Concorsi

Il 'concorsone' per docenti si trasforma in un calvario: le graduatorie non sono pronte, per migliaia di vincitori salta l’assunzione

Solo una minima parte delle commissioni ha rispettato i tempi. Per l’80% rimane appena una settimana, ma una su tre deve ancora terminare i colloqui: il Lazio si è già tirato fuori, in altre sette regioni non è stata realizzata nemmeno una lista definitiva dei vincitori.

Il concorso a cattedra per 11.542 nuovi docenti, bandito un anno fa dall’ex ministro Francesco Profumo, si sta trasformando in un calvario: dopo la sparizione di tantissime cattedre, conseguenza dei tagli agli organici, del dimensionamento degli istituti e del blocco del turn over, e l’esclusione di 2.032 vincitori di concorso, per via della riduzione del contingente nazionale attuata da Mef e Miur, ora i candidati idonei devono fare i conti col grave ritardo con cui si stanno concludendo le procedure: a una manciata di giorni da fine di agosto, che per legge è il termine ultimo per immettere in ruolo i nuovi docenti, sono infatti pochissime le regioni che hanno pubblicato le graduatorie definitive del “concorsone”.

Questo significa che dove non si farà in tempo, gli Uffici scolastici saranno costretti ad utilizzare gli idonei del vecchio concorso, quello bandito 14 anni fa. E nel caso non ve ne fossero più, dalle graduatorie ad esaurimento dei precari. Così si allunga ulteriormente la lista dei vincitori di concorso che dovranno attendere un anno, salvo ulteriori sorprese, per vedersi assegnare l’immissione in ruolo: i 7.351 nuovi docenti da assumere, così come aveva decretato un anno fa dal Miur, diventano un obiettivo impossibile da raggiungere.

Mentre il Miur continua a tranquillizzare personale e sindacati, sostenendo che "il 73% dei concorsi regionali é andato a buon fine", attraverso le proprie sedi provinciali l'Anief ha verificato che le cose non stanno così: la stima del Ministero può essere considerata solo una proiezione. Per di più ottimistica. Perché in realtà la grande maggioranza delle procedure concorsuali è ferma alle graduatorie provvisorie. E una commissione su tre deve ancora terminare i colloqui finali o le valutazioni da assegnarvi. Con il risultato che, ad oggi, le graduatorie definitive che serviranno alle immissioni in ruolo si attestano tra il 15 ed il 20%.

I ritardi sono così evidenti che alcuni Uffici scolastici regionali hanno messo le mani avanti, dichiarando la loro impossibilità ad utilizzare le graduatorie del concorso bandito nel 2012. Come il Lazio, che nelle ultime ore ha pubblicato la nota n. 22995, con cui ha comunicato che "non sarà possibile pubblicare alcuna graduatoria definitiva delle procedure concorsuali di cui al DDG 24 settembre 2012 n. 82" e che quindi le stesse, una volta definite, si presume nelle prossime settimane, "verranno utilizzate per l'immissione in ruolo che saranno effettuate per l'anno scolastico 2014/2015".

Le indicazioni dell’Anief trovano conferma con quanto pubblicato dalla rivista specializzata "Orizzonte Scuola", secondo cui solo il Friuli Venezia Giulia, la Valle d’Aosta e le province autonome di Bolzano e Trento hanno completato la pubblicazione dei nominativi dei vincitori della selezione. Nel resto d'Italia i ritardi prevalgono di gran lunga sulle operazioni concluse. In Liguria sono pronte la classe di concorso A017, A051, A345 e A346; queste ultime due sono state definite in Piemonte, assieme a quella dei docenti di discipline giuridiche ed economiche (A019); in Lombardia le graduatorie definitive riguardano la scuola dell'infanzia, la A245 e A246, la A033, la A017, la A019, la A059, la A0345 e A346, la A020 e la C430, ma altrettante sono ancora provvisorie.

Sempre gli Itp della C430 sono gli unici idonei nelle Marche; in Basilicata le commissioni che hanno portato a termine le selezioni sono quelle di infanzia e primaria, più le classi di concorso A043, A050, A051 e A052; in Puglia sono state concluse le selezioni per Matematica e Scienze nelle scuole superiori, oltre alle classi di concorso A345, A346, A038 e A049; in Molise hanno terminato le procedure concorsuali solo infanzia e primaria; in Sardegna l’unica commissione ad aver concluso riguarda i docenti tecnico pratici della C430.

In tutte le altre regioni e per tutti gli altri insegnamenti per i quali si è svolto il concorso a cattedra, le graduatorie dei vincitori risultano ancora da definire. Le situazioni più difficili riguardano il Lazio, che come già detto si è già tirato fuori dalla “volata” per il 31 agosto prossimo, Toscana, Sicilia, Abruzzo, Campania (che annovera una ventina di diversi insegnamenti e classi di concorso), Emilia Romagna, Umbria e Veneto: in queste regioni nessuna graduatoria è ancora definita. E in pochissimi giorni appare davvero difficile, per non dire impossibile, che centinaia di liste di vincitori possano essere terminate e messe a disposizione per le immissioni in ruolo.

Secondo Marcello Pacifico, presidente dell’Anief e segretario organizzativo Confedir, “la gestione di questo concorso a cattedra diventa ogni giorno che passa sempre più caotica e difficile. Generando tra i partecipanti un senso crescente di amarezza e sconforto. A questo punto, diventa sempre più impellente l’attivazione di una graduatoria di merito, all’interno della quale collocare tutti i docenti risultati idonei: una graduatoria che tutelerebbe i vincitori del concorso da eventuali sorprese, come la decadenza dell’assunzione, e che il nostro sindacato rivendicherà in tutte le sedi opportune attraverso ricorsi ad hoc”.


La Nota ufficiale con cui l’Usr del Lazio dichiara di non fare in tempo a concludere le operazioni di nomina in ruolo entro il 31 agosto 2013

 

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