Scuola: Aggiornamenti in progress - martedì, 17 gennaio 2012

° Ridurre di un anno la durata del sistema scolastico-formativo ?
Il vice ministro Marco Rossi Doria auspica che l’offerta formativa “dalla prima elementare al diploma duri in tutto non oltre 12 anni, in modo da far coincidere la maggiore età e la fine della scuola”. Rispondiamo con due considerazioni.
Due considerazioni; la prima di politica scolastica, la seconda in chiave economica.
1) Con fine della scuola, lo staff del Ministro Profumo non intende fine del percorso formativo. Ne siamo certi, perché gli attuali responsabili della politica scolastica possono – a differenza dei loro recenti predecessori - dare lezioni a chiunque, in merito al concetto di investimento sociale produttivo in capitale umano: sanno quanto noi che la crescita democratica ed economica di un Paese ha le sue radici nei sistemi formativi. Allora, investimento in capitale umano sì ma, sembra di capire, non nella scuola. E’ come se riemergesse un prepotente bisogno di Deschooling society. Siamo d’accordo che oltre che l’aula e la lavagna c’è dell’altro, che, ad esempio, le LIM, l’assetto didattico laboratoriale e le “scuole-non scuole” riescono più efficacemente a motivare l’apprendimento dei nativi digitali, rispetto ai tradizionali assetti didattici; ma questa è una ragione sufficiente a dirottare la scuola sul binario morto ?
2) Dunque, investimenti non nel sistema scolastico: nella formazione post secondaria, magari protratta negli anni, e nella formazione universitaria, trasferendo una quota della funzione fin qui esercitata dalla scuola alla formazione postsecondaria, nelle sue forme vecchie (IFTS) e nuove (ITS), e a quella nei corsi universitari (in passato quadriennali, adesso quinquennali). Sono scenari noti, già prospettati con la politica scolastica del ministro Berlinguer che, con l’accorpamento di elementare e media in sette anni (ricordate la mostruosa “onda” disegnata per assorbire la popolazione scolastica nel percorso in 12 anni ?), avrebbe voluto realizzare risparmi, nel servizio della pubblica istruzione, paragonabili in sostanza ai risparmi realizzati dalla Gelmini con il taglio di 88 mila cattedre. In definitiva, Berlinguer avrebbe stornato cifre consistenti da investire nella formazione post secondaria; e, in effetti, nel quinquennio di quella gestione politica l’età prelavorativa s’è dilatata, con il boom dei master e con il biennio aggiuntivo di formazione per chi avesse voluto intraprendere il lavoro di insegnante.
Concludendo, agli attuali responsabili politici della istruzione diciamo: 1) sul primo punto: prima di ridistribuire l’offerta formativa comprimendo i segmenti iniziali e dilatando quelli successivi, si discuta – ma con docenti che nelle aule scolastiche ci abbiano lavorato a lungo, senza scappare altrove – sulle peculiarità cognitive del discente nelle diverse fasi della crescita intellettiva, psicologica e sociale. 2) Sul secondo punto: i risparmi che Berlinguer avrebbe voluto realizzare, li ha fatti la Gelmini, senza bisogno di nominare centinaia di consulenti nei gruppi di lavoro, in quattro e quattro otto. Ora la scuola è ferita, in particolare lo è sulla pelle dei precari, e il Ministro Profumo ha il dovere di tenere lontani gli avvoltoi da quei corpi piagati.

° Concorso: “Una cartolina dall’Italia che verrà”
In occasione del 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, l’Istat in collaborazione con il MIUR indice un concorso rivolto agli studenti dell’ultimo anno della scuola primaria e dell’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado.

Il Premio si pone l’obiettivo di informare e sensibilizzare i bambini e i ragazzi sull’importanza, il senso e le finalità del Censimento. Gli insegnanti potranno avviare un’azione di sensibilizzazione al Censimento e di alfabetizzazione statistica avvalendosi dei materiali di ausilio messi a disposizione dall’Istat e scaricabili dal sito censimentopopolazione.istat.it, nella pagina “Dedicato ai giovani”, sezione “Premio scuola”. I Dirigenti scolastici hanno tempo per aderire all’iniziativa fino al 31 gennaio 2012 compilando il modulo di adesione; i Docenti referenti hanno tempo per inviare i progetti creativi, realizzati con i ragazzi, fino al 29 febbraio 2012 compilando il modulo di iscrizione. Le informazioni sulle modalità di svolgimento del concorso sono in www.istruzione.it. Ulteriori informazioni, al seguente indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

° Alunni con disabilità, a.s.2010/11
Dati forniti dall’Istat sull'integrazione scolastica

È il ritardo mentale la disabilità più diffusa a scuola; seguono i disturbi specifici dell’apprendimento e dell’attenzione, e le disabilità motorie.
(Fonte: Press-IN anno IV / n. 68 - Redattore Sociale del 12-01-2012)
 

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