Precariato

Precariato

  • Degli oltre 50 mila posti di personale Ata tagliati negli ultimi 10 anni oltre la metà sono collaboratori scolastici: in media ne sono stati cancellati 3-4 per ogni scuola autonoma. E gli istituti ne stanno sempre più risentendo, soprattutto in questi giorni, perché con il nuovo anno a molti precari ex Lsu non è stato rinnovato il contratto, in vista della loro stabilizzazione prevista dalla legge di bilancio, con effetto a partire dal prossimo mese di marzo. Intanto, però, i servizi di sorveglianza, assistenza e pulizia latitano. E comunque anche con l’assunzione di 12.000 ex lavoratori socialmente utili, il problema non sarà risolto, visto che rimarranno scoperti ancora altri 25.000 posti.

    “Siamo costretti a chiedere ai bidelli turni di nove anziché di sei ore, e soprattutto non riuscendo a coprire tutto, dobbiamo tralasciare un po' la pulizia e lasciare addirittura un piano scoperto. Sei persone sembrano poche, ma quando si hanno 12 plessi”, dice Carla Romano, preside dell’istituto ‘Rita Levi Montalcini’ di Salerno. E purtroppo la situazione sembra non essere isolata

  • Li chiede il sindacato Anief, che ha predisposto appositi emendamenti al decreto Milleproroghe 162/19 ora all’esame della I e V Commissione della Camera. Marcello Pacifico (Anief): “Non si comprende la mancata parità di trattamento rispetto ai docenti che operano nella scuola secondaria, anche per dare l’opportunità di sanare il crescente contenzioso sull’abuso dei contratti a termine per la mancata applicazione della direttiva europea 1999/70/CE. Come è doveroso attivare il concorso riservato per dirigenti tecnici con almeno tre anni di servizio svolto”

  • Marcello Pacifico, presidente Anief, intervistato da Teleborsa: “Necessario rivolgersi al tribunale del lavoro per chiedere e ottenere ciò che spetta per i mancati aumenti”

  • Ad allungare la tempistica delle procedure concorsuali sono la burocratizzazione, i nuovi assetti dipartimentali e di competenze da realizzare per definire dove e come dovrà operare il ministero dell’Istruzione rispetto al raggio d’azione del dicastero dell’Università e della Ricerca, oltre che le mancate nomine di dieci direttori generali. Anief ritiene, con cognizione di causa, che se prima non si porteranno a termine questi impegni, sarà pressoché impossibile predisporre i decreti attuativi della Legge 159/2019 e quindi anche dei concorsi ordinari e straordinari, compreso quello direligione cattolica, atteso da oltre 15 anni e predisposto peraltroescludendo ingiustamente tantissimi precari. Solo qualche migliaio di immissioni in ruolo si potrà attuare, quindi, in estate. Un motivo in più per procedere senza indugi alle stabilizzazioni dei precari, anche dalle graduatorie di istituto, attraverso la“call veloce” da graduatorie di istituto provinciali.

    Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief ha confermato adOrizzonte Scuola che “a questo punto anche la tempistica dei concorsi viene messa in discussione. Potrebbe essere lunga e questo la scuola non se lo può permettere. Continuerebbe l’abuso del precariato e non sarebbe funzionale alla continuità didattica né alla valorizzazione del personale. Continuerebbero inoltre i risarcimenti milionari disposti dai tribunali”

  • Per assegnare i ruoli entro il 31 agosto su tutti i posti vacanti e assumere i precari di prima, seconda e terza fascia, laddove le GaE sono esaurite, in attesa dell'esperimento del nuovo concorso ordinario e straordinario, in analogia a quanto già previsto nel decreto "salva-scuola". Pronto l'emendamento al Mille-proroghe preparato dall'ufficio legislativo del giovane sindacato. Marcello Pacifico (Anief): Al record storico di supplenza bisogna rispondere con procedure eccezionali. 

