L’incompiuta riforma della Buona Scuola ha comportato pochissimi miglioramenti, sia per i docenti che per gli Ata, allungando ulteriormente la striscia di contenziosi. Il giovane sindacato nel corso dell’anno appena concluso ha continuato a incassare vittorie nelle aule di giustizia; mentre l’amministrazione ha seguitato a soccombere, producendo notevoli danni all’erario, per colpa di legislatori che hanno anche stavolta dimostrato di non avere una visione obiettiva e rispettosa di chi opera ogni giorno per la crescita delle nuove generazioni.
La cavalcata dell’Anief nelle aule di giustizia viene riproposta attraverso una serie di casi simbolici emersi ogni mese dell’anno che ci siamo messi alle spalle pochi giorni fa.
Domani mattina, 7 gennaio, gli 8.500 istituti scolastici torneranno ad ospitare quasi 8 milioni di alunni dopo la pausa per le festività natalizie e di fine 2015. Per l’Anief è stato un anno contrassegnato da un’infinita serie di vittorie in tribunale, tutte in difesa dei diritti dei lavoratori della scuola, docenti e Ata, di ruolo e precari. Per loro, infatti, l’incompiuta riforma della Buona Scuola ha comportato pochissimi miglioramenti, allungando ulteriormente, invece, la striscia di contenziosi. Con l’amministrazione che ha continuato a soccombere, comportando notevoli danni all’erario, per colpa di legislatori che hanno anche stavolta dimostrato di non avere una visione obiettiva e rispettosa di chi opera ogni giorno per la crescita delle nuove generazioni.
Per tutto il 2015, il giovane sindacato ha continuato a incassare vittorie nelle aule di giustizia, dando seguito a quanto prospettato 12 mesi prima da Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’Anief, quando dichiarò che “dopo un anno di successi e il via libera dell’UE sui precari, vivremo un 2015 di assunzioni e risarcimenti”. Riproponiamo alcune di queste vittorie in tribunale, una simbolica per ogni mese, le quali confermano ancora una volta come le attese e il senso di giustizia dell’Anief conducano sempre verso risultati tangibili a vantaggio dei lavoratori.
26 GENNAIO 2015
Adnkronos
SCUOLA: ANIEF, 10MILA I RICORSI NEI TRIBUNALI PER STABILIZZAZIONE PRECARI
«Tutti i Tribunali italiani - spiega Marcello Pacifico presidente dell'Anief all'Adnkronos - si dovranno adeguare alla sentenza delle Corte europea, come ha fatto nei giorni scorsi il giudice di Napoli. Ma vinta questa battaglia - annuncia - l'Anief non si fermerà: oltre all'assunzione, i precari hanno diritto a percepire gli scatti di anzianità da precari, al pagamento delle mensilità estive, alla riconoscimento pieno del periodo pre-ruolo anche ai fini della mobilità».
La sentenza sulla docente di Ischia, ricorda Pacifico, arriva a distanza di cinque anni da quando l'Anief denunciò il danno prodotto ai precari italiani, costituendosi in Corte Costituzionale, cui seguirono migliaia di ricorsi presentati nei Tribunali del lavoro italiani, che si vanno a sommare alla miriade di denunce pervenute alla Commissione Europea.
11 FEBBRAIO 2015
Anief
Precariato, si sta aprendo la diga: altre tre stabilizzazioni di docenti, questa volta a Crotone
Le assunzioni a tempo indeterminato sono state disposte dal Tribunale, a seguito dei ricorsi presentati dall’Anief nel 2011 e su cui è stata determinante la sentenza della Corte di Giustizia europea sulla reiterazione dei contratti a termine nel territorio italiano emessa lo scorso settembre, sempre in attesa di quella della Corte Costituzionale prevista per il prossimo 23 giugno. Attese per i prossimi giorni altre sentenze analoghe.
