Scuola: Aggiornamenti in progress - martedì 12 novembre 2013

° Aggiornamento Scuola in chiaro - a.s. 2013/2014
La D.G. per gli studi, la statistica e i sistemi informativi comunica ai dd.ss. l’implementazione di nuove funzionalità
Al fine di migliorare i servizi offerti da Scuola in chiaro sono state aggiunte ed implementate nuove funzionalità, disponibili a partire dall’13 novembre 2013. Un nuovo motore di ricerca consente, con riferimento alla scuola primaria e secondaria di I grado, di impostare un filtro sulla tipologia del “tempo scuola” desiderato; per la scuola secondaria di II grado, invece, è possibile selezionare con maggiore dettaglio l’indirizzo di studio. Inoltre, è stata introdotta una nuova sezione interamente dedicata all’offerta formativa della scuola. In tale area, disponibile all’interno della scheda di ciascuna scuola, viene prospettata, per ciascun anno di corso, l’offerta formativa in termini di indirizzi di studio/tempi scuola, secondo quanto presente in Anagrafe Alunni. Per le scuole secondarie di II grado viene introdotta, a beneficio delle famiglie in occasione delle iscrizioni, un’area dedicata agli eventuali nuovi indirizzi di studio, attivati nella scuola dal successivo anno scolastico. Tutte le informazioni relative al processo di aggiornamento di Scuola in chiaro sono descritte nella guida operativa disponibile nell’area “Procedimenti amministrativi” del portale SIDI dall’13 novembre 2013. Per problemi tecnici dell'applicazione è disponibile il numero verde del gestore del sistema informativo 800903080.

° Dalle rilevazioni internazionali, una sentenza: la Scuola Media invecchia male
Si pretende di valutare la qualità di un intero sistema di istruzione generalizzando l’esito dei test (punteggi che valutatori esterni al contesto didattico attribuiscono agli alunni); poi banalizzando si indica una soluzione alla crisi nel sapere informatico
La stampa è propensa a considerare affidabili le valutazioni - su un sistema complesso qual è la scuola secondaria di primo grado, tessuto con decine di miglia di professionalità – ricavate dai risultati di rilevazioni internazionali sul profitto degli alunni; si tratta di rilevazioni comparative, i cui criteri che non tengono conto delle specificità dei singoli Paesi e dei diversi contesti culturali e sociali: per un tot numero di invarianti che i test misurano, restano fuori un numero di variabili dieci e cento volte maggiore, e della massima incidenza perché attengono a fattori che trans-agiscono con i processi di apprendimento, o attengono alle differenze tra i sistemi scolastici comparati. Procedure valutative comparative di questo genere ci consegnano un’immagine positiva della Scuola elementare, e una del tutto negativa della Scuola secondaria di primo grado. Questo, con riferimento, ad esempio, ai risultati: dell’indagine PIRLS 2011 sulle capacità di lettura e su quelle matematiche dei bambini di 10 anni; del test Pisa sulle competenze linguistiche dei quindicenni nei Paesi Ocse; della ricerca «I numeri da cambiare», elaborata dall’Associazione TreeLLLe e dalla Fondazione Rocca. Su Il Corriere della sera (10.11.2013) leggiamo che una possibile spiegazione della caduta di qualità della scuola italiana man mano che si passi ai gradi superiori sarebbe l’età avanzata dei docenti (l’età media in Italia è di oltre 50 anni, contro i 43 anni della media europea): Questi professori anziani, non avendo conoscenza adeguata dell’informatica, “faticano ad entrare in contatto con i cosiddetti nativi digitali (come del resto faticano anche i loro genitori incapaci di trovare una strada per comunicare con i loro figli «marziani», tutti app, videogiochi e social network).

° Nelle università italiane, ritornano le matricole
Dopo dieci anni di calo, aumentano le iscrizioni in molti degli atenei (28) monitorati.
I maturati italiani stanno tornando a fare le matricole…. Su ventotto atenei, ventitré registrano una crescita di iscritti. Sono 5.246 matricole in più su una platea di 149.262 studenti. E i cinque atenei con segno negativo hanno deficit minimi: a Torino mancano 41 giovani (lo 0,3%) per pareggiare il 2012 e l’università è certa di una crescita finale. Così Firenze (-1,9% oggi), Siena (-2,3%) e L’Aquila con tutte le sue difficoltà (-2,3%). La continua caduta di Catania (-3,1% sul 2012, -8,1% su due anni fa) segnala invece un allontanamento ulteriore delle grandi università del Sud (anche Bari e Palermo, pur non fornendo i dati, confermano ritardi negli iscritti). Il conteggio finale su questo spaccato rappresentativo di atenei certifica che le iscrizioni totali al primo anno crescono del 2,4%. (Fonte: larepubblica.it – 9 novembre 2013)

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