Scuola: Aggiornamenti in progress - Mercoledì, 13 febbraio 2013

° Progetto ESABAC (doppio diploma Esame di Stato più baccalauréat francese)
Riportiamo parte del DM 08.02.2013 n.95 Miur che fissa le Norme per lo svolgimento degli Esami di Stato nelle sezioni ESABAC funzionanti presso istituti statali e paritari
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Art.1. Esame ESABAC. 1. L’esame di Stato di istruzione secondaria di secondo grado, per la parte specifica denominata “ESABAC”, previsto dall’Accordo Italo-Francese sottoscritto a Roma in data 24 febbraio 2009, è disciplinato, per la fase a regime che decorre dall’a.s. 2012/2013, dal presente decreto. Art.2. Validità del diploma. 1. Il diploma di Stato, rilasciato dallo Stato italiano in esito al superamento dell’esame specifico ESABAC nelle istituzioni scolastiche francesi… ha pari valore a quello che si consegue nelle istituzioni scolastiche italiane a conclusione dei corsi di istruzione secondaria di secondo grado. Detto diploma consente di accedere agli studi superiori di tipo universitario e non universitario alle condizioni previste dalla legislazione italiana. 2. Il diploma di Baccalauréat, rilasciato dallo Stato francese in esito al superamento dell’esame specifico ESABAC nelle istituzioni scolastiche italiane… ha pari valore a quello che si consegue nelle istituzioni scolastiche francesi…. 3. Le scuole italiane all’estero, statali e paritarie, possono attivare il ESABAC. La relativa autorizzazione è rilasciata dal Ministero degli Affari Esteri, previo parere favorevole della Parte francese e del MIUR… Art.3 Commissioni giudicatrici … Art.4 Ammissione agli esami … Art.5 Prove d’esame ESABAC 1. La parte di esame specifica, denominata ESABAC, è costituita da: • una prova di lingua e letteratura francese, scritta ed orale; • una prova scritta di una disciplina non linguistica: storia. 2. Le due prove scritte costituiscono, nell’ambito dell’esame di Stato, la quarta prova scritta. Tale prova, che ha la durata totale di 6 ore ed è effettuata successivamente allo svolgimento della terza prova scritta, comprende la prova scritta di lingua e letteratura francese (4 ore) e la prova scritta di storia in lingua francese (2 ore). … 4. I requisiti necessari per l’attivazione del percorso ESABAC sono individuati nell’all. 1 al presente decreto. 5. Obiettivi, struttura e valutazione della prova scritta e orale di lingua e letteratura francese e della prova scritta di storia sono individuati nell’all. 5 al presente decreto. Art. 6 Tipologia delle prove di esame. Art.7 Valutazione. 1. La valutazione della quarta prova scritta (prova scritta di lingua e letteratura francese e prova scritta di storia) va ricondotta nell’ambito dei punti previsti per la terza prova….5. Per il rilascio del diploma di Baccalauréat, previo superamento dell’esame di Stato, il candidato deve avere ottenuto nell’esame ESABAC un punteggio complessivo almeno pari alla sufficienza (10/15). Nel caso di votazione non sufficiente non potrà essere rilasciato il diploma di Baccalauréat. Art.8 Rilascio diplomi. 1. Il diploma di Baccalauréat, conseguito nelle istituzioni scolastiche italiane nel corso ESABAC, è rilasciato dalla competente Autorità Francese. 2. Il diploma di Stato di istruzione secondaria di secondo grado, conseguito nelle istituzioni scolastiche francesi nel corso ESABAC, viene rilasciato dal Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico regionale per la Regione Piemonte o da suo delegato. ART. 9 Disposizioni specifiche per la Regione autonoma Valle d’Aosta. …
All.1 “Requisiti”; All.2. “Programma di lingua e letteratura italiana e francese per rilascio del doppio diploma ESABAC”;All.3 “Programma di storia per il doppio rilascio del diploma: Esame di Stato e Baccalauréat”; All.4 “Griglia di corrispondenza voti”; All.5 “La prova di lingua e letteratura francese – ESABAC Obiettivi, struttura e valutazione”.

