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Clamoroso a Torino. La circolare 519 del 15 settembre 2011, attesa per conoscere le ulteriori disponibilità in vista di una seconda convocazione per il personale docente della scuola secondaria di II grado, ha annunciato l’annullamento delle nomine effettuate tra il 31 agosto ed il 1 settembre scorsi per il sostegno AD02 e AD03 e la necessità di procedere ex novo all’assegnazione di tutti i posti a partire dal primo candidato di entrambe le graduatorie.

Da più parti, Anief in testa, era stato ripetutamente segnalato al Dirigente dell’AT Torino, Alessandro Militerno, che le convocazioni per le nomine a tempo determinato stavano avvenendo sotto molteplici aspetti in aperta violazione del regolamento delle supplenze. Tra questi, i delegati Anief hanno rilevato e puntualmente denunciato all’amministrazione, diffidandola dal proseguire sul tale pericolosa china, ad esempio: 1) assegnazione di incarichi di supplenza che consentissero la cumulazione di più spezzoni per un numero di ore totale superiore alle 18 e – per soprammercato – non di rado assegnate anche con immotivate deroghe al limite delle tre istituzioni scolastiche in non più di due comuni; 2) utilizzazione di personale perdente cattedra privo di apposita specializzazione su posti di sostegno, pur in presenza di personale precario specializzato in quel momento privo di contratto; assegnazione delle disponibilità residue di AD01 e AD04 (graduatorie esaurite in prima convocazione) non tramite il canonico incrocio delle graduatorie non esaurite AD02 e AD03 ma attraverso una semplice spartizione dei posti, assegnati per scorrimento delle singole graduatorie, addirittura consentendo ai docenti di scegliere posti residui di altre aree pur in presenza di disponibilità nella propria.

Insomma, un pressapochismo ed uno spregio assoluto della normativa davvero inauditi. A ciò si aggiunga che il dirigente dell’AT di Torino, intervenuto personalmente alle convocazioni del 31 agosto e del 1 settembre, anziché placare gli animi ha, in quell’occasione. solo finito per esasperarli ulteriormente con un atteggiamento oscillante tra il fatalismo più assoluto (le cose stanno così e così rimarranno) e l’aperta intimidazione dei docenti che (a buon diritto!) reclamavano il rispetto delle regole e che, per tutta risposta, venivano minacciati di essere sgomberati e denunciati per interruzione di pubblico servizio se non avessero abbassato la testa e lasciato proseguire regolarmente (!) le operazioni di nomina.

Adesso è tutto da rifare: 48 posti complessivi (la maggior parte su AD03), in un primo momento assegnati ai perdenti cattedra non specializzati, sono tornati disponibili per i docenti precari di AD02 e AD03; le nomine verranno adesso effettuate fino ad esaurimento delle rispettive disponibilità su AD02 e AD03 per poi ricominciare - in un secondo tempo - sulle disponibilità residue delle altre aree con graduatorie esaurite, tramite scorrimento incrociato delle altre. Insomma, la normalità e la legalità sembrano timidamente tornare di casa all’AT Torino.

Ma siamo sicuri che sia stato tutto sistemato? la risposta è ovviamente negativa. Le nomine di AD02 ed AD03 sono state annullate: che ne sarà delle circa due settimane di stipendio fin qui maturate dai docenti che avevano preso servizio tra il 1 ed il 2 settembre scorso? E ancora: chi non riuscirà a confermare la cattedra scelta in precedenza ma ha già preso casa nei pressi della scuola (firmando contratti di locazione e di attivazione delle utenze di luce, acqua, gas, telefono e quant’altro) cos’altro potrà fare se non rassegnarsi al pendolarismo coatto? E chi, proveniente da altre regioni, aveva già pianificato ed acquistato – in virtù dei calendari scolastici, dei giorni liberi o delle settimane di servizio corte – biglietti aerei o ferroviari per tornare (almeno per qualche giorno) dai propri cari? Chi potrà garantire loro di poterne ancora usufruire e di non aver gettato al vento soldi e speranze se gli orari (cosa del tutto probabile) di una eventuale nuova sede di servizio non dovessero essere più compatibili?

La nuova circolare dell’AT Torino non dimentica di ricordare che nessun rimborso spese è previsto per chi dovesse tornare a casa a mani vuote da questa nuova convocazione. Ed i danni sopra ricordati invece? È disposto il dott. Militerno a provvedere a rifonderli in qualche modo? Anche in questo caso, purtroppo, crediamo di aver gioco facile nell’immaginare una ulteriore risposta negativa.

Noi dell’Anief facciamo quindi una proposta al dirigente dell’AT Torino: si dimetta! Subito ed in modo del tutto irrevocabile. Ha ampiamente dimostrato, infatti, di non saper fare il suo lavoro e, cosa ben più grave, sta impedendo agli altri di farlo serenamente (o addirittura semplicemente di farlo). Per non parlare dei disagi per gli studenti disabili che, a scuola iniziata, si ritroveranno tristi spettatori di un balletto di supplenti; uno spettacolo deprimente e che si sarebbe potuto francamente evitare. Sarebbe bastato ascoltare non diciamo i sindacati che hanno protestato, ma almeno i docenti, verificarne le richieste e leggerle alla luce della normativa. Avrebbe scoperto, il dott. Militerno, che torto – loro! – non ne avevano. Confidiamo in un gesto di civiltà e in un sussulto di orgoglio in chi ha funzione dirigenziale, una serena ammissione di responsabilità e l’assunzione delle relative conseguenze: le dimissioni. Dimostri il dott. Militerno che la scuola è diversa da certa becera politica, dove chi sbaglia ha sovente la pessima abitudine di incollarsi ancora più saldamente alla propria poltrona. Si faccia da parte. Almeno questa triste storia avrà un finale dignitoso per lui e meno amaro per chi ne sta pagando ingiustamente il conto. E potrebbe – chissà – dare il buon esempio anche al proprio ministro.

Nel frattempo, Anief invita tutti i docenti che dovessero subire danni materiali documentabili da questa situazione a segnalarli a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per valutare un'eventuale azione giudiziaria risarcitoria.

La circolare 519 del 15/09/2011 dell’AT Torino

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