Scuola: Aggiornamenti in progress - martedì 15 novembre 2011

° Tornano agli ATA i 460 posti che il Miur avrebbe voluto coprire con docenti inidonei
Si tratta di 363 posti di Assistente Amministrativo e 95 di Assistente Tecnico, complessivamente in tutta Italia. Tornano ad essere disponibili per la nomina in ruolo dei precari ATA. Riportiamo passi della Nota Miur (n.9086, 7 novembre 2011).

Dipartimento per l’istruzione - Direzione Generale per il personale scolastico - Uff. 3 – Uff. “OGGETTO: Posti accantonati - inquadramento nel ruolo personale ATA – personale
docente dichiarato permanentemente inidoneo – restituzione a immissioni in ruolo -
Si fa seguito alla nota prot. n. 7799 del 28 settembre 2011 con la quale sono stati richiesti alle SS.LL. i dati concernenti le istanze pervenute da parte del personale docente dichiarato permanentemente inidoneo, che, ai sensi della legge 111/2011, ha chiesto di essere inquadrato nei profili professionali di assistente amministrativo e di assistente tecnico. Dagli elementi comunicati viene, quindi, desunta la allegata ripartizione provinciale, suddivisa per profilo professionale, dei posti che originariamente accantonati per gli inquadramenti in parola, sono poi risultati eccedenti, rispetto alle istanze effettivamente pervenute in ciascuna provincia. Di conseguenza, le SS.LL. sulla base delle consistenze provinciali indicate ed in conformità delle apposite istruzioni operative già diramate per il corrente a.s., avranno cura di procedere, con cortese sollecitudine, alle consequenziali immissioni in ruolo per i due profili professionali suindicati. Resta ovviamente inteso che gli effetti giuridici delle nomine decorrono dal 1° settembre 2011 mentre quelli economici dalla data di effettiva assunzione in servizio….

° In VII Commissione, l’interrogazione 5-05642 sul concorso per gli aspiranti dd.ss.
Un gruppo di deputati del PD chiede che si verifichino le anomalie che hanno accompagnato la fase preselettiva del concorso. Riportiamo passi dell’interrogazione

“…il 12 ottobre 2011 si è svolta la preselezione finalizzata all'accesso delle successive prove, come previsto nel detto bando; polemiche e proteste, oggetto anche di nostri precedenti atti di sindacato ispettivo, hanno caratterizzato questa prima fase concorsuale. Oltre alla evidente inadeguatezza delle procedure adottate per la preselezione, ben distanti dall'accertamento delle competenze dei candidati rispetto al profilo di futuri dirigenti scolastici, si richiama, ad esempio: a) l'esclusione di candidati; segnatamente i laureati ISEF, riammessi al concorso dal giudice amministrativo; b) le fughe di notizie, su cui sta indagando anche la polizia postale, circa i quiz su cui si sarebbe svolta la prova preselettiva; c) l'eliminazione da parte del Ministero, a distanza di una sola settimana dalla prova, di ben 975 quesiti errati ed imprecisi, mentre sono stati «salvati» quesiti palesemente di opinione; d) una organizzazione della prova di preselezione certamente non agevole, poiché nel tempo assegnato i candidati si sono dovuti destreggiare anche nella ricerca delle 100 domande, corrispondenti al numero segnalato sulla stringa fornita all'avvio della prova, su un poderoso e poco maneggevole volume; i fatti succintamente richiamati rischiano di compromettere le fasi successive del concorso. Ad esempio, non si può trascurare come sui contenuti dei quesiti sia emersa una riserva di merito, che potrebbe trasformarsi in un possibile contenzioso al termine del quale i candidati ritenuti non idonei potrebbero essere ammessi con riserva alle prove scritte; suscita poi perplessità la possibilità - sottesa nel bando di concorso - che le due prove scritte si svolgano in date diverse da regione a regione e che alle singole commissioni regionali sia demandato il compito di formulare i testi d'esame delle due prove scritte; si tratta di una scelta discutibile, attraverso la quale il Ministero interrogato rinuncia a competenze esclusive nelle norme di indirizzo generale, nonché nel reclutamento e stato giuridico del personale, previste dal Titolo V Cost…”.

° La UE chiede impegni all’Italia, che anche i docenti italiani li chiedono
Tutto scuola riporta alcune delle 39 domande che la Commissione europea, in cerca di rassicurazioni in chiave economica, ha posto circa gli impegni da attuare a favore della Scuola, nell’ottica dell’investimento sociale produttivo in capitale umano. Di seguito riportiamo due domande per noi cruciali.
“Voce Human Capital. Quesito n.13) Come verranno ristrutturate le singole scuole con risultati insoddisfacenti nelle prove INVALSI? Quesito n.14) Come intende il governo italiano valorizzare il ruolo degli insegnanti nelle singole scuole? Che tipo di incentivi saranno adottati?
. (Fonte: TuttoScuolaNews n.511 - 14/11/11)

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