Mobilità

Mobilità 2013/14: l’A.T. di Torino nega la mobilità interprovinciale ai figli di genitori disabili immessi in ruolo dopo il 2011. ANIEF chiede l’intervento del MIUR

Disattesa da parte dell’A.T. di Torino la nota Prot. n. AOODGPER 2218 del 27.3.2012, avente per oggetto, “CCNI sottoscritto il 29.2.2012 sulla mobilità del personale, educativo ed ATA per l’a.s. 2012/2013. Chiarimento su mobilità interprovinciale.” con la quale il MIUR ha fornito chiarimenti sulla mobilità interprovinciale dicendo sì al trasferimento in altra provincia per il docente che assiste un genitore con grave disabilità, no alla precedenza.

Appurato, quindi, che nei trasferimenti interprovinciali è riconosciuta, al personale docente ed educativo di cui all’art. 7, comma 1, punti I), III) e V del C.C.N.I. sulla mobilità, la possibilità di partecipare ai movimenti, in deroga al vincolo quinquennale di cui alla legge n. 106/2011, secondo quanto previsto dall’art. 2, comma 2 del citato C.C.N.I. sulla mobilità.

L’A.T. di Torino ha agito in palese violazione di quanto stabilito dall’art. 2 comma2 del CCNI dal momento che nelle operazioni di valutazione e convalida delle domande di mobilità interprovinciali del personale immesso in ruolo dopo il 2011, sottoposto a vincolo quinquennale, non ha inteso quanto previsto per la condizione di figlio che assiste il genitore disabile.

Considerato che il 5 giugno 2013 sono stati pubblicati i movimenti del personale docente per gli ordini di scuola infanzia e primaria, ai quali non hanno potuto partecipare coloro che si trovano nella condizione sopra esposta in servizio nella provincia di Torino, il Presidente regionale ANIEF Piemonte ha chiesto al Miur un intervento immediato, al fine di poter riconoscere il diritto alla mobilità del personale docente per tutto quanto sopra descritto. Ogni decisione contraria, ovvero ogni comportamento omissivo, verranno prontamente censurati dal sindacato, con azioni collettive ed individuali innanzi a tutte le opportune sedi giudiziarie ed a carico di tutti i soggetti responsabili, per il legittimo riconoscimento dei diritti che dovessero risultare violati, nonché per il risarcimento dei danni materiali e morali che ne conseguirebbero, anche per quanto riguarda la responsabilità dirigenziale prevista dalla normativa vigente.

Per eventuali segnalazioni è possibile inviare una e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

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