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FAQ Esplicative dell'Appello al Cds 2009 Pettine e 24 Punti e stato dei ricorsi

Pubblichiamo alcune faq  circa la gestione dei ricorsi al Tar e dell'appello al Consiglio di Stato sulla scorta delle domande ricorrenti pervenute alla segreteria professionale e sul forum.

 

 

 

1) La tempistica: Perché devo inviare il plico di adesione in appello al Cds entro il 4 settembre? Vi rendete conto dei tempi ristretti?

 

Risposta: Perché, dopo la notifica dell'appello, dobbiamo prevenire un eventuale deposito eccezionale da parte del MIUR, con il consenso del Presidente della Corte, anche il giorno prima della prima udienza utile in Cds che è prevista giorno 11 settembre, e che avverrebbe 'a porta vuota' senza la costituzione dei ricorrenti. Se spedisci il plico entro il 4 con “Raccomandata 1”, considerato il weekend, arriverà il 7, sarà trattato l'8 e inviato a Roma il 9 per il deposito e la costituzione. I tempi ce li impone furbescamente il MIUR.

 

 

 

2) L'invio: bisogna scrivere qualcosa, oltre al mittente e al destinatario, sulla busta della/delle Raccomandata/e 1 che devo inviare?

 

Risposta: Si, ricorda di scrivere sulla busta della Raccomandata 1, sotto l'indirizzo del destinatario, "Riferimento: n. di ruolo ... (tuo numero di ruolo)" se sei ricorrente al TAR; se invece hai aderito ai ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica, scrivi sulla busta "Riferimento: PdR pettine" oppure "Riferimento: PdR 24 punti", in base al ricorso al quale hai partecipato.

 

 

 

3) La proroga: Se non arrivo in tempo per l'invio ci sarà una proroga?

 

Risposta: Se l'11 settembre non saranno discussi gli appelli, si passerà all'udienza del 28, pertanto potremo concedere una proroga. In ogni caso, i plichi arrivati dopo il 7 settembre saranno trattati dalla segreteria e comunicati ai legali - se in tempo per gli altri appelli - e non andranno persi.

4) Ricorrenti Presidente della Repubblica: Perchè devono aderire anche i ricorrenti al Presidente della Repubblica che avevano partecipato gratuitamente al ricorso?

Risposta: perchè avevano partecipato gratuitamente al ricorso specifico e non a questo nuovo presso i giudici di secondo grado che gevolerà la fase istruttoria della propria pratica per quello in corso al Presidente della Repubblica quando saranno inviate leistruzioni per il deposito delle motivazioni aggiunte a cui si potrà allegare il proprio intervento ad opponendum in caso di rigetto dell'appello del MIUR, visto ce la fase consultiva interesserà proprio il Consiglio di Stato. Inoltre la partecipazione con la documentazione allegata contribuisce a una più attenta analisi dei giudici vista la vastità e limportanza numerica degli interessat.

 

 

5) Le spese: Perché le ulteriori spese per l'appello visto il comunicato ANIEF che garantiva un prezzo forfettario per la partecipazione ai ricorsi al TAR?

 

Risposta: Perché il prezzo forfettario, comprensivo di discussione dell'istanza cautelare, è riservato alla discussione del ricorso in primo grado comprensivo di istanza di sospensiva cautelare e di udienza di merito passando per la gratuità delle motivazioni aggiunte. Niente aveva fatto presagire che dopo le sentenze dell'anno scorso del TAR confermate dal CdS e le ordinanze presenti, il MIUR avrebbe nuovamente ricorso in CdS dai giudici di secondo grado costringendo i ricorrenti a difendersi per non perdere il beneficio dell'esecuzione delle ordinanze ottenute e delle notifiche effettuate. Anche le diffide extragiudiziali, infatti, non erano prevedibili e l'ANIEF si è sobbarcata la metà delle spese vive. Ovviamente anche per il CdS abbiamo concordato per i soci una cifra forfettaria che copra la discussione della cautelare, del merito, delle motivazioni aggiunte passando anche per l'intervento ad opponendum indipendentemente dai tempi di discussione. Basta, infine, chiedere agli altri ricorrenti non ANIEF per scoprire, quanto l'associazione è riuscita a intervenire a favore dei propri soci nella gestione delle pratiche legali, inclusi i costi di partecipazione, veramente simbolici rispetto agli altri. Infine, proprio in virtù delle ulteriori spese previste per il CdS, l'ANIEF ha confermato la gratuità delle ulteriori spese per i ricorrenti (notifiche per pubblici proclami, impugnativa graduatorie, ricorso per ottemperanza delle ordinanze ottenute).