    La nuova procedura, prevista dal Decreto Scuola convertito nellaL. 159/2019 sulla Call veloce ripresa anche dal neo ministro Lucia Azzolina, prevede che i supplenti presenti nelle graduatorie di merito e nelle GaE possano essere immessi in ruolo, su base volontaria, anche in un’altra regione diversa dalla propria, attraverso un elenco utile esclusivamente per assegnare i tanti posti vacanti che altrimenti andrebbero a supplenza. La nuova titolare del Miur si è da subito impegnata per realizzare in breve tempo il decreto attuativo, comprendente il nuovo regolamento per velocizzare questo genere di convocazioni, il quale permetterebbe di utilizzare proficuamente gli elenchi temporanei che si verrebbero creare già in occasione delle prossime immissioni in ruolo previste nell’estate 2020. 

    Per Anief, questo provvedimento deve essere accompagnato da una misura analoga che intervenga per assumere anche i supplenti delle graduatorie di istituto, nelle more dell'esperimento delle prossime procedure concorsuali per evitare di chiamare 200 mila insegnanti con contratto a tempo determinato e subire nuovi costosi risarcimenti nelle aule dei tribunali, con ricadute negative pure sulla continuità didattica. 

    Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Considerando che ci sono soltanto 8 mila docenti nelle GaE, bisogna allargare la procedura della Call veloce alle graduatorie d’Istituto da cui sono chiamati molti dei supplenti annuali o al termine delle attività didattiche. In questo modo, ridurremmo considerevolmente il numero delle 170 mila supplenze annuali. Abbiamo già il personale della seconda fascia d’istituto abilitato, mentre per quello inserito nella terza fascia, destinatario del ruolo, basterebbe iscriverlo al percorso seguito dai vincitori del nuovo concorso straordinario. È una proposta logica e semplice in linea con quanto già avanzato durante la scorsa legislatura dall'attuale primo partito di maggioranza relativa. Lo chiederemo con forza al primo incontro con il ministro e lo proporremo come emendamento al prossimo Mille-proroghe”.

  • Un altro successo targato Anief in merito ai ricorsi per il riconoscimento degli scatti di anzianità durante il precariato, anche a beneficio dei lavoratori successivamente immessi in ruolo e per la corresponsione dei relativi incrementi retributivi. Questa volta è il Tribunale del Lavoro di Belluno che accoglie le richieste di una docente - che si è affidata con fiducia ai legali Anief Fabio Ganci, Walter Miceli, Maria Maniscalco e Denis Rosa - dichiarando il suo diritto al riconoscimento degli scatti di anzianità mai riconosciuti durante gli anni di servizio svolti a tempo determinato. Marcello Pacifico (Anief): “Dopo la sentenza della Corte di Cassazione ottenuta dai nostri legali, il Ministero non può più negare la discriminazione posta in essere a discapito dei lavoratori durante il precariato e si dovrà intervenire modificando la normativa interna per riconoscere piena dignità al lavoro con contratti a termine, anche per quanto riguarda il diritto alle progressioni di carriera”. Ancora possibile aderire agli specifici ricorsi promossi dall'Anief per ottenere gli scatti di anzianità del servizio preruolo o il riconoscimento integrale degli anni di precariato nella ricostruzione di carriera

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  • Il giovane sindacato, nel trasmettere gli auguri di buon lavoro ai neo ministri dell’Istruzione e dell’Università, chiede un incontro urgente ad entrambi, per affrontare le tante emergenze, prime fra tutte la precarietà e il rinnovo del contratto. Per il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, “lo spacchettamento del Miur deve rappresentare un segnale di cambiamento che metta l'istruzione e la ricerca al centro della politica del Governo: basta supplentite, basta risparmi. Abbiamo bisogno di investimenti, abbiamo il dovere di scommettere in un rilancio di questi settori”.

