Scuola: Aggiornamenti in progress – giovedì 10 aprile 2014

° L’Esposizione Universale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” chiama la Scuola
La manifestazione si terrà dal maggio all’ottobre 2015. Il MIUR indìce per l’a.s. 2014-2015 due Bandi. Le scuole interessate potranno inviare la scheda di adesione (l’allegato A al Bando che si legge sul sito istituzionale del Ministero) alla e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., entro e non oltre il 30 settembre 2014.
EXPO 2015 offre al mondo della scuola la possibilità di sensibilizzare le giovani generazioni alle tematiche sociali legate ad alimentazione e ambiente. Il Bando “La Scuola per EXPO 2015”, rivolto alle Istituzione scolastiche di ogni ordine e grado, invita docenti e studenti a sviluppare con tecnologie digitali, strumenti conoscitivi e comunicativi sulle tematiche di EXPO 2015. “Together in EXPO 2015” è il titolo del bando, riservato alle Istituzioni scolastiche secondarie di primo e secondo grado, che invita le scuole italiane ed estere a gemellarsi per realizzare progetti di comunicazione su temi dell’alimentazione sostenibile, solidale, equa. Da settembre, i partecipanti avranno accesso a un’apposita piattaforma multimediale in lingua italiana e inglese che presenterà materiali didattici e contributi di esperti.

° “Le scienze sperimentali, un’opportunità di aggiornamento nei contenuti e metodi”
Torino 10-12 aprile: Convegno Nazionale Liceo Scientifico Opzione Scienze Applicate
Il Miur, in partenariato con l’Università di Roma Tre e l’Accademia delle Scienze di Torino, riunisce, presso la Sala Cavour di Via Nino Costa 8, docenti delle 90 scuole polo nazionali impegnate nel progetto LS-OSA. I particolari si leggono in www.istruzione.it

° Personale docente: Le G.E. saranno riaperte?
Se il MIUR deciderà in senso positivo lo farà incalzato dal verdetto che la Corte di Giustizia Europea emanerà a settimane. La “Paura” fa 90.
Il Ministero si trova stretto a tenaglia tra l’imminente sentenza della Corte di Giustizia Europea e le pressanti richieste di riaprire le GaE. Per capire le situazioni (e individuarne le soluzioni) occorre starci dentro: l’ANIEF, sensibile alla condizione dei suoi dirigenti e iscritti che sono, in buona parte, precari della Scuola, si è sempre fatta sostenitrice di soluzioni ragionevoli e solidali. Adesso c’è una speranza: è stata approvata la Risoluzione - primo firmatario Marco Di Lello, deputato PD membro della Commissione “Cultura, Scienza e Istruzione” - volta a consentire l’inserimento in GaE a coloro che hanno conseguito l’abilitazione mediante TFA, PAS, Diploma magistrale, Concorso (2012): “Impegna il Governo a valutare tutte le iniziative necessarie affinché si possa procedere alla riapertura delle graduatorie ad esaurimento per i docenti abilitati, per i docenti presenti nelle graduatorie di merito del concorso, al fine di evitare sanzioni da parte della Commissione europea a causa della violazione della direttiva europea legata alla stabilizzazione dei precari".I numeri dei docenti precari li ha dati la Giannini nel Discorso Programmatico: - 170mila sono gli iscritti nelle GAE (c.d. Precari storici); - 460mila sono iscritti nelle graduatorie di istituto (compresi gli iscritti nelle GAE); -10mila sono gli abilitati da TFA (corsi a numero chiuso che sono stati istituiti per alcune classi di concorso); -70mila sono gli abilitandi da PAS (hanno diritto alla III fascia delle graduatorie di istituto); - 55mila sono gli abilitati con diploma magistrale. Aggiungiamo che oltre metà dei 728.325 insegnanti ha più di 50 anni (gli under 30 sono il 2,5%), e che in questo a.s. gli insegnanti supplenti sono 120.339 (108.284 con contratto al 30 giugno, e 12.055 al 31 agosto), ai quali aggiungere oltre 40mila supplenti temporanei che per brevi periodi ruotano di scuola in scuola.
Qualche nostra considerazione. Giovani disoccupati crescono. Incupiti e sempre più silenziosi. I sindacati tradizionali hanno organi sensoriali idonei a percepire la condizione esistenziale della generazione precaria ? Sono in condizione di dare voce alle privazioni (sociali, psicologiche, economiche ed esistenziali) dei giovani ? Per dare linfa all’animo dei giovani occorre dare loro prospettive che ritemprino autostima e dignità. Noi siamo dell’opinione che occorra una “staffetta generazionale” dirottando i sacrifici dalla generazione dei precari verso quella che ha fruito del Welfare “top”. Un giovane su due è disoccupato (come avveniva 38 anni addietro); il che significa: due su due, nelle famiglie socialmente marginali, e zero su due in quelle che hanno conoscenze altolocate. Adesso si ipotizza di dare un po’ di lavoro ai giovani mediante il prepensionamento nella P.A. (e pensionando gli alti dirigenti che spuntano emolumenti regolati da norme generose). Chi premerà sull’acceleratore, e chi sul freno ? Se la giovane Madia, ministro della P.A., ha dietro di sé la generazione precaria, sconsigliamo a chiunque di mettersi di traverso. Discorso analogo vale per il tema dei contratti part time: perché non incentivarli, tra i pubblici dipendenti che hanno maturato l’assegnazione dell’ultimo scatto stipendiale?

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