La stampa scrive

Lettera 43: concorso scuola, 160 mila i candidati

Si aggira intorno alle 160 mila unità il numero di possibili candidati al concorso per prof (11.891 posti) il cui bando, in avanzata fase di elaborazione, sarà pubblicato il 24 settembre, come ha confermato il 6 settembre anche il ministro Profumo.

Si tratterà di un bando-quadro sulla cui cornice i direttori regionali predisporranno i bandi sulle classi di concorso e i posti disponibili su base regionale o interregionale.

Le informazioni sono state comunicate ai sindacati nel corso di un incontro tecnico svoltosi al ministero, in attesa che il Cnpi (Consiglio nazionale pubblica istruzione) esprima il proprio parere sulla tabella di valutazione dei titoli e sui programmi d'esame.

TRE GLI ANNI DI VALIDITÀ DEL CONCORSO.  Saranno tre - hanno riferito i sindacati - gli anni di validità del concorso e delle sue graduatorie ai fini delle assunzioni. 

E tre sono anche le prove previste: una preselettiva non disciplinare (che rappresenta una novità) da svolgersi in un'aula informatica (di una scuola o di una università), con un numero di item ancora da definire, per accertare abilità logiche, comprensione del testo e conoscenza di una delle lingue straniere di maggiore diffusione comunitaria; una prova scritta a carattere disciplinare (con metodi diversi, inclusi quesiti a risposta aperta) e una prova orale strutturata con una lezione per verificare le capacità didattiche.

SÌ AI CANDIDATI CHE HANNO CONSEGUITO IL DIPLOMA NELL'ANNO 2001-2002. Potranno partecipare al concorso per la scuola dell'infanzia e per la scuola primaria anche i candidati che hanno conseguito il diploma di scuola o di istituto magistrale entro l'anno scolastico 2001-2002.

Per la scuola secondaria potranno accedere al concorso, oltre a coloro che risultano in possesso di abilitazione, anche i laureati entro l'anno accademico 2001-02 (lauree quadriennali), o 2002-03 (lauree quinquennali) o 2003-04 (lauree sessennali).

Comunque, per la scuola secondaria i concorsi saranno banditi solo per le classi di concorso per le quali si prevede la disponibilità di posti (100 è il numero minimo di posti disponibili nel triennio che danno luogo alla messa a bando delle cattedre).

Alle Medie le materie per cui il concorso sarà bandito per educazione artistica, educazione fisica, educazione tecnologica, italiano-storia-geografia, scienze matematiche, francese, inglese.

Alle Superiori le discipline sono disegno e storia dell'arte, educazione fisica, materie letterarie, materie letterarie e latino nei licei, materie letterarie-latino-greco nel liceo classico, francese, inglese, discipline economico-finanziarie, discipline giuridico-economiche, discipline meccaniche e tecnologia, elettronica, filosofia-psicologia-scienze dell'educazione, filosofia e storia, fisica, matematica, matematica e fisica, scienze naturali-chimica-geografia-microbiologia, laboratorio di edilizia e topografia.

Profumo contestato dalle associazioni insegnanti e dai precari a Pisa

L'annuncio del maxi concorso è stato accompagnato da un fiume di polemiche.

A puntare il dito contro il ministero dell'Istruzione, le associazioni  insegnanti Gilda e Anief (Associazione Nazionale Insegnanti E Formatori).

«È offensivo apprendere da un comunicato stampa che il ministro Profumo ha intenzione di emanare il bando di concorso tra 18 giorni», ha dichiarato il coordinatore nazionale del Gilda, Rino Di Meglio.

«Il ministro» ha rincarato la dose «fino a questo momento non ha convocato neppure una volta i sindacati ai quali non ha ritenuto di chiedere neppure un semplice parere».

Anche nel merito delle questioni, però, la Gilda ha criticato viale Trastevere: «Siamo preoccupati dalle conseguenze che potrebbero scaturire da un bando frettoloso».

ANIEF: «DISPARITÀ DI TRATTAMENTO IN BASE A UNA DATA». L'Anief ha invece ribadito l'inopportunità di una procedura selettiva, nel prossimo concorso a cattedre, che ha escluso i precari non abilitati e i giovani neo-laureati.

«Se, come riferito nelle ultime ore ai sindacati, il Miur ha intenzione di andare avanti a passo spedito nello svolgimento di questo concorso» ha dichiarato Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato ai quadri e direttivi della Confedir «è evidente che si produrrà una disparità di trattamento tra il personale laureato nelle stesse università, poiché la discriminante per l'accesso alle prove selettive sarà costituta non dai titoli ma da un incomprensibile sbarramento associato a una data».

I PRECARI SCENDONO IN PIAZZA A PISA. E mentre le associazioni rivendicano i diritti degli insegnanti, gli stessi precari scendono in piazza per far sentire la loro voce.

Il 6 settembre, a Pisa, è stata organizzata una manifestazione nei confronti del ministro dell'istruzione Francesco Profumo, ospite di un dibattito alla Festa del Pd della città toscana.

«PROFUMO VENDE FUMO». Circa un centinaio di docenti precari e studenti hanno srotolato uno striscione con la scritta 'Profumo vende fumo' contestando il ministro e ottenendo poi che uno di essi prendesse la parola soffermandosi soprattutto su quello che un esponente dei precari ha definito il «concorso-truffa» per insegnanti.

Il Pd di Pisa, sulla vicenda, ha diffuso una nota nella quale si afferma che il partito «ha dato una lezione di democrazia a chi in modo inqualificabile ha provato a impedire al ministro di parlare».

Fonte: Lettera 43

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