    "Siamo pronti a partecipare a tavoli risolutivi -continua il leader del sindacato autonomo -: aspettiamo le convocazioni al Ministero per porre soluzioni ragionevoli, rapide e innovative. Non c'è più tempo da perdere. Il primo obiettivo è rivedere ruoli, profili professionali e piante organiche, al fine di sconfiggere una precarietà che ha assunto dimensioni inaudite. Per realizzare questo, ci aspettiamo vere risorse nel prossimo DEF, per poter riscrivere il contratto collettivo nazionale"

  • Anche il 2020 nella scuola inizia con un problema centrale e irrisolto, la supplentite. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Bisogna intervenire presto, consentendo il reclutamento dalle graduatorie d’istituto”

  • Secondo Carlo Cottarelli,direttore dell’Osservatorio Conti pubblici dell’Università Cattolica di Milano, nel nuovo annol’ineguaglianza sociale si vince introducendo una tassa globale sovranazionale e con più investimenti su istruzione e sanità. Per il premier Giuseppe Conte bisognerà migliorare la didattica e, per contrastare la dispersione scolastica, investire sulla professionalità degli insegnanti. Anche secondo il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, nel 2020 occorrerà adeguare gli stipendi degli insegnanti, aumentare l’obbligo scolastico da 3 a 18 anni, concordare con i sindaci l’apertura fino alle 18 di tutti i plessi scolastici nei quartieri.

    Anief concorda con le posizioni espresse da economisti e rappresentanti di Governo. Lo stesso spacchettamento del Miur, con l’arrivo dei ministri Lucia Azzolina e Gaetano Manfredi, potrebbe rappresentare la giusta premessa: “Se vogliamo rendere costruttivi consigli e buoni propositi, per il prossimo anno servono più risorse umane e finanziarie, un progetto condiviso per far funzionare meglio i settori della scuola, dell’Afam, dell’Università e della Ricerca, tanto ascolto e confronto, rispetto del lavoro che ogni giorno svolgono oltre un milione di persone per garantire un servizio che la nostra Costituzione prevede: gli stipendi non si aumentano a parole; le scuole non rimangono aperte tutto il giorno senza educatori e sorveglianti. Ben venga anche la proposta di allungare l’obbligo formativo, anche questa non fattibile senza risorse e condivisione. Sono questi gli atti concreti da portare avanti per dare seguito alle parole espresse da economisti, governanti e leader di partito sull’investimento della scuola da considerare come priorità”

  • La certificazione della rappresentatività nel comparto istruzione e ricerca nel decennale della fondazione, il 46° Consiglio nazionale e le nuove sfide. Emendamenti, audizioni in Parlamento sulle principali norme. La campagna #nonunoradimeno sul sostegno. Cinque scioperi nazionali. L’intervento in Europa con Cesi e Commissione UE. Gli incontri con le Istituzioni. L’operazione verità con le RSU e le linee guida per il rinnovo del CCNL. “Questa è la forza di un sindacato che continua a crescere e oggi rappresenta più di 50 mila delegati, il decimo in Italia per numero di iscritti,” dichiara Marcello Pacifico, il suo presidente

  • Dalla Cassazione al Consiglio di Stato, dalla Corte di appello al Tar: sono importanti le vittorie ottenute nel 2019 per i ricorrenti iscritti al giovane sindacato su politica sociale (precariato, gradoni e ricostruzione di carriera), assegnazione cattedre di sostegno, accesso ai concorsi e valutazione dei titoli, mobilità e contrattazione integrativa. Tra le conseguenze delle campagne giudiziarie, oltre a milioni di euro di risarcimenti per l'abuso dei contratti a termine, si riscontra l'aumento di 400 posti di prof di strumento musicale nei licei, di 1.090 posti di sostegno ex in deroga, del reinserimento del personale cancellato dalle GaE, un nuovo concorso riservato al personale precario per il quale si prefigura un grande contenzioso per via delle esclusioni e una lettera di messa in mora della Commissione Ue sull'aperta procedura d'infrazione dell’Italia per abuso di precariato

  • Ma per Anief vi sono diversi profili di incostituzionalità legati in primo luogo all’esclusione dai ruoli della procedura straordinaria del personale della scuola statale dell’infanzia e primaria, dei docenti di religione cattolica, delle paritarie o dei corsi regionali Iefp, dei precari con 24 mesi di servizio,  come dei collaboratori scolastici dalla stabilizzazione. Il sindacato conferma la volontà di ricorrere al Tar Lazio in attesa dell’informativa sui bandi. Nei prossimi giorni saranno aperte le pre-adesioni ai ricorsi per il personale docente escluso

