenza e aprendo le porte alla staffetta generazionale".

A questo punto, il sindacato confida nella decisione che il prossimo 17 novembre prendera' la Corte Costituzionale, proprio sulla legittimita' dello stop alla pensione per i cosiddetti "quota 96" della scuola.

Fonte: Italpress

 

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