Scuola: Aggiornamenti in progress - martedì, 26 marzo 2013

° Il prossimo ministro dell’Istruzione? Che abbia esperienza di servizio nella Scuola
Gli ultimi due hanno tagliato o avrebbero voluto farlo il tempo scuola.
L’avvocato Gelmini usava questo slogan: diminuire le ore di servizio e aumentare il rapporto numerico alunni professori non incrina la qualità della Scuola. E sembrava dirlo, in tutta buona fede; a meno che i suoi consiglieri…. L’ingegnere Profumo vuole sperimentare (si avverte il profumo della ricerca) che si riduca di un anno la Scuola: e vuole avviare tre diverse sperimentazioni, per andare al pari con altri Stati della UE, consentire ai ragazzi italiani di accedere prima al lavoro. La prima sperimentazione prevede la riduzione da 3 a 2 anni della scuola dell'infanzia, anticipando l'accesso alla primaria a cinque anni (qualcosa del genere aveva proposto Letizia Moratti); la seconda riduce a un solo anno la quarta e la quinta elementare oppure la prima e la seconda media; la terza riduce le scuole superiori a quattro anni, portando a due semestri il primo biennio della secondaria di secondo grado”. In sostanza, dopo i tagli della Gelmini all’offerta formativa, Profumo torna alla casella di partenza (il berlingueriano Riordino dei cicli), come nel gioco dell’oca. E’ certamente in buona fede, ma è proprio questa l’aggravante. Su la Repubblica, il commento di Domenico Pantaleo: “E' una follia che non ha nessun fondamento logico, e soprattutto partirebbe senza nessun confronto", dove percepiamo un “soprattutto” fuori luogo, come a dire che se ci fosse il confronto…. “. Buona fede. Lungi da noi pensare che Luigi Berlinguer – politico e accademico - non fosse in buona fede. Il riordino berlingueriano dei cicli contemplava il taglio di un dodicesimo di offerta di istruzione (accorpando i cinque anni delle elementari con i tre delle scuole medie: 5+3 avrebbe fatto 7). Anche la Moratti tentò, in buona fede, ma le contingenze partitiche erano sfavorevoli. La Gelmini fu molto accorta: perché togliere una classe su tredici ? Basta togliere un tot di offerta formativa in ogni classe ! Totale: il MIUR ha risparmiato 120mila posti in organico (più di un tredicesimo). Benedetto Vertecchi, ordinario di Pedagogia sperimentale alla Facoltà di Scienze della formazione dell’università Roma Tre, pedagogista e docimologo di chiara fama, ha così commentato l’iniziativa di Profumo: « Idea sconcertante…. Sono contrario a qualunque ipotesi di riduzione … . Nel resto d’Europa… i ragazzi restano a scuola molte più ore che in Italia…» (larepubblica.it – 04/03/2013). Pasquale Almirante puntualizza: “Per un verso o per l’altro, pare di capire, si vuole ridurre il personale, mettendo di mezzo sempre l’Europa che non c’entra nulla; anzi ci chiede di aumentare gli investimenti” (La Tecnica della Scuola - 23/03/2013). Marina Boscaino: “Solo una parte dei paesi europei prevede – sia detto tra parentesi – l’uscita a 18 anni. Sono di fatto inesistenti le esigenze di adeguamento del percorso italiano a un presunto modello europeo, che non esiste” (Il fatto quotidiano, 24/03/2013). E Marina ci va già pesante: “Non si arrende il ministro più inconcludente e inerte degli ultimi anni. Con una zampata di vitalismo interventista, uno dopo l’altro, sta tirando fuori a ultra-fine legislatura una serie di conigli dal cilindro che lasciano a bocca aperta: per mancanza di tempestività, considerato lo scorcio, che dovrebbe essere dedicato all’ordinaria amministrazione; per mancanza di opportunità, considerando il grave momento politico che stiamo vivendo. È evidente che Francesco Profumo abbia deciso di lasciare un’impronta del tutto personale, autoritaria, antidemocratica, irresponsabile attraverso il canto del cigno di un governo che, vada come vada, non rimpiangeremo: dpr sulla valutazione, provvedimento sui docenti inidonei che saranno d’ufficio trasformati in Ata. Tutto nell’ultima settimana”. Noi dell’ANIEF esprimiamo giudizio analogo: "Avanzando inesistenti motivi di adeguamento del percorso di studi italiano a quelli europei, il Ministro dell'Istruzione Francesco Profumo ha oggi comunicato ai sindacati la decisione unilaterale di voler avviare una sperimentazione nelle scuole statali, al fine ridurre di un anno il percorso di studi, con gli esami di maturita' anticipati quindi a 18 anni". Lo ha scritto Marcello Pacifico, che, non facendoci prendere per il naso, quantifica il trucco: Profumo farebbe sparire 50mila posti, con un taglio di circa 1mld e mezzo. Il presidente ampia l’ottica, dalla protesta alle proposte: “I nostri alunni non hanno bisogno di percorsi di studio ridotti, ma di una maggiore alfabetizzazione, all'interno di una scuola di qualità. Le emergenze sono altre, come l'abbandono universitario del 25% e quello della scuola dell'obbligo ancora maggiore. Ma anche introdurre un serio apprendistato, come avviene in Germania dove oltre un milione e mezzo di alunni sono stati introdotti al lavoro attraverso questo prezioso percorso formativo. Sarebbe poi importante introdurre l'organico funzionale negli istituti, con la gestione delle risorse umane finalmente delegata ad ogni singola scuola autonoma. Ma anche avviare un albo di 'orientatori', composto da formatori esperti cui rivolgersi per unificare le esigenze degli studenti della scuola medio-superiore e dell'università. Il Ministro Profumo la smetta con questi blitz, utili solo a ridurre spese e a farsi pubblicità' sulla pelle di milioni di giovani cui si vuole negare un anno di tempo scuola e un diritto all'istruzione completa costituzionalmente garantito".

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