Scuola: Aggiornamenti in progress - martedì, 21 maggio 2013

° Le Navi della Legalità partono domani da Napoli e da Civitavecchia
Accompagnati dai loro insegnanti e da autorità, saliranno sulle due navi i 2.600 studenti delle scuole che partecipano al concorso nazionale “Le nuove rotte dell’impegno. Geografia e legalità”, indetto dal Miur e dalla Fondazione Falcone

Giovedì 23 maggio ricorre il ventunesimo anniversario delle stragi a Palermo. Mentre la ricerca della verità sull’assassinio dei giudici Falcone e Borsellino va avanti faticosamente, nella capitale siciliana saranno presenti 20 mila studenti in rappresentanza di 800 scuole di 13 Paesi europei. Il momento più intenso sarà, a conclusione del corteo verso l’Albero Falcone, quello scandito dalle note della tromba: il Silenzio fuori ordinanza, alle 17.58, l’orario della strage. Al buon andamento della complessa manifestazione collaborano 1000 i volontari.

° La scuola studia e racconta il terremoto che nel maggio 2012 scosse l’Emilia Romagna
Domani, mercoledì 22 maggio alle ore 10, diretta web sui siti www.regione.emilia-romagna.it e www.iltempodellascuola.it

A un anno dal sisma, si conosceranno le esperienze vissute nell’emergenza e le prospettive della ricostruzione e del ritorno alla normalità. La diretta web è collegata al Progetto nazionale MIUR “La scuola studia e racconta il terremoto”, destinato al personale delle scuole situate nei territori dell’Emilia Romagna, della Calabria, dell’Abruzzo interessati dagli eventi sismici.

° Olimpiadi Nazionali di lingue e civiltà classiche
Si svolgerà a Napoli, dal 28 al 31 maggio, la seconda edizione

Vi converranno gli oltre 160 studenti vincitori dei certamina che si sono svolti in tutte le regioni italiane, con il coinvolgimento dei Comitati Olimpici regionali, del Comitato Tecnico operativo nazionale (CTO), e del Comitato dei Garanti per la Promozione della cultura classica.

° In Italia, poca mobilità sociale verticale
Una società cristallizzata. Chi ha potuto, ha sistemato al meglio i propri figli, senza scrupolo, abilmente; in nessun altro Paese dell’Ocse si registra altrettanta abilità.

“L’Ocse colloca il nostro paese al penultimo posto in Europa in materia di mobilità sociale, segno che il destino occupazionale e retributivo dei giovani è ancora legato a doppio filo alle condizioni delle famiglie d’origine. In Italia la correlazione intergenerazionale, sia nel livello di istruzione che in termini di reddito e professione, è molto elevata. Solo il 10% dei ragazzi il cui padre non ha intrapreso la scuola superiore riesce ad ottenere la laurea (35% in Francia, 40% nel Regno Unito). Molte professioni sono quasi “ereditarie”: il 44% degli architetti è figlio di architetti; e così tra gli avvocati (42%), i farmacisti (41%), i medici e gli ingegneri (39%)”.
(Fonte: Corriere della sera – 10 maggio 2013)

° Nel settore pensionistico, i nodi sono al pettine; pagheranno i giovani
Aldo Domenico Ficara rappresenta plasticamente, con esempi, la realtà delle baby pensioni. A queste si è posto rimedio, ma che dire delle pensioni ai parlamentari?

“Le baby pensioni furono inaugurate nel 1973 dal governo Rumor con il D.P.R. 1092 che consentiva le baby pensioni nell'impiego pubblico: 14 anni 6 mesi e 1 giorno di contributi per le donne sposate con figli; 20 anni per gli statali; 25 per i dipendenti degli enti locali.
Le baby pensioni vennero eliminate dal Decreto legislativo 503 del 30 dicembre 1992… Vediamone alcuni esempi. Cominciamo con Veronica (è un nome di fantasia), ex insegnante di liceo: oggi ha 64 anni ed è in pensione da 25 anni, cioè da quando ne aveva 39. In una ipotetica intervista potrebbe dire: "Ho riscattato il periodo dell'Università così di fatto ho lavorato solo 15 anni. È vero che da un quarto di secolo incasso tutti i mesi la pensione, ma non è certo un buon assegno, si tratta di appena 800 euro. Faccia lei i conti: io in un anno incasso come certi pensionati-parlamentari in un mese". Poi c'è Giulia, ex inserviente d'asilo, che quest'anno ha festeggiato il ventesimo anno da baby pensionata: è uscita dal lavoro a 43 anni. Anche lei nella stessa ipotetica intervista potrebbe dire: "Io me la sono proprio goduta la pensione: ho accudito la casa e la famiglia. E non mi sono mai sentita in colpa…. Non creda però che abbia fatto una vita da signora: provi lei a campare con 650 euro al mese".
(Fonte: latecnicadellascuola.it - 18/05/2013)

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