Precariato

Ferie non godute: Anief invita i dirigenti scolastici a non ascoltare l'Anp

Ferie non godute dei precari della scuola: Anief invita i dirigenti scolastici a non ascoltare l’Associazione Nazionale Presidi del Lazio, secondo cui dovrebbero “attenersi, per il momento, alla rigorosa applicazione della norma così come è scritta: quindi, non pagare in nessun caso”. Si tratta di una posizione chiaramente inattuabile: chi la dovesse percorrere genererà sicuro contenzioso.

Pur considerando le difficoltà derivanti dall’applicazione della nuova norma sulla fruizione delle ferie dei precari – rientrante nell’art. 5 del decreto-legge n.95 del 6 luglio scorso – l’Anief ricorda che si sta negando un diritto previsto dalla Costituzione ed è quindi pronta a denunciare qualsiasi invito o iniziativa a non pagare quanto dovuto. È evidente, infatti, che rispetto all’anno scolastico precedente i dirigenti scolastici per rispettare quanto previsto dalla normativa cercheranno di far usufruire delle ferie quanto più possibile i docenti e il personale Ata, soprattutto nei giorni non propriamente impegnati in attività didattiche.

Tuttavia qualora il personale, per motivi di servizio, non potesse fruire delle ferie è evidente che va sempre e comunque rispettato l’articolo 36 della Costituzione: nessuna fonte normativa può infatti prevaricarlo. In caso contrario si andrebbe a costituire una evidente discriminazione nei confronti dei supplenti. I quali non possono andare in ferie per motivazioni note: chi è nominato fino al termine delle lezioni perché impegnato nella didattica; mentre chi ha un contratto con la scadenza coincidente con la fine delle attività didattiche o con la fine dell’anno scolastico perché, in alta percentuale, risulta coinvolto negli Esami di Stato o nei corsi di recupero estivi.

Da una parte – commenta Marcello Pacifico, presidente dell’Anief - c’è quindi l’obbligo di non monetizzare le ferie, mentre dall’altra di rispettare quanto previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, che non prevede di certo la fruizione delle ferie durante lo svolgimento delle attività formative. Pertanto, al fine di rispettare la normativa vigente ed evitare sicuro contenzioso, consigliamo i dirigenti scolastici a non a non ascoltare quanto suggerito dall’Anp Lazio”.

Vale infine la pena ricordare che attraverso l’informativa n. 135/2012 del 6 settembre il MEF ha comunicato che quanto contenuto nella spending review non è attuabile per il personale scolastico precario: “a seguito del parere favorevole del Dipartimento della Funzione Pubblica e della Ragioneria Generale dello Stato alla liquidazione di tutte le ferie non fruite, purché maturate prima dell’entrata in vigore del decreto-legge n.95 del 6 luglio 2012, convertito dalla legge n.135 del 7 agosto”, il Ministero di via XX Settembre ha infatti dichiarato di aver “provveduto alla rimozione da centro di tutte le sospensioni - comprese quelle effettuate direttamente da codesti uffici - e provvederà alla liquidazione di quanto dovuto”.

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