Marcello Pacifico (Anief-Confedirlo avevamo detto, i precari hanno diritto all’assunzione, a percepire gli scatti di anzianità da precari, al pagamento delle mensilità estive, alla riconoscimento pieno del periodo pre-ruolo anche ai fini della mobilità. E sono sempre più i giudici che a seguito della sentenza chiara e lapidaria emessa il 26 settembre scorso a Lussemburgo dalla Corte europea, la pensano così, adeguandosi alla giurisprudenza comunitaria procedendo alla stabilizzazione e alla ricostruzione di carriera di personale precario con anche più di 10 anni di contratti a tempo determinato alle spalle.
25 MARZO 2015
Anief
Assunzioni, il Ministro Giannini conferma gli errori del Governo sul numero degli aventi diritto come chiesto dalla Corte UE
Oggi il titolare del Miur, rispondendo a un'interrogazione sulle iniziative per risolvere la questione del precariato nella scuola, ha detto che attualmente i posti che rispondono alla tipologia di lavoro prevista nella recente sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione europea sono solo 4.500 per gli Ata e 1.800 per i docenti.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): non si comprende come possano essere emessi dei numeri così lontani dalla realtà, perché sono ben 70mila i precari chiamati dalla seconda fascia delle graduatorie d'istituto su posti conferiti sino al 30 giugno, ma in realtà vacanti perché privi del collega titolare di cattedra. E saranno il doppio i numeri dei posti vacanti per il personale Ata l'anno prossimo, laddove è attiva una procedura d’infrazione della Commissione UE, che si è trasformata un anno fa in atto di messa in mora. Perché il Miur non ha mai svolto un serio censimento per scoprirlo? La battaglia per portare tutti in ruolo gli aventi diritto è solo all’inizio: in arrivo una miriade di ricorsi, emendamenti al ddl Buona Scuola, scioperi e proteste di piazza.
25 APRILE 2015
Il Fatto Quotidiano
Scuola, Tribunale lavoro dice sì a scatti d’anzianità per prof precaria in pensione
Anche i precari hanno diritto agli scatti di anzianità. Anche se hanno trascorso un’intera carriera da supplenti, e sono ormai in pensione. Lo ha stabilito il Tribunale del Lavoro di Roma, che ha accolto il ricorso di una docente: adesso il Ministero dovrà riconoscerle tutte le differenze non pagate, con tanto di interessi e spese legali.
Protagonista della vicenda un’insegnante romana, che ha lavorato quasi ininterrottamente per oltre quarant’anni nella scuola pubblica senza mai riuscire ad entrare in ruolo, anche per aver dedicato la maggior parte della sua carriera ad insegnare l’italiano all’estero. Il suo primo incarico risale al 1968, nel 2011 ha deciso di ritirarsi. Ritrovandosi però con una pensione irrisoria, calcolata su uno stipendio fermo al contratto base di ingresso nel mondo del lavoro (circa 1.300 euro al mese), visto che il sistema vigente non riconosce ai supplenti l’avanzamento di carriera. Per questo ha deciso di fare ricorso, chiedendo di avere ciò che non le era mai stato dato. E il giudice del Lavoro di Roma le ha dato ragione.
La sentenza rappresenta un precedente giurisprudenziale importante, considerando che negli ultimi 15 anni sono stati assegnati circa un milione e mezzo di contratti di supplenze di vario tipo. E che il sistema vigente non riconosce alcun aumento retributivo ai precari, solo una (parziale) ricostruzione di carriera al momento dell’assunzione.
Soddisfazione anche da parte di Marcello Pacifico, leader del sindacato Anief che ha promosso l’azione legale. “È la conferma di quello che sosteniamo da anni: ritenere che i precari non maturino esperienza e non abbiano diritti come gli altri è pura discriminazione. La dignità e la qualità del lavoro non dipendono dal tipo di contratto”. “Il governo – conclude il sindacalista – nel ddl di riforma ha istituito anche un fondo di risarcimento per i docenti. Farà meglio a incrementarlo, ci saranno presto altri contenziosi”.
