ATA

Nella scuola ci sono circa 250 mila lavoratori che non insegnano, ma che svolgono ogni giorno un preziosissimo lavoro indispensabile alla didattica e all’organizzazione scolastica: sono gli assistenti amministrativi, i tecnici di laboratorio, i collaboratori scolastici e i Dsga, i Direttore dei servizi generali e amministrativi. Lo Stato continua però a negare loro gli elementi più naturali nel rapporto di lavoro: il turn over, i passaggi periodici di profilo professionale, la formazione e l’aggiornamento adeguato, l’accesso riservato ai pubblici concorsi. Per superare questa situazione di stallo, l'Anief si impegna costantemente con azioni sindacali e legali finalizzate a valorizzare finalmente la categoria che, in assoluto, anche secondo l’Aran, percepisce gli stipendi più bassi del pubblico impiego, addirittura in calo rispetto agli ultimi anni.

Per il personale ATA precario che ha superato i trentasei mesi di servizio, comprensivi di proroghe e rinnovi, indipendentemente dai periodi di interruzione, secondo l'Anief è necessario dar luogo all’assunzione a tempo indeterminato in ottemperanza a quanto previsto dalla Direttiva 1999/70/CE del Consiglio del 28 giugno 1999. Ciò avverrebbe, in particolare, come risposta definitiva al problema del precariato scolastico e al contenzioso oggetto della procedura d’infrazione n. 2014/4231 pendente presso la Commissione europea sulla violazione da parte dello Stato italiano della normativa comunitaria dei contratti a termine, prevedendo ovviamente l’allargamento della norma al personale ATA oltre che per il personale delle Accademie e dei Conservatori.

A livello stipendiale, l'Anief sostiene da sempre la necessità di ripristinare sin da subito le fasce di posizioni stipendiali del personale scolastico precedenti a quelle indicate dalla Tabella A allegata al CCNL Scuola del 4/8/2011. Per il personale supplente temporaneo, va riconosciuto il compenso individuale accessorio come determinati nel CCNL 2016/2018 in ossequio a quanto recentemente stabilito dalla Corte di Cassazione e al fine di non porre in essere discriminazioni tra lavoratori, soprattutto tra quelli a tempo determinato e indeterminato. Per gli stessi motivi, Anief ritiene necessario prevedere, anche a beneficio del personale ATA di ruolo e precario,  il bonus formazione riconosciuto con la “carta docente” al solo personale docente di ruolo, utile per la formazione obbligatoria cui anche il personale ATA è sottoposto.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ritiene fondamentale, inoltre, introdurre “i profili di coordinatore tecnico e amministrativo delle segreterie, peraltro previsti dal legislatore ma mai attivati. Non sono mai stati organizzati, neanche, i corsi di formazione dei dipendenti di ruolo graduati che hanno partecipato ai passaggi verticali nel 2010 e che pertanto non sono mai stati assunti nella qualifica superiore, mentre si rende necessario attivare una nuova procedura di reclutamento su tutti i profili considerati i molti posti vacanti e disponibili da anni”.

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