  • Anief subito protagonista alla convocazione da parte del ministro Lorenzo Fioramonti.L’incontro al Miur è stata l’occasione per il giovane sindacato rappresentativo, per avanzare “proposte chiare e semplici in merito agli organici, al reclutamento e alla funzione docente. E specifiche anche per i settori Afam, dell'Università e della Ricerca”, come ha precisato il presidente nazionale Marcello Pacifico,intervistato da Teleborsa.

  • L’effetto delle norme promosse dal nuovo Decreto Scuola, in Gazzetta ufficiale il prossimo 29 dicembre, aumenterà il contenzioso nei tribunali e non risolverà il problema delle migliaia di cattedre scoperte durante la convocazione nei ruoli. Marcello Pacifico (Anief): “Chiederemo nel prossimo mille-proroghe la riapertura straordinaria delle Gae come sette anni fa, per risolvere il problema” 

  • Il Parlamento ascolta l’Anief: riapre le graduatorie di istituto ai giovani laureati e le trasforma in provinciali per l’attribuzione delle supplenze annuali o al termine delle attività didattiche con un elenco per il sostegno. Una rivoluzione che riguarda 500 mila insegnanti e 8 mila istituti, che limiterà il ricorso alle domande di messe a disposizione. Marcello Pacifico (Anief): finalmente ci danno ragione, ma ora si utilizzino le stesse graduatorie per le assunzioni nei ruoli i precari di seconda e terza fascia

  • Allontanandosi per cinque anni dalle famiglie. Ma in 150 mila continueranno a fare i supplenti, in spregio alla continuità didattica con aggravi per le casse dello Stato. Chi governa la Scuola infatti forse non sa che ogni precario costa 25 mila euro in più a tutti i contribuenti. Senza dimenticare che in migliaia continueranno a essere licenziati o a insegnare senza abilitazione. Inoltre, si introducono ben otto graduatorie per assumere in ruolo i futuri insegnanti, a differenze delle due precedenti, con una inevitabile “guerra” giudiziaria che si scatenerà in tribunale, mentre il personale amministrativo delle scuole continuerà a essere chiamato con un contratto a tempo determinato per pochi euro

     

  • Fissata per domani la procedura di conciliazione e raffreddamento dopo la proclamazione dello stato di agitazione che aveva portato i sindacati verso lo sciopero. Marcello Pacifico, presidente Anief: “Servono ulteriori risorse, anche da garantire entro fine legislatura, altrimenti non si va avanti” 

  • Manca poco alla pubblicazione del bando di concorso ordinario per la scuola dell’Infanzia e Primaria: si stanno ultimando i conteggi dei posti vacanti e disponibili per gli anni 2020/21 e 2021/22, confermaOrizzonte Scuola. Per Anief non risolverà la supplentite. Rimane prioritario confermare i ruoli, evitare i licenziamenti, garantire l'inserimento nelle Gae o reclutare da graduatorie d'istituto e aprire anche un nuovo riservato

    Marcello Pacifico (presidente Anief): “Perché bandire un nuovo concorso ordinario quando ci sono migliaia di maestre inserite con riserva nei ruoli dopo aver superato l'anno di prova o nelle Gae? Quante volte devono dimostrare merito ed esperienza? È assurdo continuare a penalizzare la scuola pubblica e mortificare la continuità didattica”

  • L’ultima polemica accesa da Tito Boeri, ex presidente dell’Inps, sul reclutamento dei docenti con il sottosegretario De Cristofaro sulle pagine di Repubblica è pretestuosa, frutto di un'analisi errata del problema che continua a nascondere gli effetti di una politica economica che con la precarizzazione del sistema nazionale di istruzione ha allontanato l'Italia dalle classifiche qualitative internazionali. Lo afferma Marcello Pacifico, presidente nazionale di ANIEF

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