15 MAGGIO 2015
Anief
Graduatorie d’istituto, il Miur cede le armi dopo l’annuncio dei ricorsi Anief: sì all’inserimento degli abilitati in seconda fascia
Dopo le forti pressioni del sindacato – diffide e avvio iniziative legali -, da Viale Trastevere arriva il via libera che permette anche ai nuovi abilitati di collocarsi nella graduatoria corretta.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir):ancora una volta, il sindacato si è schierato accanto e fatto garante di migliaia di abilitati attraverso i vari corsi PAS, SFP, TFA e altri corsi formativi abilitanti che rivendicano il diritto alla corretta collocazione in graduatoria e all’assunzione. Le norme a tutela dei nuovi abilitati già esistevano: bastava applicarle.
Le forti pressioni del sindacato per tutelare i diritti dei docenti precari, producono dei frutti positivi: è di queste ore la notizia che il Ministero dell’Istruzione è stato costretto ad alza bandiera bianca e permettere anche ai nuovi abilitati di inserirsi nella seconda fascia delle graduatorie d’Istituto.
La decisione del Miur è giunta dopo le formali diffide emesse dall’Anief e l’annuncio dell’avvio operativo delle iniziative legali per l’aggiornamento delle graduatorie scolastiche dei precari della scuola, con D.M. n. 248 del 4 maggio 2005 istituite le due finestre annuali per il personale che ha conseguito l’abilitazione entro i mesi di febbraio/agosto. Del resto, l’art. 14, c. 1 del D.M. 353/14 preannunciava l’emanazione di successivi decreti che durante il triennio 2014/17, avrebbero dovuto garantire l’apertura semestrale di finestre per l’inserimento pleno iure in seconda fascia del personale abilitato.
24 GIUGNO 2015
Anief
La Corte Costituzionale boccia il blocco dei contratti, il Governo deve ora trovare 2 miliardi di euro
Il blocco contrattuale, introdotto nel 2010 dal Governo Berlusconi, confermato poi dai premier Monti, Letta e Renzi, è stato reputato incostituzionale. Inoltre, questa sentenza riapre la contrattazione per oltre 3 milioni di lavoratori dello Stato. È un’espressione inequivocabile, che dà ragione alla Confedir, per la quale si sono costituiti in giudizio i legali Anief Sergio Galleano e Vincenzo De Michele, che per le stesse motivazioni hanno chiesto il rispetto della normativa comunitaria anche per l’Italia, dove il legislatore ha cambiato in corsa le regole del contratto nazionale sulla contrattazione e la rappresentatività dei lavoratori.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir-Cisal): si tratta di un aumento, in media, di 80 euro a dipendente. E vanno anche pagate le indennità di vacanza contrattuale, come è stato deciso per i giudici nel 2012, a differenza di quanto indicato nell’ultima Legge di Stabilità, la 190/2014, che ha bloccato stipendi e contratti pubblici per altri quattro anni. Inoltre, aspettiamo di capire per quali motivi la sentenza non è retroattiva.
L’attesa sentenza della Corte Costituzionale sul blocco degli stipendi pubblici è arrivata: "è illegittimo il blocco dei contratti e degli stipendi della Pubblica amministrazione". Si tratta di un’espressione inequivocabile, che dà ragione alla Confedir, per la quale si sono costituiti in giudizio i legali Anief Sergio Galleano e Vincenzo De Michele, che per le stesse motivazioni hanno chiesto il rispetto della normativa comunitaria anche per l’Italia, dove il legislatore ha cambiato in corsa le regole del contratto nazionale sulla contrattazione e la rappresentatività dei lavoratori.
La Consulta ha però stabilito che gli effetti della decisione saranno efficaci solo dalla data di pubblicazione della sentenza: non varranno “per il passato”, hanno detto i giudici costituzionalisti. Nei fatti, alla fine ha vinto la posizione del sindacato: il blocco contrattuale, introdotto nel 2010 dal Governo Berlusconi, confermato poi dai premier Monti, Letta e Renzi, è stato reputato incostituzionale. Inoltre, questa sentenza riapre la contrattazione per oltre 3 milioni di lavoratori dello Stato.
