Scuola: Aggiornamenti in progress - giovedì, 26 luglio 2012

° Rapporto di referenziazione nazionale all’EQF
Il Miur informa (25 luglio) che in data 12/07/2012 il Ministero del Lavoro ha lanciato la consultazione pubblica nazionale on-line sul Rapporto di referenziazione nazionale al Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente.

Il Rapporto di referenziazione italiano (e allegato questionario saranno fino al 17/08/2012 su:
https://docs.google.com/spreadsheet/viewform?formkey=dFMxRV9tU1Vkd09qM1dvNUpqUE14Unc6MQ

° Assunzioni. Le dichiarazioni, al Senato, del sottosegretario Ugolini. E i timori…
La scuola non è coinvolta nel blocco delle assunzioni riguardante il pubblico impiego; le prossime assunzioni di personale scolastico si faranno scorrendo le GaE. Il sottosegretario ha anche confermato che il Governo resta fermo nel considerare la legge 7/2012 della Regione Lombardia, sul reclutamento dei docenti, in contrasto con l’art.117 Cost.; sarà la Corte Costituzionale a giudicare
Si faranno regolarmente le assunzioni programmate con il decreto del 3 agosto 2011 (per l’a.s. in corso e per il prossimo saranno assunti circa 22mila docenti e 7mila Ata). Lo stesso numero di nomine dovrebbe scattare nell’agosto del 2013. Dall’a.s. 2014/2015, invece, ai docenti delle GaE dovrebbe toccare solo la metà dei posti disponibili perché potrebbe essere pronta la graduatoria dei vincitori del concorso che dovrebbe essere bandito nel frattempo, e al quale potranno partecipare solo gli abilitati. La formula del concorso sarebbe quella tradizionale, e anche la denominazione delle classi di concorso; sarebbe questo l’ultimo concorso da tenersi con le vecchie regole. Per il futuro saranno banditi concorsi a cattedre ogni due anni, in base alle nuove classi di concorso e con regole tali da consentire di selezionare i candidati sulla base della attitudine didattica: le prove scritte potrebbero essere lo studio di caso (già introdotto, lo scorso anno, come prova scritta al concorso per dirigenti scolastici) e la simulazione di lezione.
(Fonte: La tecnica della scuola - 24/07/2012 )
Le parole del sottosegretario dovrebbero placare il malcontento dei precari della scuola che hanno protestato (16 luglio) davanti al Parlamento. I precari sono preoccupati dell’uso disinvolto che il Governo vuol fare dei soprannumerari (nelle supplenze e con la riconversione sul Sostegno) e degli inidonei (inviati nelle segreterie scolastiche). E’ evidente a tutti che il Governo non ha una politica per i giovani e che non ha considerazione alcuna per la professionalità dei docenti precari abilitati. Eppure, si tratta di governanti di spessore culturale e tecnico ! “Ma il coraggio. Uno non se lo può dare …” (Don Abbondio, by Alessandro Manzoni).
Queste valutazioni negative sugli effetti prodotti dal Decreto Legge n.95/2012 (in atto è all’esame della Commissione Bilancio del Senato) sulla Scuola sono state fatte proprie anche in seno al PD. Francesca Puglisi, responsabile Scuola nella Segreteria nazionale critica la norma della spending review che riguarda gli oltre 3mila insegnanti inidonei, che in atto mettono la propria cultura a disposizione delle scuole per lo più tenendo efficienti le biblioteche. Il PD conviene che il loro collocamento nelle segreterie scolastiche è illogico e ingiusto, e che va a scapito di altrettanti contratti a termine che dovrebbero essere attivati con Ata precari. “Evidentemente” – ha dichiarato la Puglisi - “si pensa che siano indifferenti competenze e professionalità per l'efficiente lavoro nelle segreterie scolastiche. Abbiamo proposto di salvaguardare i progetti di qualità curati dagli insegnanti inidonei e la possibilità per chi vuole di andare in pensione con i criteri pre-Fornero o con l'istituto della dispensa…”. Il PD è critico anche sulla norma della spending review che destina 10.000 docenti soprannumerari alle supplenze annuali anche per discipline di classi di concorso per le quali non sono abilitati, supplenze che un Ministero rispettoso della logica, della professionalità degli insegnanti e del diritto all’istruzione degli alunni dovrebbe affidare a personale specificamente abilitato. Non riusciamo a toglierci dalla testa che il Miur ritenga la funzione docente un accessorio. Su ItaliaOggi (24 luglio), quotidiano che vanta una squadra di giornalisti specializzati sulla Scuola, si legge questa caustica constatazione: “….Un docente di economia aziendale potrebbe trovarsi ad insegnare geografia alle medie e una maestra di scuola primaria potrebbe dover insegnare alla scuola dell'infanzia; non avendo alcuna considerazione dell'impatto che ciò avrà sulla qualità della scuola e degli apprendimenti. Come dire che d'ora in poi un oculista può operare al cuore, tanto è laureato in medicina! Dobbiamo tristemente constatare che una certa disinvoltura da parte del Miur nel trattare le classi di concorso l'abbiamo già verificata con il loro riordino… un inappropriato accorpamento delle classi di concorso…”.
 

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