Scuola: Aggiornamenti in progress - giovedì 9 gennaio 2014

° Democrazia e dòxa. Che cosa c’è di più democratico che una consultazione on line?
Con la Costituente della scuola, la ministro dell’Istruzione intende aprire un dibattito sulla Scuola coinvolgendo tutto il Paese.
“La Costituente della scuola… Vogliamo aprire un dibattito in tutto il paese… Cosa ne pensano, come la vorrebbero presidi, insegnanti, studenti, genitori, partiti, fondazioni, associazioni… Su alcuni temi, non so come gli italiani la pensino” ! La Ministro cerca soluzioni incrociando epistème (dagli addetti ai lavori) e dòxa (con la consultazione aperta a tutto il Paese). Sarebbe un’iniziativa commendevole per un centro studi, e di grande utilità per il tirocinio di stagisti, se non fosse che le diagnosi sullo stato della Scuola sono solidamente acquisite, e strasaputa è la terapia: finanziare la scuola pubblica in misura degna di un Paese civile. Ma siccome una tale scelta è estranea a questa dirigenza politica (ricordate il teorema Gelmini ? Secondo il quale non ci sarebbe correlazione tra cifre impegnate e qualità del servizio ?), si cerca di menare il can per l’aia scegliendo di nominare (in sequenza, negli anni) al MIUR ministri che sono competenti di tante cose ma non di scuola e, sinceramente interessati all’opinione di tutti, vanno a vedere di che cosa si tratta. E’ questa la democrazia ? Se il senso della democrazia è nella scelta che la popolazione compie – in sede elettorale - in base ai programmi e alle soluzioni che i dirigenti politici prospettano, il suo contrario è il sistema nel quale una oligarchia di designati avvia ad libitum consultazioni plebiscitarie riservandosi di decidere quali indicazioni accogliere (“Invieremo il questionario e chiunque, fino a maggio, potrà intervenire: risposte sul sito del ministero che resteranno anonime. A giugno renderemo pubblici i risultati, a settembre diremo quali indicazioni il ministero ha recepito.”). A pensare male …! Il ricordo va al precedente di quella consultazione on line sulla abolizione del valore legale del titolo di studio, che non diede i risultati preventivati da Monti. Se la Carrozza ha una sua politica, differente da quella che nel 2008 il tandem Tremonti/Gelmini (altri due esperti di scuola) attuò con 8 miliardi di tagli di spesa, o differente rispetto alla linea del governo Monti (che le tentò tutte, per risparmiare sulla Scuola), allora deve annullare i provvedimenti che hanno tagliato le risorse. Tutto, però, lascia intendere che stia proseguendo sulla vecchia strada: si prenda ad esempio il DPR 4.9.2013 n.122, con il quale Letta ha disposto la proroga a tutto il 2013 del blocco (voluto da Tremonti) dei contratti e degli automatismi stipendiali nella Scuola, ancora più grave è il fatto che, in piena continuità con l’ex ministro Profumo, la Carrozza vuole tagliare un anno all’offerta formativa di istruzione pubblica. Bando all’ipocrisia; se è solo una questione di risparmi, si affidi la politica scolastica direttamente al M.E.F.

° Trattamenti pensionistici e corresponsione del TFR
La Legge di Stabilità, nel testo approvato in via definitiva, torna a bloccare in parte la rivalutazione delle pensioni e stabilisce dilazioni nell’accreditamento del TFR
Nel triennio 2014-2016, le pensioni con assegno inferiore o pari a tre volte il minimo INPS saranno rivalutate (fino al detto limite) al 100%. Per i trattamenti con importo superiore a quello minimo è confermata l’attuale disciplina che prevede: - per i trattamenti pensionistici complessivamente pari/inferiori a quattro volte il trattamento minimo, la rivalutazione (fino al detto limite) è nella misura del 90%; - per quelli di importo complessivamente superiore quattro volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiore a cinque volte il trattamento minimo, la rivalutazione (fino al detto limite) è nella misura del 75%; - per quelli superiori complessivamente a cinque volte il trattamento minimo, la rivalutazione (fino al detto limite) è del 50%; - la stessa rivalutazione (eccezione fatta che per il 2014) è prevista per i trattamenti complessivamente superiori a sei volte il minimo. Chi ha assegni pensionistici annui lordi superiori a 90.168 euro è soggetto, anche, al “contributo di solidarietà”, per importi percentuali varianti secondo tre fasce: 14 volte il minimo, 20 volte il minimo e 30 volte il minimo. In fatto di corresponsione del TFR ai lavoratori che vanno in pensione dal 2014, si dispone che per importi superiori ai 50 mila euro, il TFR sia corrisposto in 2 rate, e che per importi superiori a 100 mila euro sia corrisposto in 3 rate. (Fonte: Orizzonte scuola -30 dicembre 2013)

° MIUR a piazzale Kennedy: 5,8 milioni di affitto per 40mila metri
“I lavori di adeguamento e messa a norma dell'immobile non sono stati ultimati… E così l'affitto della sede di piazzale Kennedy… è stato prorogato dal decreto Milleproroghe fino al prossimo giungo 2014 …” (Fonte: Alessandra Ricciardi - ItaliaOggi -06 gennaio 2014)

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