11 LUGLIO 2015
La Repubblica
La rivincita della prof: fa causa al ministero per nove anni da precaria e viene risarcita
Da Torino una sentenza del giudice del lavoro che può fare giurisprudenza. Il sindacato Anief: "Lo Stato ha risparmiato 2,5 miliardi sulla pelle degli insegnanti"
La rivincita della prof: fa causa al ministero per nove anni da precaria e viene risarcitaDopo nove anni di precariato, un'insegnante torinese cinquantenne si è presa la rivincita: ha fatto causa al ministero e ha ottenuto più di 20 mila euro di risarcimento. Il tribunale di Torino le ha infatti riconosciuto il diritto a "ricostruire" la sua carriera in modo completo e non solo in parte, come invece prevedrebbero le regole. E la sentenza potrebbe (è il caso di dirlo) fare scuola e spalancare la porta dei rimborsi a migliaia di altri ex precari.
La docente è stata assistita dall'Anief, rampante sindacato che negli ultimi anni ha ottenuto un successo crescente grazie alla sua capacità di ricorrere alla giustizia su pressoché qualsiasi tema scolastico. L'insegnante era stata assunta nell'anno 2007-2008 dopo ben nove anni di precariato. In quel momento la carriera le era stata "ricostruita", cioè lo Stato le aveva riconosciuto l'anzianità di servizio e in questo modo le aveva permesso di ottenere gli scatti di stipendio previsti dal contratto nazionale. Solo che una normativa interna prevede pure il "raffreddamento" della carriera: "Il riconoscimento per intero avviene solo nei primi quattro anni, per il resto vengono considerati validi solo i due terzi del periodo di servizio pre-ruolo", spiega il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico.
Per il sindacato questa norma contrasta con una direttiva europea (la 70 del 1999), che prevede invece un principio di non discriminazione. Insomma, l'anzianità di servizio va riconosciuta tutta e non solo in parte. Di qui, il motivo del ricorso, che il giudice ha ritenuto fondato. La sentenza ha infatti riconosciuto all'insegnante 20 mila euro di arretrati: 13.458 per il periodo in cui avrebbe dovuto maturare il primo scatto e 7.622 euro per il secondo scatto. In più, spiega Pacifico, "da questo momento in più passa al gradino superiore, dunque guadagnerà 200 euro in più al mese".
31 AGOSTO 2015
Corriere della Sera
Scuola, caos graduatorie: «Sono riaperte a 1.900 diplomati magistrali»
Il Consiglio di Stato in via cautelare: chi ha conseguito la maturità prima del 2002 entra nelle liste d’attesa per la scuola dell’infanzia e primaria. Il Miur: «Nessun congelamento, potranno partecipare alle assunzioni dei prossimi anni»
Altri 1.893 diplomati magistrali, dopo aver fatto ricorso, ottengono l’inserimento nelle Graduatorie a esaurimento. Lo rende noto l’Anief (Associazione sindacale professionale insegnanti, educatori e formatori, ndr) aggiungendo che il Consiglio di Stato (l’ordinanza è stata depositata lunedì) ha optato per il loro inserimento in via cautelare negli elenchi pre-ruolo per la scuola dell’infanzia e primaria. Il Ministero per l’Istruzione - Miur - ha però precisato che l’ordinanza non avrà effetto sull’anno scolatico che sta per iniziare.
Diploma ottenuto prima del 2002
«I docenti precari, tutti regolarmente abilitati attraverso il diploma di maturità conseguito prima del 2002, vengono così finalmente inseriti in quelle liste di attesa pre-ruolo da dove - osserva l’Anief con una nota - il Ministero dell’Istruzione si ostina da 13 anni a tenerli esclusi». «Una volta ottenuta la sentenza definitiva, il cui merito si discuterà il primo dicembre, anche questi ricorrenti potranno quindi - prosegue - rivendicare la partecipazione al piano straordinario di 103mila immissioni in ruolo immissioni in ruolo della riforma, con eventuale recupero della mancata assunzione».
