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Concorso a cattedra: prima delle prove scritte la decisione del Tar Lazio sulla quota d’ammissione

Entro l’8 febbraio si conoscerà la decisione dei giudici rispetto ai ricorsi nominali presentati dai candidati che hanno ottenuto un punteggio alle prove preselettive compreso tra 30 e 34,5 punti e che hanno richiesto l’ammissione con riserva. Per l’Anief, se il quiz è legittimo, la quota 35 è arbitraria. Per richiedere le istruzioni operative, scrivi entro il 5 gennaio a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Diversi candidati, in effetti, hanno chiesto assistenza legale al sindacato per denunciare l’arbitraria e irragionevole gestione della prova concorsuale da parte del ministro, rispetto a un testo unico, articolo 400 del decreto legislativo n. 297/94, che ha consentito la pubblicazione del bando di concorso a distanza di vent’anni ma che ne dovrebbe anche disciplinare ogni singola fase. Il condizionale è d’obbligo perché tanto per cominciare si è assistito alla sorpresa di un test preselettivo che se può rappresentare uno strumento utile per sfoltire la platea dei concorrenti, in realtà, non può essere considerato una delle prove scritte previste dal comma 3, poiché non consiste nella trattazione articolata di argomenti culturali e professionali di cui al comma 6. Di questo ne è certo anche il Miur che già nel bando di concorso chiarisce come il punteggio ottenuto alle prove preselettive non contribuisca alla formazione del punteggio finale di merito (X/100) previsto al termine degli scritti (28/40), degli orali (28/40) e della valutazione dei titoli (X/20).

E qui arriva l’altra sorpresa: perché se la soglia che misura il merito per superare la sessione degli scritti e degli orali è fissata a 7/10 ai sensi del comma 10, comunque, è indicata in 6/10 la soglia sotto la quale è precluso l’accesso da una prova all’altra, ai sensi del comma 11, caso che con tutta evidenza è da applicarsi proprio alle prove preselettive svolte, dove l’asticella arbitraria dei 35/50 deve scendere a 30/50.

Ancora una volta, dopo la richiesta di ammissione con riserva - peraltro accolta - dei laureati negli ultimi dieci anni e dei docenti di ruolo, saranno i giudici a decidere quali candidati avranno diritto ad essere valutati nel merito delle prove scritte e orali; ma il sindacato non poteva rimanere inerme di fronte all’uso discrezionale della norma da parte dell’amministrazione. Entro la prima settimana di febbraio si saprà se i candidati che hanno ricorso al Tar Lazio con l’Anief perché hanno conseguito un punteggio da 30 a 34,5 saranno ammessi con riserva alle prove scritte previste per la metà dello stesso mese. È ancora possibile chiedere le istruzioni per aderire ai ricorsi, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e predisponendo tutta la documentazione utile entro il 5 gennaio 2013.

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