Precariato

I precari della scuola con anni di servizio alle spalle meritano di accedere da subito direttamente ai corsi Tfa

Anief: non bastano le promesse del Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda. I precari della scuola con anni di servizio alle spalle meritano di accedere da subito direttamente ai corsi Tfa, in partenza il prossimo 6 luglio.

I docenti precari della scuola italiana che da anni insegnano ai nostri alunni meritano più rispetto: il Governo non può dimenticarsi di loro ed organizzare, come se non esistessero, i corsi abilitanti all’insegnamento, i Tfa le cui prove preselettive si svolgeranno a partire dal prossimo 6 luglio secondo il calendario previsto dai bandi, per poi dire, come ha fatto oggi Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, rispondendo ad una interrogazione parlamentare sulle iniziative per assicurare l`accesso senza sbarramento ai Tfa per i docenti non ancora abilitati all'insegnamento che abbiano maturato almeno 360 giorni di servizio, che sono "all'esame diverse ipotesi (…) nel riconoscimento della professionalità maturata".

Secondo l’Anief, nei confronti di questi docenti precari occorre garantire l’accesso all’abilitazione all’insegnamento attraverso modalità d’accesso diretto ai corsi. Senza umiliarli, obbligandoli a partecipare alle selezioni nate per i neo laureati. “È da sei mesi – dichiara Marcello Pacifico, Presidente del giovane sindacato – che, rispetto a diverse interrogazioni parlamentari, il Governo continua a rimanere sordo alla necessità di riconoscere la professionalità maturata da chi ha prestato servizio in questi anni nella scuola. La mancanza – continua - diventa ancora più grave alla luce di quanto espressamente indicato dall’Unione Europea e come la normativa nazionale previgente ha in passato riconosciuto”.

Il sindacato però non starà a guardare: l’inerzia del Governo e dell’Amministrazione a proposito della tutela dei diritti dei precari della scuola verrà contrastata nelle sedi opportune. “A questo punto – annuncia il Presidente dell’Anief - possiamo soltanto confermare la nostra volontà di patrocinare i ricorsi per tutti quei precari che sono in possesso del requisito dei 360 giorni di servizio. Nel frattempo, saranno costretti a provare l’ammissione ai corsi di abilitazione come se fino ad oggi non fossero stati degni dei registri di classe che hanno firmato”.

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