17 SETTEMBRE 2015
New Tuscia
SCUOLA. IL TRIBUNALE DEL LAVORO DI GENOVA DÀ RAGIONE ALLA PROF DI SCIENZE PRECARIA PER 15 ANNI: LA RICOSTRUZIONE DI CARRIERA VA CONTEGGIATA PER INTERO
Ancora una sentenza di un tribunale italiano che dà il via libera alla ricostruzione di carriera degli insegnanti comprendente per intero il periodo di supplenze.
I legali dell’Anief, Fabio Ganci, Walter Miceli e Alberto Agusto, ottengono una sentenza esemplare che condanna il Miur alla piena applicazione delle direttive comunitarie e al riconoscimento immediato e per intero del periodo di precariato ai fini dell’inquadramento professionale e retributivo di una docente di Scienze, assunta nel 1997 dopo aver conseguito l’abilitazione nel 1983.
Il parere si somma a quello emesso poche settimane fa dai giudici di Torino, che hanno assegnato 20mila euro di arretrati ad una collega con nove anni di pre-ruolo, e alle continue sentenze favorevoli emesse anche dalla curia europea.
Marcello Pacifico (presidente Anief): almeno un lavoratore della scuola su tre, anche Ata, è stato danneggiato da questa norma illegittima del Testo Unico. Possono presentare ricorso tutti gli assunti dal 1999, che abbiano svolto più di quattro anni di pre-ruolo.
Oltre al recupero delle somme arretrate non corrisposte, otterranno l’avanzamento di ‘scaglione’, che da quattro anni per i neo-assunti è particolarmente sfavorevole per via dell’accordo a perdere sottoscritto dai sindacati maggioritari che ha cancellato il primo passaggio stipendiale.
Considerando l’accordo stipulato dalle confederazioni Uil, Cisl e Confsal nel 2011, che ha dato vita all’abolizione dei tradizionali scatti di anzianità, il recupero totale del precariato costituisce un importante risultato per risollevare uno stipendio fermo da quasi sette anni.
OTTOBRE 2015
Panorama
Ricorsi Scuola: ecco l'uomo che li vince tutti
Si chiama Marcello Pacifico e guida l'Anief, il sindacato più agguerrito dei docenti. Dal 2008 a oggi più di cinquantamila ricorsi. Vinti.
Smonta con la legge la scuola fuori-legge. Vuole portare in tribunale la Buona Scuola? «Sono già pronti trentamila ricorsi. Il ricorso è la leva della storia». Non crede che il ricorso sia l’oppio dei professori italiani? «Il ricorso è movimento, vitalismo. Tar, Consiglio di Stato, Tribunale del lavoro. Giustizia europea. Buona scuola, tié». Quanti ne ha formulati? «Cinquantamila ricorsi dal 2008 fino a oggi. E abbiamo sempre vinto». È vero che Matteo Renzi la teme più di Maurizio Landini? «So solo che per paura di vedersi sommersi dai nostri ricorsi, questa estate hanno tolto le ferie agli avvocati di Stato».
Marcello Pacifico cavalca il sindacato più infiammato dei docenti che sono precari, mezzi di ruolo e mezzi supplenti, sicuramente acrobati. Si chiama Anief la colonna più avanzata nella disputa legale contro il Ministero dell’Istruzione, un reparto scelto di docenti sniper del decreto, della circolare, del sub-emendamento, insomma la scuola quadri in sabotaggio contro i pasticci di Trastevere, i bisticci della graduatorie, la scientificità degli algoritmi: «E anche contro il “cervellone” che ha assegnato i posti della Buona scuola faremo ricorso». E infatti sul sito dell’Anief, che è il catechismo del professore guerrigliero, se ne contano venti di procedimenti, class action per contestare le procedure “a pettine”, “a cattedra”, “Pas”, “a esaurimento”, “recupero graduatorie”, “Tfa”, “idonei”, tutte bolge dove si trascina e si mescola questo proletariato intellettuale a cui Pacifico ha dato coscienza e ha fornito il manifesto, anzì, le slide, di classe: «Eravamo quattro amici quando iniziammo. Oggi ad Anief sono iscritti in cinquantamila, 18000 insegnanti con delega, una sede nazionale a Palermo, sette in Italia e poi abbiamo gli sportelli. Per noi lavorano 400 avvocati».
