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Ricorsi Pettine ANIEF: il Tribunale di Roma ribadisce che il MIUR nelle graduatorie 2009/2011 ha violato la Costituzione

Nuovo successo ANIEF nel contenzioso Pettine: il Tribunale di Roma accoglie un altro ricorso patrocinato dal nostro sindacato e ricorda che il MIUR, collocando “in coda” i docenti nelle graduatorie 2009/2011, ha violato principi di rilevanza costituzionale. Gli Avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli, in stretta collaborazione con i nostri legali sul territorio, ottengono un'altra conferma della vincente azione legale portata avanti con tenacia dal nostro sindacato.

L'Avv. Salvatore Russo, della cui professionalità e competenza l'ANIEF si avvale per la tutela dei propri iscritti nella Capitale, ottiene dal Giudice del Lavoro di Roma piena conferma che la decisione del MIUR di collocare “in coda” i docenti nel biennio 2009/2011, “non può essere condivisa alla luce della pronuncia della Corte Costituzionale n. 41/2011 che, com’è noto, ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 1, comma 4-ter, d.l. 25 settembre 2009, n. 134, disattendendo, dunque, la logica “conservativa” delle graduatorie, quale interesse estraneo alla finalità della norma e, addirittura, in conflitto con il criterio meritocratico”.

Coerentemente, dunque, il Giudice avalla le tesi sostenute dal legale ANIEF quanto al thema decidendum, affermando che la riconfigurazione delle graduatorie provinciali, da permanenti a esaurimento, non implica ex se “l’immobilità e/o la cristallizzazione di queste ultime nel senso inteso dall’amministrazione scolastica con il decreto censurato” e che “la collocazione in graduatoria non può quindi essere disposta – se non in evidente contrasto con il principio meritocratico – sulla base della maggiore anzianità di iscrizione in una medesima e conchiusa graduatoria, ciò configgendo oltre che con la richiamata normativa primaria di riferimento anche con i principi costituzionali di uguaglianza, art. 3, di buon andamento della p.a., art. 97, di accesso agli uffici pubblici in condizioni di uguaglianza, art. 51, comma 1”.

In totale accoglimento delle richieste dell'ANIEF, dunque, il Giudice disapplica le disposizioni del MIUR e afferma in via definitiva il diritto della nostra iscritta all’inserimento “a pettine” nella graduatoria ad esaurimento 2009/2011 dell’A.T. di interesse “con ogni consequenziale effetto, anche in ordine alla individuazione della ricorrente da parte dell’amministrazione resistente come destinataria di proposta di contratto a tempo indeterminato”. La sconfitta del MIUR contro i legali ANIEF è stata determinata con l'ulteriore condanna al pagamento di 2.000 € di spese di lite.

I tribunali di tutta Italia continuano a dare ragione all'ANIEF: il MIUR nelle graduatorie 2009/2011 ha violato principi costituzionalmente garantiti. Collocare “in coda” i docenti, precludendo loro l'accesso al ruolo in base al merito e al punteggio posseduto, è stata una decisione infausta presa dal MIUR che sta finalmente avendo in tribunale, così come già preventivato dal nostro sindacato, l'infausta sorte che meritava.

 

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