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Ricostruzione di carriera: per la Corte Europea, gli anni di precariato vanno valutati per intero

Ai fini giuridici ed economici per i dipendenti pubblici italiani. La sentenza n. 314 del 18 ottobre 2012 fa chiarezza dopo il rinvio del Consiglio di Stato. Esulta l’Anief che sta patrocinando i ricorsi al giudice del lavoro per il personale della Scuola dove sono riconosciuti attualmente per intero i soli primi quattro anni. Possibile ottenere il passaggio a una fascia stipendiale più favorevole e andare in pensione prima. Scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. al fine di ricevere le istruzioni operative.

Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato Confedir alla Scuola e alte professionalità, spiega che “non esistono ragioni oggettive per non valutare per intero gli anni di precariato (superiori al quarto) svolti dal personale della scuola assunto dopo l’emanazione della direttiva comunitaria 1999/70/CE”.

“La Suprema Corte europea – continua Pacifico - ricorda come il giudice nazionale debba valutare se le mansioni svolte da precario siano state diverse da quelle svolte da neo-assunto, e soltanto in caso di obiettiva diversità della funzione svolta apprezzare la diversa normativa introdotta dal legislatore. In caso contrario, il dipendente assunto in ruolo ancorché attraverso procedure non concorsuali deve avere riconosciuto per intero il servizio pregresso ai fini della progressione di carriera e della pensione”.

Il caso calza a pennello per il personale della scuola dove la norma interna (la legge 576/1970, il D.P.R. 399/88, il D.Lgs. 297/94) recepita nei contratti collettivi di lavoro ancora vigenti anche se scaduti (CCNL 2006-2009) senza alcuna protesta o indicazione o denuncia dei sindacati rappresentativi, riconosce per intero soltanto i primi quattro anni di precariato, mentre i restanti vengono valutati per 1/3 ai fini economici e per 2/3 ai fini giuridici. Soltanto l’Anief ha denunciato nei mesi scorsi la palese discriminazione e violazione della direttiva comunitaria annunciando dei ricorsi al giudici del lavoro per ottenere un trattamento economico e pensionistico più favorevole (grazie al riconoscimento pieno dell’anzianità maturata). Per aderire, basta semplicemente scrivere una mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. al fine di ricevere le istruzioni operative.

Ancora una conferma, pertanto per l’Anief, organizzazione sindacale che dovrebbe risultare la prima tra i sindacati non rappresentativi alle ultime elezioni RSU, ormai specializzata nello studio della normativa e del diritto interno e comunitario. Dopo la denuncia d’incostituzionalità sulla trattenuta del 2,5% per il TFR, sul blocco del contratto, sul divieto del trasferimento dei precari da una graduatoria all’altra, il sindacato manda a segno un’altra sua battaglia sul rispetto del diritto comunitario invocato l’anno scorso proprio per consentire ai precari la partecipazione al concorso a dirigente scolastico.

Il comunicato sul ricorso

La notizia della sentenza

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