Precariato

Ferie non godute dai precari - L’amministrazione sempre più nel caos: dopo l’Inps anche la Funzione Pubblica dà ragione all’Anief-Confedir, vanno pagate!

A distanza di poche ore, prima l’Inps e poi la Funzione Pubblica confermano la non applicabilità della norma inclusa nella spending review che priva i supplenti della scuola del pagamento delle ferie non godute: la sua già discutibile introduzione non può infatti in alcun modo anticipare la pubblicazione del decreto legge pubblicato ad inizio luglio. L’Anief e la Confedir rinnovano quindi l’appello a Miur e Mef: per evitare di soccombere davanti ai giudici devono sciogliere il prima possibile la riserva.

Quanto riportato dal Capo Dipartimento della Funzione Pubblica non lascia adito a dubbi: “in base ai principi generali che governano l’applicazione delle leggi nel tempo – scrive il Ministero il 6 agosto – (…) debbano rimanere salvaguardate tutte quelle situazioni che si sono definite prima della sua entrata in vigore, poiché in caso contrario si attribuirebbe alla norma una portata retroattiva che non è stata esplicitamente prevista”.

“È sempre più evidente – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato ai quadri e direttivi della Confedir – che la nostra richiesta non può essere più elusa. Nel frattempo comunque non staremo ad attendere gli eventi: abbiamo già messo a disposizione dei nostri iscritti i modelli di diffida da inviare ai dirigenti scolastici, qualora alla scadenza del loro contratto, concretizzatasi nel mese di giugno 2012, non sia stato dato seguito il pagamento delle ferie non godute nell’anno scolastico 2011/12”.

A questo punto solo per il Ministero dell’Istruzione e per quello dell’Economia l’emolumento doveva essere bloccato, in attesa di un approfondimento sull’impatto sui dipendenti del pubblico impiego della nuova norma inclusa nella spending review. Già all’indomani dell’approvazione del testo, Marcello Pacifico aveva però chiarito che “è giuridicamente insostenibile applicare con effetti retroattivi la legge, anche perché il personale precario non essendo più in servizio non ha la possibilità materiale di usufruire di quei giorni”.

“Per questo motivo è inevitabile che dall’amministrazione interessata arrivi un rapido scioglimento della riserva. Inoltre, confermiamo che si genererà di certo un contenzioso dinanzi al giudice del lavoro per tutelare - conclude Pacifico - tutti i precari che verranno assunti nel prossimo anno scolastico”.

9 agosto 2012
Ufficio Stampa Anief
www.anief.org
 

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