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Abilitandi Scienze formazione primaria: ottima la risposta alla manifestazione del 31 maggio a Roma

Oggi davanti al Miur centinaia di manifestanti iscritti a Scienze della Formazione Primaria hanno chiesto l’inserimento nelle graduatorie per insegnare. L’Anief al loro fianco: il Miur gli sta negando un diritto sacrosanto, riconosciuto anche più volte dal Parlamento. Se la situazione non si sblocca il nostro sindacato adirà le vie legali.

Non sappiamo se arriverà finalmente il via libera da parte dell’amministrazione ad accoglierli nelle graduatorie ad esaurimento, ma sicuramente l’ingiustizia perpetrata nei confronti degli abilitati e abilitandi di Scienze della Formazione Primaria, iscritti agli anni accademici compresi tra il 2008 e il 2010, è stata oggi posta con tutta l’attenzione che merita sia ai vertici del Miur sia ai parlamentari che vivono da vicino il mondo della scuola.

È questo il commento dell’Anief alla manifestazione tenuta stamattina a Roma, davanti al Ministero dell’Istruzione, alla presenza di centinaia di docenti iscritti a Scienze della formazione primaria per chiedere di essere giustamente inclusi, attraverso il decreto ministeriale di prossima emanazione, nelle graduatorie di merito istituzionali e non subire l'ennesima disparità di trattamento rispetto ai loro colleghi immatricolati negli anni precedenti.

Secondo il presidente nazionale dell’Anief, Marcello Pacifico, “la manifestazione di oggi, che ha unito centinaia di aspiranti docenti iscritti ai corsi abilitanti a numero programmato in Scienze della Formazione Primaria, testimonia la loro consapevolezza nel rivendicare un diritto sacrosanto: quello di essere inseriti, come prescrive la legge, nelle graduatorie ad esaurimento e così insegnare nelle nostre scuole”.

Il presidente del giovane sindacato, presente anche lui, assieme ad una folta rappresentanza di docenti aderenti all’Anief, alla protesta svolta in viale Trastevere, ha sottolineato che il Governo non può continuare ad eludere la volontà parlamentare espressa con l’ordine del giorno approvato alla Camera lo scorso 23 febbraio.

È assurdo – dice Pacifico – che da una parte lo Stato costringa gli studenti a superare una prova per accedere alla professione, mentre dall’altra nega il diritto al lavoro al personale formato per insegnare. E sia ben chiara una cosa: neanche l’aspettativa di un nuovo concorso può far venire meno tale diritto. Come del resto ribadito dal Parlamento più volte, anche attraverso il recente ordine del giorno approvato nella terza decade di febbraio. Un atto, è bene ricordare, – sottolinea il presidente dell’Anief – che impegna il Governo ad inserire nell’imminente decreto di aggiornamento straordinario delle graduatorie ad esaurimento anche tutti gli iscritti ai corsi abilitanti in Scienze della Formazione Primaria e gli abilitati attraverso lo stesso percorso formativo”.

L’Anief, dopo aver preso contatti con la nuova presidenza della VII Commissione Cultura della Camera al fine di sollecitare l’esigenza di assumere un ruolo ispettivo sull’azione dell’amministrazione pubblica, ha confermato ai docenti interessati che adirà le vie legali in caso di mancato riconoscimento del diritto all’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento provinciali prescelte.

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