Parlamento

Decreto sviluppo: non passa il bonus Pittoni dei 40 punti

Ma passa l’emendamento Anief per gli abilitati e specializzandi di strumento musicale, arte, scienze della formazione proposto da ben due anni.

Nell’attesa del voto di fiducia e della presentazione del maxi-emendamento riassuntivo del dibattito avvenuto, le commissioni V e VI della Camera dei deputati emendano il testo del Decreto Legge sullo Sviluppo economico e dopo l’azione incisiva dell’Anief e la denuncia d’incostituzionalità dell’emendamento ideato dal senatore Pittoni sui 40 punti aggiuntivi per i docenti che non avevano scelto di cambiare provincia nel triennio 2011-2014 - presentato dalla Lega nord - il Parlamento rispetta la decisione della Consulta, recepisce i rilievi del presidente della Repubblica ed elimina la disparità di trattamento tra i docenti abilitati entro al 2008 e i nuovi abilitati - specializzandi in strumento musicale-arte / laureandi o laureati abilitati in scienze della formazione primaria tra il 2009 ed oggi - consentendo il loro inserimento nelle graduatorie ad esaurimento, così come disposto per gli abilitati del IX ciclo, sempre su richiesta dell’Anief. L’emendamento per i nuovi inserimenti era stato presentato dall’Anief durante la recente audizione in VII Commissione e condiviso da quasi tutte le forze parlamentari.

Per queste due battaglie che sono state vinte, riteniamo doveroso ringraziare la continua tenacia dell’on. Russo (Pd) che in più occasioni, in questi due anni, attraverso diversi atti ispettivi, ha sempre difeso la nostra Costituzione, sempre il primo a scendere in piazza in difesa del diritto, la particolare attenzione dell’on. Ghizzoni (Pd) e dell’on. Aprea (Pdl) sempre sensibili al rispetto della professionalità maturata da questi docenti neo-abilitati, l’on. Pagano (Pdl) e l’on. Fallica (Forza sud) che hanno saputo realizzare il risultato nella sintesi delle proposte emendative suggerite dall’Anief.

Finalmente - dichiara il presidente Marcello Pacifico - almeno 20.000 nuovi docenti abilitati dallo Stato potranno inserirsi nelle graduatorie del personale docente ed essere assunti tra i 200.000 aspiranti in base al loro merito, senza esibire certificati di residenza o domicili professionali, in base al nuovo piano triennale di immissioni in ruolo ma anche in base alle conversione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato disposte dai Giudici del lavoro sui ricorsi presentati, come la stessa Ragioneria dello Stato ha richiamato nella memoria allegata alla relazione finanziaria di accompagnamento delle nuove norme sulla scuola introdotte dall’articolo 9. Quanto avvenuto oggi dimostra la centralità del Parlamento verso cui anche gli altri sindacati dovrebbero mostrare maggior rispetto. L’Anief continuerà a portare avanti le sue battaglie insieme agli altri amici che in questi giorni condividono l’idea della formazione di una federazione alternativa ai sindacati concertativi, in grado di rilanciare l’azione dell’amministrazione nel rispetto dei diritti dei lavoratori.

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