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ANSA: Anief - concorso prof nel caos, mancano commissari

Dopo la "grande fuga" dei commissari esaminatori del concorso a cattedra, gli uffici scolastici regionali cominciano ad arrendersi all'evidenza: sarà impossibile correggere i compiti scritti, svolgere gli orali e pubblicare le graduatorie definitive degli 11.542 vincitori entro il prossimo 31 agosto.

Lo denuncia l'Anief. Ricordando che qualche settimana fa l'Ufficio scolastico regionale della Sicilia aveva lasciato intendere che la conclusione delle operazioni del concorso sarebbe stata posticipata a settembre, forse anche a ottobre, l'associazione sottolinea che nelle ultime ore è stata emanata una comunicazione ufficiale dall'ufficio scolastico del Piemonte, il quale ha reso noto che "a seguito della difficoltà riscontrata da questo ufficio scolastico regionale nel reperire i componenti da aggregare alle commissioni giudicatrici che, nelle prove orali, devono procedere all'accertamento delle conoscenze informatiche e delle lingue straniere, le prove orali per le procedure concorsuali per la scuola primaria e per la scuola dell'infanzia sono rinviate successivamente al periodo estivo".

Sulla stessa linea - informa l'Anief - l'Usr della Toscana. "Quindi, risultano smentite dai fatti - osserva l'Anief - le previsioni del Miur che indicavano per certa l'assunzione della metà del contingente di vincitori del concorso a cattedra già a partire dal prossimo 1 settembre. Il nostro sindacato ha messo in luce da tempo i tanti fattori (ad iniziare dai compensi irrisori, un forfait di poco più di 200 euro lordi a cui aggiungere 50 centesimi a compito corretto o interrogazione svolta, per non parlare del mancato esonero dalle lezioni e dalla maturità) sottovalutati dal Ministero dell'Istruzione, alla base del clamoroso slittamento dei tempi".

"A rendere paradossale la situazione - spiega Marcello Pacifico, presidente Anief - è il fatto che oltre ai compensi ridicoli e i mancati esoneri si chiede a questi esaminatori di perdere il loro diritto alle ferie estive costituzionalmente protetto. Non servivano dei maghi per capire che tanti commissari avrebbero rinunciato all'incarico. E che tanti altri lo faranno nei prossimi giorni. Non bisogna poi dimenticare - continua il sindacalista - che nel frattempo in alcune regioni i posti disponibili per le assunzioni potrebbero non esservi, visto il mancato turn over dovuto all'inasprimento dei requisiti richiesti per andare in pensione. Purtroppo siamo di fronte a un dato incontrovertibile: un concorso a cattedre mastodontico, con uno altissimo numero di partecipanti, è ormai sempre più contraddistinto dal caos organizzativo e dalle incertezze crescenti".

Fonte: ANSA

 

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