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Concorso a cattedra: Anief ricorre al giudice del lavoro per nominare in ruolo gli 8.419 vincitori

Secondo Repubblica, sarebbero 3.123 i neo-assunti a fronte degli 11.542 posti banditi, a conclusione delle operazioni di assunzione a tempo indeterminato dal 1 settembre 2013, ma ai sensi dell’art. 13 del D.D.G. n. 82/12 dovevano essere tutti assunti. Per ricevere le istruzioni per aderire al ricorso individuale, scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Quanto riportato dal quotidiano nazionale corrisponde alle denunce del sindacato che nell’ultima settimana di agosto aveva smentito il dato riportato dal Miur (75% graduatorie definitive pubblicate).

Non è colpa dei vincitori del concorso se i posti messi a concorso dal ministero non sono più disponibili, anzi, i vincitori hanno maturato il diritto a un contratto a tempo indeterminato di cui si chiederà la certificazione in tribunale, vista la conclusione delle operazioni di nomina a t. i. e i ritardi nella pubblicazione delle altre graduatorie definitive.

L’azione giudiziaria, individuale, pertanto, mira a ridare serietà a una prova concorsuale e ripristinare un diritto altrimenti leso, visti i continui tagli, le riconversioni professionali, i mancati pensionamenti.

Estratto

Art. 13, D.D.G. n. 82 del 24 settembre 2012
2. Il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale competente approva la predetta graduatoria e con proprio decreto individua i vincitori parti al numero dei posti messi a concorso, dandone massima pubblicità.
3. La vincita del concorso e la conseguente assunzione a tempo indeterminato conferiscono ai candidati in possesso dei requisiti di ammissione di cui all’articolo 2, commi 2, 3 e 4 il titolo di abilitazione all’insegnamento.

Il link all'articolo del quotidiano Repubblica

Il precedente comunicato ANIEF sul concorso a cattedra

 

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