18 NOVEMBRE 2015
Anief
Successo dell’iniziativa ANIEF “Sostegno, non un’ora di meno!”. MIUR condannato al risarcimento del danno per violazione dei diritti fondamentali degli alunni disabili
Proseguono i successi dell’iniziativa “Sostegno, non un’ora di meno!”, promossa per il secondo anno consecutivo dal sindacato ANIEF e volta alla tutela dei diritti degli alunni con disabilità cui il MIUR ha negato il giusto monte ore di sostegno settimanale. Il nostro sindacato ha offerto alle famiglie degli alunni disabili il patrocinio gratuito dei propri legali su tutto il territorio nazionale per veder riconosciuta in tribunale l'assegnazione all’alunno in situazione di gravità di un insegnante di sostegno per un numero di ore pari al massimo possibile (rapporto 1:1) e continua a ottenere successi in tribunale. Il TAR Sicilia, infatti, accoglie i ricorsi patrocinati dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Marco Di Pietro a tutela di altre 8 famiglie e riconosce il diritto al corretto monte ore di sostegno condannando il MIUR al risarcimento del danno pari a 1.000 Euro per ogni mese in cui il singolo alunno non ha beneficiato del giusto apporto di ore con l’insegnante specializzato e per aver violato, così, i loro diritti fondamentali.
Il TAR Sicilia, infatti, non fa sconti al MIUR e cita anche la recente decisione della VI sezione del Consiglio di Stato n. 5317 del 27 ottobre 2014, in cui è espressamente evidenziato come “il diritto all’istruzione del minore portatore di handicap ha rango di diritto fondamentale, che va rispettato con rigore ed effettività sia in adempimento ad obblighi internazionali (artt. 7 e 24 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità del 13 dicembre 2006, ratificata con l. 3 marzo 2009, n. 18), sia per il carattere assoluto proprio della tutela prevista dagli artt. 34 e 38, commi 3 e 4, Cost. (v. Corte Cost. 26 febbraio 2010, n. 80)”.
24 DICEMBRE 2015
Rai News
SCUOLA, ANIEF: SBLOCCATI I PAGAMENTI DI 30MILA PRECARI
I supplenti dovrebbero vedersi accreditare sino a 4 mesi di stipendio il 19 gennaio
"A poche ore dal Natale, Ministero dell'Economia e dell'Istruzione dichiarano di aver sbloccato i mancati pagamenti di stipendio riguardanti oltre 30mila precari della scuola. Finalmente, dai due dicasteri è giunta la notizia attesa da mesi: vengono stanziati i fondi necessari per il completamento dei pagamenti relativi alle supplenze brevi degli ultimi mesi del 2015 e per assicurare la regolarità dei pagamenti di tutto il 2016". E' quanto dichiara l'Anief in una nota. "Tutti i supplenti 'brevi' - aggiunge il sindacato - dovrebbero vedersi accreditare sino a quattro mesi di stipendio il prossimo 19 gennaio. Da parte di Mef e Miur c'è pure l'impegno a non produrre più i pagamenti con ritardo abissale in spregio ai diritti dei lavoratori e all'articolo 36 della Costituzione". Anche dopo questo 'regalo' natalizio, il nostro sindacato continuerà a vigilare sull'effettiva volontà dei ministeri coinvolti - dichiara il presidente Marcello Pacifico - Vogliamo essere certi che saranno accreditate le somme con emissione straordinaria nei tempi previsti. Nel frattempo - conclude - i decreti ingiuntivi proseguiranno comunque il loro iter, oggi in corso di deposito".