Scuola: Aggiornamenti in progress - giovedì, 21 febbraio 2013

° Formazione delle commissioni degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio d’istruzione secondaria di secondo grado per l’anno scolastico 2012/2013.
Sommario della C.M. n.7, 19.02.2013, relativa a: – formazione delle commissioni, anche con riguardo all’abbinamento delle classi e designazione commissari interni; – partecipazione alle commissioni del personale avente titolo; – adempimenti richiesti ai dd.ss. e agli UU.SS.periferici; – criteri di nomina di presidenti e commissari esterni.

Premessi i riferimenti normativi, la Circolare sviluppa 8 parti: 1. Formazione delle commissioni: premessa; adempimenti preliminari; abbinamenti; designazione commissari interni. 2) Aventi titolo alla nomina e ordini di precedenza; schede partecipazione personale scolastico in servizio o non in servizio (modello ES-1); schede partecipazione personale universitario o appartenente alle istituzioni A.F.A.M. (Modello ES-2). 2.1 Personale obbligato alla presentazione della scheda. 2.2. Personale che ha facoltà di presentare la scheda. 2.3 Criteri di nomina dei presidenti e commissari esterni. 2.4 Preclusioni in ordine alla presentazione della scheda. 2.5 Divieti di nomina. 3) Norme comuni; 3.1 obbligo di espletamento dell’incarico; 3.2 preclusioni all’espletamento dell’incarico; 3.3 impedimento ad espletare l’incarico; 3.4 personale da esonerare. 3.5 personale non utilizzato. 4) Reperimento dei presidenti e dei commissari. 5) Commissioni nei corsi a indirizzo musicale presso i conservatori di musica. 6) Nomine dei commissari esterni di strumento nei licei musicali sperimentali. 7) Commissioni nelle scuole italiane all’estero. 8) Personale universitario e personale appartenente alle istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale Coreutica. Costituiscono parte integrante della C.M. gli allegati:
1. Modello per la formulazione delle proposte di configurazione delle commissioni (mod. ES-0), con le relative istruzioni per la compilazione; 2. Modello per l’individuazione dei commissari interni (mod. ES-C), con le relative istruzioni per la compilazione; 3. Scheda di partecipazione, in qualità di presidente e/o commissario, alle commissioni degli esami di Stato (mod. ES-1), con le relative istruzioni per la compilazione; 4. Scheda di partecipazione, in qualità di presidente, alle commissioni degli esami di Stato, riservata agli aspiranti provenienti dal mondo universitario e dalle istituzioni A.F.A.M. (mod. ES-2), con le relative istruzioni per la compilazione; 5. Elenco recante l’indicazione dei termini degli adempimenti amministrativi e tecnici; 6. Elenco delle priorità tra le categorie degli aventi titolo alla nomina a presidente; 7. Elenco delle priorità tra le categorie degli aventi titolo alla nomina a commissario; 8. Elenco delle istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica da indicare nel modello ES-2 per la nomina a presidente; 9. Elenco delle istituzioni universitarie da indicare nel modello ES-2 per la nomina a presidente; 10. Elenco degli Uffici Scolastici Regionali cui trasmettere i modelli ES-2; 11. Elenco delle classi di concorso da indicare sul modello ES-1; 12. Riepilogo degli adempimenti dei dirigenti scolastici e dei Direttori Generali regionali. 13. Elenco indirizzi di studio per i quali la seconda prova scritta è lingua straniera, associata alla classe di concorso 46/A - Lingue e civiltà straniere, affidata a commissari esterni. 14. Elenco indirizzi di studio per i quali la materia lingua straniera, associata alla classe di concorso 46/A - Lingue e civiltà straniere, è stata individuata tra le altre materie affidate a commissari esterni.

° La FISM critica sulla proposta di anticipare a 5 anni l’obbligo scolastico
Riportiamo le motivazioni addotte dalla Federazione delle Scuole Materne

1- L’attuale assetto della scuola dell’infanzia assicura, in Italia, un servizio educativo di eccellenza, come evidenziano ricerche comparative internazionali: le scuole dell’infanzia italiane realizzano un efficace sistema, supportato con la sperimentazione e con l’innovazione pedagogico-didattica; abbassando il livello di età degli alunni si rischia di snaturare la fisionomia educativa della scuola dell’infanzia. 2- L’anticipo ostacolerebbe i ritmi naturali di sviluppo del bambino; il bambino, fino al sesto anno di età, ha bisogno di svolgere attività di apprendimento e socializzanti il più possibile flessibili, rispettose dei ritmi personali di sviluppo, e ha bisogno nella sua quotidianità di tempi distesi, differenti rispetto a quelli della didattica caratteristica della scuola primaria. 3- La diffusione della scuola dell’infanzia sul territorio e la sua valorizzazione nei traguardi di apprendimento e di sviluppo costituiscono una essenziale precondizione per promuovere la regolare, efficace progressione dell’intero percorso scolastico e per prevenire i fenomeni di insuccesso e di dispersione scolastica; la generalizzazione dell’istruzione infantile, in particolare nel Sud, può anche costituire una significativa misura di welfare come aiuto alle famiglie e sostegno alla stessa occupazione.
(Fonte: tuttoscuola.com – 14 febbraio 2013)

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