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Tecnica della Scuola: Rinnovo Rsu, voteranno anche i precari?

Il voto è previsto per marzo. L'Anief potrebbe presentare una lista sostenuta anche da altri 4 sindacati di base. Flc-Cgil chiede che i precari possano votare e candidarsi. Ma Cisl-Scuola vorrebbe rimandare tutto al dopo-dimensionamento.

A marzo, nelle scuole, si dovrebbe votare per il rinnovo delle Rsu e i sindacati si stanno già preparando alla scadenza.

Molto agguerriti sono alcuni piccoli sindacati di base che stanno meditando di mettere insieme un “cartello” per riuscire a superare il tetto del 5% e potersi finalmente sedere al tavolo delle trattative.

In realtà, però, poiché le norme non consentono di presentare liste riportanti il nome di o più sigle, la soluzione che si prospetta è quella di un lista Anief sulla quale dovrebbero convergere il Sisa (Sindacato indipendente scuola ambiente), Scuola Athena, Usi e Lisa.

“Per quanto ci riguarda - chiarisce Davide Rossi, segretario nazionale del Sisa - saremmo ben felici se anche altre sigle decidessero di aderire al cartello, sarebbe così possibile dare voce anche alle minoranze e consentirne l’accesso al tavolo delle trattative”.

La Flc-Cgil, per parte sua, ha già fatto sapere che intende rivendicare il diritto di voto e di rappresentanza dei precari.
“I precari - sostiene la Flc - devono potere eleggere ed essere eletti come delegati. Per questa ragione avanzeremo una precisa proposta alle altre organizzazioni sindacali sul regolamento per le elezioni delle RSU”.

Ma è difficile che l’appello possa avere seguito, perché una eventuale apertura ai precari potrebbe facilitare il superamento del tetto del 5% non solo da parte dell’Anief ma anche da parte di altre sigle (Cobas, Unicobas e CUB innanzititutto) e danneggerebbe indirettamente i sindacati maggiormente rappresentativi come Cisl-Scuola, Uil-Scuola e Snals.

A dire il vero c’è anche chi sta mettendo in dubbio il voto di marzo, come ad esempio Cisl-Scuola che preferirebbe aspettare a ottobre a dimensionamento avvenuto: in effetti votare a marzo potrebbe essere inutile soprattutto nella scuola del primo ciclo che nei prossimi mesi sarà travolta dallo tsunami della riorganizzazione della rete scolastica, con centinaia, migliaia di scuole medie e circoli didattici cancellati e sostituiti dai nuovi istituti comprensivi.

Almeno in un prossimo futuro le distanze fra i sindacati della scuola potrebbero insomma rimanere inalterate.

Fonte: Tecnica della Scuola

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