Scuola: Aggiornamenti in progress - venerdì, 24 agosto 2012

° A che punto siamo con le utilizzazioni e con le assegnazioni provvisorie dei docenti
Ci sono da fare miglia di nomine, prima che gli Uffici scolastici territoriali passino a stipulare (entro il 31 agosto) i contratti per le immissioni in ruolo preventivate. Da settembre inizieranno poi le convocazioni per le nomine annuali; si calcola che interesseranno oltre centomila insegnanti (di cui 35mila sul Sostegno) e 30mila Ata.

Il Ministero della Funzione pubblica ha espresso perplessità sulle operazioni di mobilità proposte dal Miur, in particolare su quelle coatte di inidonei e personale in esubero, e si attende quali direttive il MIUR impartirà agli UU.SS.TT. Il punto di tutta la questione continua a restare quello della applicazione delle norme del cosiddetto “decreto Brunetta” che i sindacati stanno osteggiando con tutte le loro forze ma che, per il momento, è legge dello Stato.
(Fonte: La tecnica della scuola.it – 23 agosto 2012)
Sul tema, l’ANIEF interviene con una dichiarazione del presidente Pacifico che sottolinea come l’attuale sistema di conferimento delle nomine annuali (attraverso lo stillicidio delle convocazioni presso gli UU.SS.TT. che si protrae per 4 mesi, e a volte fino a gennaio) penalizzi sia la scuola – che non è in grado, senza personale nominato – di avviare le attività del POF, sia la professionalità del personale precario. Logica vorrebbe che, essendo ben noti i numeri delle cattedre disponibili, si procedesse per tempo; che cosa vanno a risparmiare, ritardando l’ingresso dei supplenti nelle aule ? Miserie. E a quale costo, per il sistema Scuola ? “Senza i precari la scuola chiuderebbe”. Intanto stamattina il Consiglio dei Ministri si occupa,tra altro di scuola, “A cominciare dallo sblocco dì circa 22mila assunzioni tra docenti e dirigenti. La conferma giunge dall'ordine del giorno del Cdm convocato per le 9.3o che al secondo punto reca l'emanazione di tre decreti presidenziali «recanti autorizzazione al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ad assumere dirigenti scolastici, personale docente, personale tecnico-amministrativo e direttori amministrativi». Più nel dettaglio lo sblocco riguarderà1.200 dirigenti scolastici, 21.112 insegnanti e 340 unità di personale degli Afam tra professori e figure tecnico-amministrative. (Fonte: IL SOLE 24ORE – 23 agosto 2012)

° La qualità dei nostri atenei.
Nell’Academic ranking of world universities, uno studio (X edizione) effettuato dall’Università di Shanghai per valutare 500 atenei, al primo posto c’è Harvard.
Nessun ateneo italiano è segnalato tra i primi 100. La Sapienza di Roma e l’Università di Pisa stanno tra le prime 150. L’Università statale di Milano e quella di Padova sono segnalate tra le prime 200. Seguono, tra le prime trecento, le università di Bologna, Firenze, Torino, del Politecnico di Milano e della Scuola Normale. Nella parte bassa della graduatoria, si piazzano Genova, Napoli (Federico II), Roma Tor Vergata, tutte tra il 301° e il 400° posto, e nell’ultimo segmento: la Cattolica, il Politecnico di Torino, l'università di Bari, Ferrara, Palermo, Parma, Perugia e la Bicocca di Milano. (Fonte: Corriere della sera - 18 agosto 2012)

° Anche gli Uffici scolastici territoriali nella prossima cura dimagrante delle Provincie, nel prossimo autunno.
Il ministro della Funzione pubblica e della Semplificazione, Patroni Griffi ha annunciato che “sarà un’occasione per ridisegnare la presenza pubblica sul territorio(… Rivedremo anche questure, Prefetture, uffici scolastici e via dicendo”. Riportiamo passi dell’intervista a Paolo Festuccia di La Stampa.

«… Lavoreremo alla riduzione della macchina pubblica perché sia più efficiente. Ci potranno essere posizioni in esubero, ma per questo ricorreremo ai prepensionamenti e alla mobilità. Una ridistribuzione qualificata dei dipendenti sarà il nostro obiettivo… Bisogna rimuovere ciò che è di ostacolo agli investimenti con l’impegno di tutti i protagonisti del Paese, a cominciare da Enti locali e Regioni. I Comuni, ad esempio, non debbono vivere l’arrivo di un insediamento produttivo sul territorio come un fardello inutile o come un’occasione per lucrare vantaggi personali... per non dire di peggio… Nelle prossime settimane si discuterà il futuro delle Province… Sarà un’occasione per ridisegnare la presenza pubblica sul territorio e riordinare la presenza dello Stato. Perché quando andremo a ridisegnare le province rivedremo anche questure, Prefetture, uffici scolastici e via dicendo».
. (Fonte:www3.lastampa.it - 21 agosto 2012)
 

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