Scuola: Aggiornamenti in progress - venerdì, 15 marzo 2013

° CCNI sulla mobilità del personale docente, educativo ed A.T.A. - a.s.2013/2014.
Nel sito MIUR, la trasmissione dell'O.M. n.9 del 13.3.2013, e del contratto collettivo nazionale integrativo sottoscritto l'11.3.2013. Il termine per la presentazione delle domande di movimento è il 9 aprile 2013 e per il personale A.T.A. l'11 giugno 2013.

Queste le situazioni innovative, rispetto all’anno scolastico precedente, che il MIUR segnala:
- Possibilità di riaprire il confronto negoziale in relazione ad esigenze legate alla definizione degli organici, al dimensionamento della rete scolastica e alla definizione della mobilità del personale docente inidoneo o del personale appartenente alle classi di concorso C999 e C555; - Obbligo, per il personale interessato, di presentare via web le domande oltre che per i docenti di ogni ordine e grado anche per il personale A.T.A., secondo la procedura POLIS;
- Introduzione delle norme sulla mobilità dei docenti transitati dai ruoli comunali di Firenze, Genova, Ferrara, nei ruoli statali, per la partecipazione alla mobilità territoriale e professionale;
- Precisazione del campo di applicazione del sistema delle precedenze;
- Puntualizzazioni su documentazioni e certificazioni mediche;
- Chiarimento sull'attribuzione del punteggio per la continuità ai docenti di religionecattolica;
- Inserimento di alcune precisazioni relative all'individuazione del personale soprannumerario conseguente al dimensionamento della rete scolastica, sia per quanto concerne il personale docente sia per quanto riguarda i direttori dei servizi generali ed il restante personale A.T.A.;
- Specificazione inerente alla mobilità professionale del personale A.T.A.

° Far correggere i compiti di una classe ai professori di un’altra.
Quale problema si cerca di affrontare con la sperimentazione al Liceo Berchet

L’intervento che i professori del liceo classicoBerchet di Milano stanno effettuando rientra tra quelli finalizzati alla moderazione docimologica; affronta uno spinoso aspetto della valutazione scolastica (che è la crux desperazionis della didattica). La “moderazione” mira a evitare gli eccessi nella valutazione degli alunni, favorendo il confronto dei criteri adottati dai docenti. Premesso che esistono modelli finalizzati alla moderazione, ne diciamo in breve le premesse. Partono da due costatazioni: 1) le verifiche didattiche su uno stesso argomento svolto in classi parallele da insegnanti diversi, hanno spesso gradi differenti di difficoltà; 2) insegnanti diversi danno, di una medesima prova, valutazioni spesso molto differenti. Uno studio, ormai classico, di Henry Piéron (Esami e docimologia,1936) evidenziava, nell’assegnazione dei voti all’Esame di licenza elementare, un range di difformità superiore al 70%, tra le valutazioni attribuite a una medesima prova scritta in lingua 1 (francese) da parte di 150 valutatori; esiti altrettanto preoccupanti registrava, a proposito dei punteggi assegnati a una prova digeometria. E senza scomodare gli studi di docimologia, è noto che i genitori hanno in qualche misura agevolato i figli facendogli cambiare sezione, a scuola. Non di rado, in sede di laboratorio dipartimentale per l’autoaggiornamento, gli insegnanti si impegnano ad accertare, con le più diverse tecniche, il grado di severità che caratterizza le verifiche didattiche di ognuno.

° Semplice Mente.
Oggi si apre la XVII legislatura

 Chiediamo uno stile nuovo della politica, con un Parlamento che rispetti la volontà popolare e le norme fondamentali. Alcuni dei temi sui quali i decisori politici non potranno più oltre ammannirci infingimenti e ipocrisie.
- Nella Costituzione italiana è scritto che l’Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; occorre agire in modo consequenziale.
- In atto, l’erario ricava il 75% delle entrate da cittadini che complessivamente sono proprietari solo del 30% della ricchezza; è necessario ristabilire le proporzioni.
- E’ legge di natura l’avvicendarsi delle funzioni e delle responsabilità tra le generazioni umane;ratio fondante della politica è che lo Stato (e non la famiglia) realizzi questo avvicendamento.
- Tutte le parti politiche hanno proclamato la centralità della istruzione pubblica come investimento sociale produttivo; occorre ricollocare i finanziamenti tagliati in questo lustro.
- Nella Costituzione italiana, l’iniziativa privata in materia di istruzione è consentita “senza oneri per lo Stato”; occorre legiferare in modo consequenziale.
- Decine di migliaia di abilitati delle G.E., che hanno insegnato per più anni con contratti a t.d. attendono la stabilizzazione; facendo propria la normativa europea, il Governo deve assumerli.
- Con Referendum (aprile 1993), oltre il 90% dei votanti si è pronunciato per l’abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti; occorre ottemperare al volere del popolo.
 

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