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Il Pettine ANIEF travolge il MIUR in Campania. L'inottemperanza ai giudicati costa al Ministero 10.000 Euro di spese di lite

Inarrestabili i successi ANIEF nel contenzioso “pettine”: in Campania tre distinti Tribunali danno piena ragione al nostro sindacato e condannano il MIUR all'immediato riconoscimento in favore dei nostri iscritti dell'immissione in ruolo finora negata loro dalle graduatorie 2009/2011. Gli avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli, avvalendosi della preziosa collaborazione dei nostri legali sul territorio, ottengono una nuova serie di successi in Tribunale e un'ulteriore condanna a carico del MIUR per responsabilità aggravata ex art. 96 c.p.c.

L'Avv. Michele Speranza, della cui esperienza l'ANIEF si avvale per la tutela dei propri iscritti sul territorio, ci trasmette una nuova sentenza del Tribunale di Napoli in cui il Giudice riconosce il diritto della nostra iscritta all'immissione in ruolo sin dal 1° settembre 2009 e condanna nuovamente il MIUR ex art. 96, terzo comma, c.p.c. “avuto riguardo alla condotta dell'amministrazione, irragionevolmente elusiva del diritto della ricorrente protrattosi a lungo nel tempo, nonostante che tale diritto fosse già stato ripetutamente accertato da una pluralità di pronunce da parte di diversi organi giurisdizionali”. La responsabilità aggravata ottenuta in modo esemplare dall'Avv. Speranza a carico del MIUR è stata quantificata in 5.000 Euro, cui il Giudice ha aggiunto le spese di lite pari a ulteriori 3.600 Euro oltre accessori.

Anche presso il Tribunale di Torre Annunziata l'Avv. Generoso Perna ottiene il totale accoglimento del ricorso patrocinato in favore di una nostra iscritta con una sentenza che dà piena ragione alle tesi sostenute dall'ANIEF e rigetta in toto le opposizioni del MIUR chiarendo che “l'oggetto del giudizio è esclusivamente l'accertamento del diritto della ricorrente ad essere inserita “a pettine” nelle graduatorie richieste in ordine alle quali era stata disposta la sua collocazione in coda. Non è necessario, perciò, riformulare la graduatorie inserendo in essa anche gli altri aspiranti collocati in coda”. Il Giudice ha, di conseguenza, dichiarato il diritto della nostra iscritta ad essere assunta a tempo indeterminato a far data dal 1° settembre 2010, condannando il MIUR al pagamento di 1.650 Euro di spese di soccombenza.

Identico successo è stato ottenuto dall'Avv. Francesco Romano presso il Tribunale di Sant'Angelo dei Lombardi con una sentenza che accerta il diritto dell'iscritto ANIEF ad essere inserito “a pettine” nelle graduatorie d'interesse sin dalla data di prima pubblicazione delle stesse, a tutti gli effetti giuridici ed economici e quindi anche ai fini dell'individuazione dei destinatari di contratto di lavoro a tempo indeterminato.

L'ANIEF da anni aveva denunciato la colpevole condotta del MIUR riguardo al contenzioso “pettine” e aveva avvertito che procrastinare ingiustificatamente la realizzazione delle legittime aspirazioni dei nostri iscritti - nonostante le numerose pronunce ottenute in loro favore presso diversi organi giurisdizionali (TAR Lazio, Consiglio di Stato, Corte Costituzionale) - avrebbe condotto a una condanna certa del Ministero nei tribunali di tutta Italia. Il MIUR, in modo del tutto arbitrario e ostinato, non ha voluto darci ascolto e ha creduto di poter continuare letteralmente a ignorare i diritti dei ricorrenti ANIEF. Il tempo ci ha dato ragione; il tempo, come diceva Voltaire, rimette a posto tutte le cose: “il tempo è galantuomo”.

 

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