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TMNews: Scuola, in arrivo scioperi contro governo, tagli e prove Invalsi

Il 27 gennaio stop sindacati base, 3 marzo Anief, a maggio Cobas. 

Tornano i disagi per gli alunni della scuola italiana: dopo i due giorni di stop indetti dalla Sisa, al ritorno dalle vacanze natalizie per opporsi contro le nuove misure sui pensionamenti, alcuni sindacati di comparto, in disaccordo con la linea intrapresa dal ministro Francesco Profumo, annunciata ieri in audizione alla Camera, hanno proclamato una serie di scioperi che nelle prossime settimane potrebbero creare problemi per il regolare svolgimento delle lezioni.

Oggi l'Anief, fallita la procedura di conciliazione con il Miur, tentata al ministero del Lavoro, ha proclamato lo sciopero generale per il prossimo 3 marzo: con questa decisione il sindacato chiede a tutto il personale del comparto scuola, che sarà impegnato dal 5 al 7 marzo nella votazione delle Rsu d'istituto, di inviare un chiaro messaggio a ministero e Governo che su una serie di punti "continuano a non rispondere".
In particolare, l'Anief rivendica per il personale di ruolo lo sblocco degli scatti di anzianità, del contratto e la disapplicazione della normativa sulla cassa-integrazione/licenziamento, il mantenimento dell'anzianità retributiva, il ripristino della mobilità triennale e dei gradoni di stipendio per i neo-immessi in ruolo, una finestra per i pensionabili della classe 1952, l'indennità di reggenza e di sostituzione del dirigente per i vicari.

Per i precari il sindacato chiede la stabilizzazione su tutti i posti vacanti e disponibili, lo sblocco dei posti accantonati, la cessazione in auto-tutela del contenzioso sulle graduatorie, la rideterminazione al 31 agosto dei contratti siglati erroneamente al 30 giugno, gli scatti di anzianità durante il pre-ruolo.
L'Anief, infine, chiede che un doppio canale di reclutamento, per il 50% aperto ai concorsi per tutto il personale abilitato e il 50% riservato allo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento dove inserire sempre tutto il personale abilitato. Lo sciopero generale annunciato oggi si aggiunge a quello proclamato per il 27 gennaio da una serie di sindacati di base (Usb, Slai-Cobas, Cib-Unicobas, Snater, Usi, Sicobas e lo stesso Anief) per protestare contro la "manovra Monti" ed in particolare per dire no ai tagli della spesa pubblica e l'innalzamento dei requisiti per andare in pensione.

Con diversi mesi di anticipo, i Cobas hanno invece fatto sapere che incroceranno le braccio l'8 maggio, quando prenderanno avvio le prove Invalsi negli istituti: una procedura, quella delle verifiche standardizzate delle competenze degli alunni in italiano e matematica, voluta dall'ex ministro Gelmini e confermata dall'attuale responsabile del Miur, che secondo il Cobas dovrebbero prevedere adeguati finanziamenti, non possono essere obbligatorie e basarsi solo sul volontariato degli insegnanti.

Fonte: TMNews

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