 

 

 

6) Costi complessivi o nuovi ricorsi: Prevedendo nell'ipotesi più negativa, pur davanti a un risultato positivo per noi in sede cautelare in CdS, un'opposizione in extremis degli USP-MIUR, quale sarà l'iter e l'utilità dell'appello? Dovremo sopperire ad altre spese impreviste?

 

Risposta: In base all'esperienza dell'anno scorso, dopo che il MIUR ha avuto rifiutato l'appello dal CdS sullo spostamento dei 24 punti, soltanto 2 USP su 104 si sono rifiutati di ottemperare alla sentenza costringendo i due ricorrenti a ricorsi riservati ad personam per ottenere l'immissione in ruolo-supplenza annuale. Potrebbe essere l'ultimo ostruzionismo, ma dopo i pluri-ricorrenti otterrebbero, come è successo per i due casi “sfortunati” descritti, l'immissione in ruolo. Anche in questo ultimo caso, se malauguratamente dovesse essere necessario, l’ANIEF medierebbe costi contenuti. Oltre non è più possibile esperire da parte del MIUR altro tentativo legale.

 

 

 

 

7) Ipotesi vittoria: E se dopo il rifiuto dell'appello in CdS il MIUR emana un decreto legge?

 

Risposta: L'eventuale emanazione di un Decreto Legge sarebbe illegittima come anche l'emanazione di un provvedimento che volesse cancellare le graduatorie o volesse dare un privilegio ad alcuni precari rispetto ad altri in termini di disoccupazione o contratti a parità di titoli. Avrebbe la nostra più dura opposizione in Parlamento, denuncia alla stampa, e certamente in ultima istanza ci porterebbe a invocare nuovamente il giudizio della magistratura con specifici nuovi ricorsi. Ma la storia non si fa con i “se” e la vostra-nostra mobilitazione potrebbe fin dall'inizio bloccare l'iniziativa. Per questo vogliamo essere rappresentativi, per poter suggerire il nuovo decreto di apertura delle graduatorie e non subirlo. Ma abbiamo bisogno del vostro sostegno.

 

 

 

8) Mancato interesse all'appello: E se non volessi, comunque appellarmi in Consiglio di Stato? La mia posizione sarebbe compromessa?

 

Risposta: Potrebbe esserlo, perché a quel punto un'eventuale ottemperanza dovrebbe essere ricontrattata con i legali per l'esecuzione delle ordinanze e potrebbe risultare anche difficilmente eseguibile, per non parlare del danno della mancata costituzione che potrebbe far fallire la difesa in appello, e nell'interesse generale di tutti i ricorrenti, e nell'interesse soggettivo visto che poi i giudici chiedono di conoscere il diritto grave e irreparabile subito dal ricorrente di fronte alla richiesta del MIUR di salvare le operazioni effettuate e l'interesse collettivo dello Stato in sede cautelare. Inoltre, stante così le cose, l'appello del MIUR al di là della procedura cautelare continuerà nel merito, fermo restando che i rcorrenti nel frattempo in caso di esito positivo otterranno quanto richiesto: il che vuol dire he dopo tant anni comunque si celebrerà un processo che potrebbe annullare o confermare quanto disposto e ch esigerà la costituzone in difesa (o in appello in caso di esito negativo dela sentenza del Tar che prima o poi sarà pure discussa) dei ricorrenti.  

 

 

 

9) Partecipazione: Cosa posso fare oltre a ricorrere per contribuire alle battaglie sindacali dell'ANIEF?

 

Risposta: Rispondere all'appello riguardo le richieste di collaborazione attiva, associandoti a quanti tra i colleghi, a titolo gratuito, giornalmente prestano il loro tempo per i diritti di tutti noi, della scuola e dell' università tutta. Adoperarsi in prima persona nella campagna per la prossima elezione delle RSU secondo le indicaZioni che saranno fornite presto sul sito, per far diventare rappresentativa l'ANIEF per il prossimo triennio, per farla contrattare con il MIUR senza dover sempre passare per i ricorsi (che per noi sono sempre l'ultima strada legittima calpestabile), per avere dei referenti locali a disposizione nella tua provincia che possano fare sentire sempre e giornalmente la loro-tua-nostra voce ufficialmente nelle scuole e negli USP.

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