Scuola: Aggiornamenti in progress - martedì, 24 luglio 2012

° Primi risultati delle prove Invalsi 2012
Li ha comunicato (20 luglio 2012) l’Ufficio Stampa del MIUR. Al Nord i risultati migliori. Nel sito istituzionale è disponibile una sintesi dei dati.
I risultati riguardano i livelli di apprendimento raggiunti dagli studenti nella comprensione della lettura e nella matematica, come sono stati accertati mediante le prove oggettive e standardizzate somministrate dall’Invalsi, in tutte le scuole del Paese, statali e paritarie (31.000), a tutti gli studenti (2.900.000) delle classi II e V della primaria, I e III della secondaria di primo grado, e II della secondaria di secondo grado (141.000 classi). Riportiamo alcune valutazioni di sintesi contenute nella nota ministeriale.
“In linea generale, per quanto riguarda l’Italiano, gli studenti sembrano trovare più facili le domande relative ai testi narrativi, rispetto a quelle dei testi espositivi e argomentativi, in cui viene richiesto anche di interpretare dati e grafici funzionali all’esposizione dei contenuti del testo. Le domande di ricostruzione del significato globale del testo, che richiedono di integrare più informazioni e concetti, risultano invece essere più difficili. Buoni i risultati sulle domande che richiedono la corretta interpretazione di una voce di dizionario. In alcuni casi, comunque, gli studenti sembrano incerti nell’uso corretto della punteggiatura. Le prove di matematica confermano in parte alcune tendenze che si riscontrano anche a livello internazionale, con difficoltà concentrate soprattutto in geometria, nell’ambito denominato “relazioni e funzioni” e nei processi che richiedono competenze di argomentazione. Interessanti sono i risultati, in genere positivi, conseguiti dagli studenti della secondaria di secondo grado in alcuni quesiti che vertono su competenze chiave sviluppate nel primo ciclo, ma che solitamente non sono riprese in modo esplicito durante il biennio superiore. Le prove confermano il divario tra Nord e Sud a sfavore della regioni del Mezzogiorno, anche se alcune di esse hanno dimostrato una certa capacità di recupero. In particolare, i risultati sottolineano come i divari geografici tendano ad aumentare nei diversi livelli d’istruzione. Divengono cioè sempre più consistenti al crescere dell’età degli studenti. Tuttavia, specie nel primo ciclo, alcune regioni hanno nel tempo ridotto la distanza rispetto al dato nazionale di qualche punto percentuale, fino a raggiungere in alcuni casi i livelli medi del Paese. Queste regioni sono Puglia, Abruzzo e Basilicata. …L’Invalsi, negli ultimi anni, ha messo a punto un sistema di comunicazione grazie al quale ciascuna scuola riceve i risultati dei propri alunni, con i dati disaggregati delle singole classi e la distribuzione delle risposte domanda per domanda. Quest’anno i dati sono stati comunicati alle scuole con anticipo rispetto agli anni precedenti”.

° Perplessità sulla gestione politica del Ministero dell’Istruzione
“Da Gelmini a Profumo, la Scuola non cambia”, scrive Angela Girgenti sul n.24 (in edicola domani) di La tecnica della scuola, una voce libera nel panorama editoriale”.
Tracciando un bilancio sommario dell’azione dell’attuale ministro, la figura di Profumo viene accostata a quella di Francesco Fioroni (per l’accoglienza favorevole che ha ricevuto all’atto dell’insediamento), e a quella di Tullio De Mauro (per la messe di annunci e promesse che hanno suscitato attese e speranze in larga parte del mondo scolastico). E tuttavia, scrive Daniela Girgenti: “Non c’è stato annuncio rispetto al quale Profumo non abbia dovuto fare marcia indietro più o meno rapidamente. A gennaio aveva promesso organici funzionali e “autonomia responsabile” ma lo stop gli è arrivato immediatamente dalla Ragioneria generale dello Stato. Un paio di mesi fa ha garantito ai sindacati che per tutto il personale della scuola ci sarebbero stati gli scatti stipendiali, ma dopo due incontri con i sindacati la questione si è arenata perché si è scoperto che gli stipendi potranno essere adeguati solo utilizzando le risorse ora destinate al fondo di istituto. La situazione delle casse del Ministero è talmente grave che il Ministro non è riuscito neppure a ripristinare i fondi della legge n. 440 che ormai le scuole non vedono più da almeno due anni”. Se questo è stato il copione (suscitare speranze e deluderle) per gli ultimi tre ministri non provenienti dal’area politica del centro destra, si impone una riflessione politica che potrebbe essere la seguente: il mondo della Scuola simpatizza per quell’area politica che, al pari del centrodestra, non simpatizza per la Scuola.

° Le date di riapertura della scuole, per il prossimo anno scolastico
Il calendario scolastico è di competenza delle regioni e delle province autonome; quello più lungo è a Bolzano: prima ad aprire e ultima a chiudere (14 giugno 2013).

- 5 settembre, rientro degli studenti della provincia di Bolzano;
- 10 settembre, rientro degli studenti della Valle d’Aosta;
- 11 settembre, rientro degli studenti del Molise;
- 12 settembre, rientro degli studenti di: Piemonte, Lombardia, provincia autonoma di Trento, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Marche e Umbria;
- 13 settembre, rientro degli studenti di: Campania e Lazio;
- 14 settembre, rientro degli studenti della Sicilia;
- 17settembre, rientro degli studenti di: Liguria, Emilia Romagna, Abruzzo,Puglia, Basilicata,Calabria e Sardegna.

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