La stampa scrive

TMNews: i precari davanti al Miur, no al concorso-beffa

L'anno scolastico non ha ancora preso il via, ma i precari della scuola sono già in protesta per la decisione del Miur di bandire un concorso pubblico.

Oggi, davanti al Ministero dell'Istruzione, sotto la pioggia scrosciante, i precari hanno denunciato "il lato tragico-comico di una procedura selettiva che li vorrebbe nuovamente valutati all'esercizio di una professione che svolgono da anni": nel frattempo, dentro il palazzo ministeriale, i sindacati rappresentativi erano impegnati in un incontro con i vertici del Miur per chiedere informazioni sullo svolgimento di quelle prove concorsuali "che ancora prima di essere definite attraverso un bando ufficiale già rasentano la derisione".

"Come altro si potrebbe altrimenti definire un concorso - ha detto Marcello Pacifico, presidente dell'Anief - che costringe i precari della scuola a cimentarsi in una generica prova, come se puntassero ad essere semplici impiegati non avessero mai superato diversi concorsi su contenuti disciplinari e competenze didattiche? A questo punto, per il nostro sindacato appare inevitabile farci carico di migliaia di denunce alla Commissione Ue per la violazione palese della direttiva 1999/70/CE perché chi ha conseguito un'abilitazione e ha prestato 36 mesi di servizio va stabilizzato. E non umiliato con delle insensate prove sulla comprensione del testo e sulla logica".

Fonte: TMNews

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