° Il decreto: Sistema Nazionale di Valutazione in materia di istruzione e formazione
Il fascino dell’INVALSI: - “Ma che ci faccio, io, ai ministri?”

La recente chiamata pubblica alla candidatura a presidente e a componente del consiglio di amministrazione dell’INVALSI, a molti è sembrata – vista l’imminenza della tornata elettorale - inopportuna; la Flc Cgil giudica “molto strana” tale nomina da parte di un ministro in carica per la ordinaria amministrazione. E’ da tempo che l’INVALSI fa breccia nella testa dei ministri, e ce lo ritroviamo perfino nella valutazione scolastica degli studenti all’esame di Stato di istruzione secondaria (solo di I grado, almeno per adesso). Le Commissioni parlamentari chiamate a dare il parere sul Sistema di Valutazione potrebbero decidere che siano Invalsi, Indire e Corpo ispettivo ad assegnare i finanziamenti alle scuole sulla base di verifiche esterne. Anna M. Bellesia spiega (La Tecnica della Scuola) lo strano modo di attuare l’autonomia, così: “il provvedimento riveste carattere di particolare urgenza in quanto l’U.E. ha posto come condizione per accedere ai fondi strutturali europei della nuova programmazione settennale, l’esistenza di un adeguato sistema di valutazione”; però l’urgenza non ha impressionato il C.di S., che - riferisce Bellesia – ha espresso rilievi: “Non viene chiarito il rapporto tra il potere di indirizzo del Miur e l’Invalsi, non viene precisato come si intenda assicurare l’indipendenza e l’autonomia del corpo ispettivo, né si fissano dei criteri generali per la selezione e la formazione degli esperti destinati a comporre i nuclei di valutazione esterna, compito affidato all’Invalsi. Né tantomeno appare recepito il suggerimento del Cnpi di rendere le scuole autonome protagoniste e non oggetto della valutazione”. Left Avvenimenti riporta (4 febbraio) i rilievi del C.diS. allo Schema di Regolamento del C.d.M.: “Le critiche dell'organo consultivo confermano quanto nelle scuole italiane si denuncia da tempo: l'Istituto nazionale per la valutazione del sistema scolastico (Invalsi) è un corpo estraneo introdotto a forza nei percorsi scolastici… Una delle osservazioni critiche più pesanti riguarda la fumosità sulle attività e sui procedimenti di valutazione che pervade il Regolamento… fornisce più di un indizio per sospettare che ci troviamo di fronte a un tipico caso di autoriproduzione della classe dirigente… al ministero non interessa trovare un buon procedimento di valutazione, ma tenere in piedi un apparato nominalmente dedicato alla valutazione del sistema scolastico. Un altro rilievo di notevole importanza riguarda i rapporti tra il Miur e l'Invalsi… Secondo i giudici del Consiglio di Stato il Miur appare, in un ambito strategico rilevantissimo, quello della valutazione, eccessivamente emarginato rispetto all'Invalsi. Il Consiglio di Stato chiede anche al Miur di stabilire in che cosa consista «concretamente» il supporto dell'Invalsi alle singole scuole…”. Inequivocabili, autorevoli frasi. Aggiungiamo: le prove INVALSI possono fornire elementi per la valutazione del sistema di istruzione, e formazione e dei microsistemi scuole, ma non devono influire sul voto complessivo degli studenti all’esame di Stato: è scorretto misurare l’acquisizione di conoscenze e abilità, nei singoli alunni, prendendo a riferimento unicamente parametri esterni (ad es., gli obiettivi individuati nelle Indicazioni Nazionali) senza tenere conto della didattica e degli obiettivi educativi e didattici programmati nelle scuole e nelle classi.

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