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Scatti biennali ai precari: l'ANIEF vince ancora in Tribunale

Nuovi successi in Tribunale per i ricorsi patrocinati dall'ANIEF: pieno accoglimento delle richieste dei docenti precari che si sono affidati alla capacità e all'esperienza dei nostri legali per vedersi riconosciuto il diritto alla medesima progressione stipendiale dei docenti di ruolo. Sul punto vengono accolti i ricorsi patrocinati dall'Avv. Leonardo Tovoli presso il Tribunale di Livorno, dall'Avv. Irene Lo Bue presso il Tribunale di Piacenza, dall'Avv. Fortunato Niro presso il Tribunale di Reggio Emilia.

Le sentenze ottenute dall'ANIEF, tutte di identico tenore, riconoscono il diritto dei docenti precari alla parità di trattamento retributivo rispetto ai docenti a tempo indeterminato. In particolare, il Giudice del Lavoro di Reggio Emilia rileva che “nel caso della disciplina italiana, non si rinviene alcuna ragione espressa per il diverso trattamento, né l'Amministrazione resistente è stata in grado di addurne nel caso in esame. Né naturalmente una ragione oggettiva può essere ravvisata nell'esigenza di contenimento della spesa, perché ciò equivarrebbe a dire che il peggior trattamento trova giustificazione in sé stesso e non si spiegherebbe perché, a parità di condizioni, tale contenimento debba essere garantito dai docenti temporanei anziché da quelli di ruolo, a parità di mansioni e condizioni”.

Dando piena ragione a quanto da anni sostenuto dall'ANIEF, dunque, il Giudice conviene che gli anni di precariato sono a tutti gli effetti equiparabili agli anni di lavoro a tempo indeterminato e che “lo scatto di anzianità ha la funzione di parametrare il trattamento retributivo alla progressiva acquisizione di una maggior professionalità e competenza del lavoratore. Esso, in sostanza, tiene conto della maturazione della sempre più ampia esperienza che ciascun docente consegue in forza del protratto svolgimento della propria prestazione”.

L'ANIEF denuncia da anni la violazione da parte del MIUR del principio di non discriminazione nei confronti dei lavoratori a tempo determinato sancita dalla normativa europea e per questo i Giudici del Lavoro di tutta Italia continuano ad accogliere le richieste del nostro sindacato e accertano il diritto dei nostri iscritti alla medesima progressione stipendiale spettante ai docenti in ruolo. Finché il Ministero dell'Istruzione continuerà a perpetrare questa iniqua discriminazione, l'ANIEF continuerà la sua azione legale per garantire pari dignità ai lavoratori della scuola a tempo determinato.

 

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