La stampa scrive

Tuttoscuola: l'Anief replica alla Lega

Non si è fatta attendere la replica del prof. Marcello Pacifico, presidente dell’Anief, alle dichiarazioni del sen. Pittoni che aveva ironizzato sulle nuove spese giudiziarie che i docenti precari dovrebbero sostenere per continuare la storia infinita delle graduatorie.   

“L’Anief - si legge in un comunicato - ritiene del tutto gratuite e prive di fondamento le dichiarazioni rilasciate dal senatore leghista Mario Pittoni a proposito dei pagamenti che l’associazione sindacale intenderebbe chiedere ai propri iscritti ricorrenti”.

Sulla questione delle spese impreviste per continuare la difesa per via giudiziaria, Marcello Pacifico non smentisce ma controaccusa, dichiarando: “Pittoni forse dimentica che è stato il Governo composto anche dalla Lega Nord a proporre ed approvare una tassa per chiedere ai giudici di intervenire: al posto di Pittoni –continua il Presidente dell’Anief – mi vergognerei di aver inventato questo ‘paletto’ economico, dal momento che ricorrere contro un regolamento o una norma ingiusta dovrebbe essere uno strumento accessibile gratuitamente a tutti i cittadini che reclamano il rispetto del diritto”.

“Pittoni e il suo partito – continua Pacifico - farebbero bene a fare un passo indietro e mettersi dalla parte di tutti i precari: “per come sono andate le cose – dichiara il rappresentante dell’Anief – piuttosto che fare dell’ironia dovrebbero essere proprio Pittoni e la Lega Nord a pagare il contributo unificato per tutti coloro che ricorrono oggi in tribunale essendo stati l’artefici di questa insensata tassa. Gli italiani dovrebbero sapere che grazie al partito di Pittoni e alla maggioranza dell’ultimo Governo Berlusconi oggi per fare un ricorso al Presidente della Repubblica bisogna pagare ben 600 euro, mentre fino a qualche mese fa non erano previste spese”.

Il Presidente dell’Anief ritiene, quindi, che il senatore della Lega “abbia perso l’occasione, ancora una volta, di evitare una brutta figura”. A proposito, infine, della supposta incapacità dell’Anief di fare sindacato e di difendere i propri iscritti, Pacifico ritiene che “la Corte Costituzionale ha vinto non solo per i docenti difesi dall’Anief ma per tutti gli italiani, sventando il tentativo di un partito politico di alzare barricate e divisioni tra i cittadini di questo nostro grande Paese dalla storia millenaria, solidale e multiculturale”.

Fonte: Tuttoscuola

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